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Concorso all'agenzia entrate per 140 funzionari tecnici ingegneri architetti

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    LA VERA LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE SI FA IN QUESTO MODO….
    “Entrare” nelle banche e nelle fiduciarie…..


    Finora tutti si sono interessati solo al cliente, ma il cliente è solo un testimone di come funziona il sistema. Bisogna invece entrare nelle cattedrali…è necessario creare una sorta di Nsa delle transazioni finanziarie ( sistema HADOPI FINANZIARIO) che recuperi metadati delle transazioni economiche. Funzionerebbe come la Nsa con i metadati della telefonia e delle connessioni. Solo in questo modo si possono scoprire i movimenti di denaro, le quantità e seguirli.
    Il giudice Falcone è stato ucciso per questo…ricordo di aver letto che trascorreva notti intere a spulciare migliaia e migliaia di assegni (e girate) per risalire ai beneficiari effettivi dei soldi sottratti ai cittadini italiani, FOLLOW THE MONEY (segui i soldi) diceva… e troverai il colpevole……immaginate se fosse vivo ancora oggi …no, le lobby non potevano permetterlo.


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      Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
      Fin quando questo paese considererà sta gente come ganza, furba quando invece andrebbe isolata, loro e i loro prezzolati....ladri del futuro di generazioni......non si risolverà la questione dell'evasione in Italia. (E qui parliamo ancora di pescetti piccoli....almeno loro lavorano.... ) Il problema che la maggior parte delle persone adora il denaro e di conseguenza hanno un prezzo...
      si infatti, lo chiamano traditore pure...

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        [QUOTE=reminton555;749040]Senti Rol e figlio di Rol.....perchè scrivi cose non non fregano niente a nessuno, e soprattutto per nulla inerenti con l'oggetto e lo scopo del forum...se hai problemi psicologici o qualche altro problema di ordine mentale...ti puoi rivolgere a qualche struttura pubblica che potrebbe essere in grado di aiutarti...In bocca al lupo![/QUOTE


        Io scrivo quello che mi pare... se te non gradisci puoi anche non leggermi (eppure dovresti...almeno impari qualcosa...anche se immagino che tu sappia tante cose...altrimenti non si spiegherebbe la tua irritazione. Per la struttura pubblica (ne esistono ancora di funzionanti?)...comunque grazie del consiglio ci penserò...

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          Inoltre, se posso permettermi......forum significa discussione , opinione.....sono nella sezione dove si parla di fisco ....parlo di fisco....e tu ti scaldi così tanto ma che problemi hai?

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            "È sicuramente necessario incidere sulla prescrizione, ma anche prevedere meccanismi che stimolino le collaborazioni, proprio come succede per la mafia. Servono norme ostacolo per la contabilità delle imprese come un rafforzato falso in bilancio"

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              una citazione famosa di PAPA FRANCESCO

              “ Gli amministratori corrotti di aziende quelli pubblici e di governo devoti alla dea tangente, che commettono un peccato grave contro la dignità e danno da mangiare pane sporco ai propri figli. E i loro figli, forse educati in ambienti colti, avranno ricevuto dal loro papà come pasto sporcizia. E’ questo un peccato grave. Corruzione è questo: non guadagnare il pane con dignità. Uomini (e donne) di buone maniere, ma di cattive abitudini. Gesù li chiama “sepolcri imbiancati”.

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                CITAZIONE FAMOSA

                “Con le norme attuali in materia di reati tributari - ha scritto il dottor Cantone nemmeno Al Capone avrebbe fatto un giorno di carcere per evasione fiscale”.

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                  Carige, Berneschi in Procura: “Se parlo io sai quanti finiscono in manette? Il Palazzo”

                  Lo sfogo dell'ex presidente della banca ligure prima di entrare dai pm: "Mio figlio cosa pensa di fare? Vuole fregarmi?



                  Tempo fa.....PAOLO OLIVER....

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                    L’attività di accertamento del reddito da parte delle Agenzie delle Entrate, pur tenendo conto della notevole competenza del personale utilizzato e dell’impegno profuso, deve ritenersi inadeguato sia per i mezzi che lo Stato mette a loro disposizione sia per l’esiguo numero dei soggetti verificati, sia per i mille modi che l’evasore può utilizzare per evitare il pagamento di quanto eventualmente dovuto.
                    Occorre, quindi, sostituire il sistema tributario vigente con uno che:
                    a) obblighi tutti (persone fisiche e persone giuridiche) a contribuire alle spese dello Stato secondo la propria capacità contributiva;
                    b) riduca, conseguentemente, per ogni contribuente la pressione fiscale;
                    c) semplifichi sia gli adempimenti dei contribuenti per quanto attiene al loro obbligo di dichiarazione e di versamento, sia quelli dell’Agenzia delle Entrate nell’accertare la veridicità di quanto dichiarato;
                    d) garantisca la riscossione immediata delle imposte dichiarate e accertate definitivamente;
                    e) istituisca ufficialmente il reato di evasione fiscale e lo punisca, per la sua riconosciuta gravità, con pene severissime (come, per esempio, la cancellazione dagli albi professionali, il ritiro delle licenze d’esercizio di attività commerciali e industriali, la confisca di beni mobili e immobili di proprietà dell’evasore condannato, etc…) in modo da dissuadere chiunque dal commetterlo;
                    f) dichiari illegittimo ogni condono fiscale perché causa di disparità di trattamento tra i contribuenti: quelli corretti, precisi e onesti nel far fronte ai propri doveri contributivi e quelli distratti che soli possono trarre ingiusti vantaggi.
                    g) consenta alla giustizia tributaria di provvedere in tempi molto brevi a decidere i ricorsi presentati contro gli accertamenti.



