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Raccolta Di Domande Per L'orale

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    wow se mi chiedono la corte dei conti non smetto più di parlare
    Iniziarei a parlare delle funzioni della corte dei conti, con particolare riferimento alle funzioni di controllo ,e a quelle di tipo giurisdizionale. Per queste ultime , mi soffermerei a parlare della differenze di giudizi in cui è previsto il giudice monocratico (pensioni) rispetto ai casi di giudizio collegiale .
    Inoltre , andrei a spiegare quando vi è danno erariale , con un riferimento anche ai casi di danni all'immagine ed al perchè rientrano nella giurisdizione della Corte dei Conti.
    Ps cmq in qualsiasi testo di amministrativo dovresti trovare un bel po' su tale argomento

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      Tarsu

      invece la tarsu, che il libro simone cita tra i tributi locali, non è stata sostituita dalla TIA?

      http://www.soldiblog.it/post/772/la-tassa-sui-rifiuti-tarsu-si-ricicla-in-tariffa-di-igiene-ambientale-tia
      Ultima modifica di valeria-Ge79; 21-08-2007, 17:28.

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        Originariamente inviato da valeria-Ge79 Visualizza il messaggio
        invece la tarsu, che il libro simone cita tra i tributi locali, non è stata sostituita dalla TIA?

        http://www.soldiblog.it/post/772/la-tassa-sui-rifiuti-tarsu-si-ricicla-in-tariffa-di-igiene-ambientale-tia
        In effetti...

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          devo farmi la tarsu/tia?e che palle

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            Smaltimento rifiuti: dalla tassa (TARSU) alla tariffa (TIA)

            Il Decreto Ronchi (d.lgs.22/97, art.49) e il suo regolamento attuativo (d.p.r. 158/99) hanno previsto l'introduzione progressiva della T.I.A. "tariffa di igiene ambientale" al posto della TARSU, la "tassa rifiuti solidi urbani".

            I Comuni italiani stanno via via adeguandosi a quanto previsto dalla legge, introducendo la TIA al posto della TARSU e disciplinandone la riscossione tramite specifici regolamenti. La quasi totalita' di essi dovra' procedere entro Dicembre 2006, mentre in alcuni casi il termine e' differito al 2008 (i comuni che non superano i 5000 abitanti, essenzialmente).

            Ma, in pratica, cosa cambia?

            La principale differenza riguarda il metodo di calcolo, che prevede l'uso, oltre a dati fissi come la superficie dell'immobile (tarsu), di parametri piu' variabili e personali, come il numero degli occupanti l'immobile e l'effettiva produzione di rifiuti in termini sia quantitativi che qualitativi. Gli addebiti, pertanto, dovrebbero risultare piu' equi e meno gravosi per le famiglie numerose che abitano immobili di dimensioni ridotte.

            Le tariffe e le agevolazioni continuano ad essere determinate dai Comuni, nel rispetto delle regole e dei metodi di calcolo fissati dalla legge. Cambia la gestione, che diventa totalmente esterna (possono essere utilizzate societa' private specializzate od agenti di riscossione locali), con ovvie conseguenze negative sui costi, e quindi sulle tariffe. Un altro principio che pesa sulla TIA e' che essa deve, per legge, coprire il 100% dei costi del servizio, mentre per la Tarsu parte di essi erano coperti, nel bilancio comunale, da entrate diverse.

            Le conseguenze di un mancato o ritardato pagamento non variano molto, perche' nonostante si passi da una "tassa" ad una "tariffa", i metodi di riscossione possono ancora prevedere la cosiddetta "iscrizione a ruolo". Essa comporta l'avvio -in caso di morosita' - di un procedimento di riscossione che passa dall'emissione di una cartella esattoriale a provvedimenti amministrativi come il fermo dell'auto, il pignoramento dei beni o addirittura l'ipoteca della casa (tutto dipende dall'entita' del credito che il comune vanta nei nostri confronti considerando, oltre alla Tarsu o Tia, gli altri tributi locali nonche' le multe al codice della strada).

