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Banca Etruria, Visco e Padoan commissariano l'istituto di Boschi senior - Il Fatto Quotidiano
I parlamentari del Carroccio intendono conoscere, con urgenza, “le ragioni del commissariamento, anche in funzione di possibili incompatibilità, o conflitti di interesse, che esistevano, per questioni parentali, tra un componente del consiglio di amministrazione di Banca Etruria e un componente del governo”. La richiesta di spiegazioni fa riferimento anche “all’apertura dell’indagine della Consob rispetto a possibili speculazioni sui titoli azionari delle banche popolari nelle ultime settimane”.
come mai i tecnocrati di Bankitalia hanno atteso tanto tempo per assumere una decisione così drastica, come sempre affidata al libero arbitrio, come dimostrano i mancati commissariamenti di Monte dei Paschi di Siena e Banca Carige, solo per citare due delle banche sotto processo penale, con forti problemi patrimoniali?”. Per Lannutti “la decisione della Banca d’Italia, di continuare a nominare i soliti commissari continua a destare dubbi e perplessità, a prescindere se il vice presidente dell’istituto di credito commissariato da Palazzo Koch, si chiami o meno Pier Luigi Boschi, il padre del ministro delle riforme Maria Elena”. “Poiché un buco patrimoniale non si crea con pochi mesi e per evitare sospetti di eventuali rappresaglie verso i governi di turno – sostiene Lannutti – la Banca d’Italia deve cambiare registro, sia pubblicando una lista trasparente di tecnici e professionisti dove attingere i commissari, che con una vigilanza più seria possa prevenire i commissariamenti delle banche”.
Banca Etruria, Visco e Padoan commissariano l'istituto di Boschi senior - Il Fatto Quotidiano
I parlamentari del Carroccio intendono conoscere, con urgenza, “le ragioni del commissariamento, anche in funzione di possibili incompatibilità, o conflitti di interesse, che esistevano, per questioni parentali, tra un componente del consiglio di amministrazione di Banca Etruria e un componente del governo”. La richiesta di spiegazioni fa riferimento anche “all’apertura dell’indagine della Consob rispetto a possibili speculazioni sui titoli azionari delle banche popolari nelle ultime settimane”.
come mai i tecnocrati di Bankitalia hanno atteso tanto tempo per assumere una decisione così drastica, come sempre affidata al libero arbitrio, come dimostrano i mancati commissariamenti di Monte dei Paschi di Siena e Banca Carige, solo per citare due delle banche sotto processo penale, con forti problemi patrimoniali?”. Per Lannutti “la decisione della Banca d’Italia, di continuare a nominare i soliti commissari continua a destare dubbi e perplessità, a prescindere se il vice presidente dell’istituto di credito commissariato da Palazzo Koch, si chiami o meno Pier Luigi Boschi, il padre del ministro delle riforme Maria Elena”. “Poiché un buco patrimoniale non si crea con pochi mesi e per evitare sospetti di eventuali rappresaglie verso i governi di turno – sostiene Lannutti – la Banca d’Italia deve cambiare registro, sia pubblicando una lista trasparente di tecnici e professionisti dove attingere i commissari, che con una vigilanza più seria possa prevenire i commissariamenti delle banche”.
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