                    Tutto questo è possibile. Come? Modificando quello che fino ad oggi è stato riconosciuto erroneamente come il principio fondante del nostro sistema tributario:considerare il reddito imponibile (cioè la differenza tra ricavi e spese) dichiarato da ciascun contribuente come indice della sua capacità contributiva al quale rapportare l’imposizione fiscale.
                    E’ evidente l’iniquità di un tale sistema. La capacità contributiva cui rapportare l’imposizione fiscale non può dipendere da un fattore aleatorio, vago e incerto quale si è dimostrato essere nel sistema tributario vigente il reddito imponibile:se il contribuente non intende pagare le imposte o le vuole pagare nella misura da lui scelta, è sufficiente che intervenga nella contabilità e determini il reddito più conveniente o una perdita. Le probabilità che eventuali violazioni vengano accertate sono minime e, comunque, possono trascorrere degli anni prima che l’Erario possa pretendere il giusto tributo.
                    In tal modo cresce a dismisura il numero degli evasori fiscali e, per sopperire alle minori entrate, lo Stato è costretto a tenere alte le aliquote determinando una pressione fiscale esagerata nei confronti di coloro che le imposte sono costretti a pagarle interamente.

                    Superare il concetto di reddito

                    Per ovviare a tale inconveniente e raggiungere il risultato di ridurre la pressione fiscale divenuta ormai esagerata, sarebbe sufficiente stabilire che le imposte dovute da ciascun contribuente siano rapportate, anzichè al reddito, al “volume d’affari” da lui conseguito nell’esercizio.
                    Praticamente si verrebbe a equiparare la base impositiva dei lavoratori autonomi, delle imprese e delle società con la retribuzione lorda dichiarata e tassata in capo ai lavoratori dipendenti e ai pensionati.
                    La netta diminuzione della pressione fiscale è evidente se si considera che il rapporto tra le entrate dello Stato per le imposte dirette (circa 225 miliardi di Euro l’anno) e il totale tra il volume d’affari dichiarato dai titolari di partita IVA e le retribuzioni lorde dichiarate dai lavoratori dipendenti e i pensionati (circa 5000 miliardi di Euro l’anno) è pari a circa il 4,5%.
                    Ciò significa che ogni persona fisica e giuridica assolverebbe al proprio dovere contributivo corrispondendo un’imposta calcolata in tale percentuale non più sul proprio reddito ma sul proprio volume d’affari.
                    L’attività di accertamento delle Agenzie delle Entrate per i lavoratori autonomi, le imprese e le società sarebbe limitata alla verifica di una sola posta di bilancio: il fatturato.

                    La congruità e l’inerenza delle spese sostenute diventerebbe del tutto irrilevante.
                    La creazione del reato di evasione fiscale severamente sanzionato, l’obbligo di effettuare i pagamenti con sistemi facilmente tracciabili e l’aliquota particolarmente bassa conseguente all’inevitabile aumento della platea dei contribuenti, potrebbero essere un serio contrasto al gravissimo fenomeno dell’evasione fiscale che fino a oggi ha condizionato l’economia dello Stato italiano.
                    E’ facile intuire che un sistema di tal fatta possa trovare l’opposizione di coloro (persone fisiche e giuridiche) che sono avvezzi a non pagare imposte sia per effetto di elusioni che di evasioni.
                    E’ invece particolarmente favorevole per chi corrisponde interamente le imposte.
                    Una simile riforma potrebbe finalmente aiutare a raggiungere la tanto agognata equità fiscale (vedi anche questo post) particolarmente utile per il rilancio dell’economia nazionale.
                    Esiste anche un altro motivo valido per procedere ad una riforma di questo tipo: la necessità universalmente riconosciuta di redistribuire la ricchezza per combattere la dilagante povertà.
                    L’attuale sistema fiscale, imperniato sulla progressività delle aliquote, privilegia la concentrazione della ricchezza in pochi soggetti. Infatti, l’Erario, per incassare maggiori imposte ha l’interesse che vi siano contribuenti a reddito alto piuttosto che una miriade di soggetti a basso reddito (per esempio, su un reddito di un milione la pressione fiscale può raggiungere il 40% e oltre, mentre se lo stesso milione fosse ripartito in 100 contribuenti, con un reddito di 10.000 Euro ciascuno, l’Erario non incasserebbe niente o quasi).
                    Utilizzando il sistema qui descritto e dunque tassando il ricavo lordo con un’aliquota unica, tale problema sarebbe facilmente risolto e l’Erario incasserebbe sempre gli stessi importi.

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                      curr curr se ingazzata pierina...ahahahahah mi ha fatto gli occhi al sangue ahahahaaha

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                      Sto operando...
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