Mah...le disparità ci sono ovunque, soprattutto in Italia....le dietrologie sul tempo e sul modo con cui si è agguantato il fatidico "pezzo di carta" lasciano il tempo che trovano...
Uno può essersi benissimo laureato con 99 a 23 anni in una Università farlocca, senza particolare fatica (ce ne sono a bizzeffe nel Bel Paese), oppure con 100 a 30 anni in un'Università più selettiva...e ancora, potrebbe aver preso un diploma coi prosciutti oppure esserselo meritato ampiamente....e allora? Che facciamo ?
Torniamo indietro fino alla prima elementare?
Se si volesse fare un'impugnazione seria del bando allora dovrebbe vertere ANCHE sulle modalità di selezione (quiz a risposta multipla, quiz attitudinali (?) che non sono certo capaci di saggiare l'idoneità di un aspirante funzionario di qualunque Agenzia).
Il punto centrale - che si fa finta di non capire - è che gli aspiranti ai posti pubblici rappresentano un numero GIGANTESCO, proprio per la crisi economica e lavorativa che c'è in giro.
La soglia del voto, le selezioni, i tirocini rappresentano una forma di selezione, di sfoltimento dei partecipanti, altrimenti non sarebbe possibile materialmente svolgere nessuno concorso, a causa della tanta gente disoccupata, inoccupata o sottoccupata che al momento c'è in Italia.
L'alternativa a un sistema concorsuale iniquamente selettivo (come l'attuale) è :
a) Nessun concorso ;
b) Concorsi che durerebbero tre/quattro anni solo per svolgere seriamente le selezioni, penalizzando così il 100% degli aspiranti, piuttosto che, come ora, quasi inevitabilmente, il 70%.
Uno può essersi benissimo laureato con 99 a 23 anni in una Università farlocca, senza particolare fatica (ce ne sono a bizzeffe nel Bel Paese), oppure con 100 a 30 anni in un'Università più selettiva...e ancora, potrebbe aver preso un diploma coi prosciutti oppure esserselo meritato ampiamente....e allora? Che facciamo ?
Torniamo indietro fino alla prima elementare?
Se si volesse fare un'impugnazione seria del bando allora dovrebbe vertere ANCHE sulle modalità di selezione (quiz a risposta multipla, quiz attitudinali (?) che non sono certo capaci di saggiare l'idoneità di un aspirante funzionario di qualunque Agenzia).
Il punto centrale - che si fa finta di non capire - è che gli aspiranti ai posti pubblici rappresentano un numero GIGANTESCO, proprio per la crisi economica e lavorativa che c'è in giro.
La soglia del voto, le selezioni, i tirocini rappresentano una forma di selezione, di sfoltimento dei partecipanti, altrimenti non sarebbe possibile materialmente svolgere nessuno concorso, a causa della tanta gente disoccupata, inoccupata o sottoccupata che al momento c'è in Italia.
L'alternativa a un sistema concorsuale iniquamente selettivo (come l'attuale) è :
a) Nessun concorso ;
b) Concorsi che durerebbero tre/quattro anni solo per svolgere seriamente le selezioni, penalizzando così il 100% degli aspiranti, piuttosto che, come ora, quasi inevitabilmente, il 70%.
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