            Entriamo piu' nel dettaglio:

            T.A.R.S.U., la "tassa rifiuti solidi urbani" Istituita dal decreto legislativo 507/93, che ne detta i criteri generali, la Tarsu e' gestita e regolamentata dai singoli comuni, quelli che ancora non sono passati alla TIA, in modo autonomo attraverso regolamenti propri. Visto che tale tassa interessa, via via, sempre un numero minore di utenti, ci limitiamo a riportarne i tratti generali previsti dalla legge in modo molto schematico:

            Quando e' dovuta

            La tassa e' dovuta da coloro che occupano o detengono i locali o le aree scoperte a qualsiasi uso adibiti, ad esclusione delle aree scoperte pertinenziali o accessorie di civili abitazioni diverse dalle aree a verde, esistenti nelle zone del territorio comunale in cui il servizio e' istituito ed attivato o comunque reso in maniera continuativa. Obblighi dei contribuenti Coloro che iniziano o cessano di occupare o detenere locali ed aree scoperte hanno l'obbligo di presentare, rispettivamente, "denuncia di nuova utenza" entro il 20 gennaio dell'anno successivo all'inizio dell'occupazione o "denuncia di cessazione" al momento del rilascio, su appositi moduli predisposti dal comune.

            La tassa decorre o cessa dal bimestre successivo a quello di denuncia. Nello stesso termine dev'essere denunciata ogni variazione relativa ai locali ed aree, alla loro superficie e destinazione che comporti un maggior ammontare della tassa o comunque influisca sull'applicazione e riscossione del tributo in relazione ai dati da indicare nella denuncia.

            Criterio di calcolo della tassa

            Il criterio base e' l'applicazione di una tariffa al metro quadro, tenendo conto dell'uso specifico del locale e dell'area: casa, ufficio, negozio (diversita' tra merce venduta), campeggio, banca, etc L'ammontare da pagare dipende sia dalla quantita' e qualita' medie dei rifiuti solidi urbani che sono producibili nei locali e aree urbane secondo il loro uso, sia dal costo dello smaltimento rapportato all'utenza tramite dei coefficienti.

            Esclusioni

            Non sono soggetti alla tassa i locali e le aree che non possono produrre rifiuti o per la loro natura o per il particolare uso cui sono stabilmente destinati o perché risultino in obiettive condizioni di non utilizzabilità nel corso dell'anno, qualora la cosa sia documentabile. Sono escluse dalla tassazione le aree comuni del condominio di cui all'art. 1117 del codice civile che possono produrre rifiuti (a meno che non siano di uso esclusivo di uno o piu' condomini).

            Riduzioni

            La tariffa unitaria puo' essere ridotta di un importo non superiore ad un terzo nel caso di:

            * abitazioni con unico occupante;

            * abitazioni o locali adibiti ad uso diverso tenuti a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e discontinuo, quando cio' sia stato opportunamente dichiarato.

            * utente che, versando nelle circostanze di cui sopra (uso stagionale o discontinuo), risieda o abbia la dimora, per piu' di sei mesi all'anno, in localita' fuori del territorio nazionale.

            Riscossione e sanzioni

            La riscossione avviene tramite iscrizione a ruolo, con emissione di cartelle suddivise in quattro rate. Le sanzioni applicabili (in caso di mancata o infedele presentazione delle denunce o di mancato o ritardato pagamento) sono quelle "tributarie" previste dalla legge e riportate nella scheda: Sanzioni tributarie amministrative per le abitazioni. Si fa presente che per questo tributo e' possibile regolarizzare errori ed omissioni, prima che arrivino accertamenti, tramite il "ravvedimento operoso". Approfondimenti in merito possono essere trovati sulla scheda suddetta.

            T.I.A., la "tariffa igiene ambientale"

            Ogni comune si adegua alla nuova tariffa, introdotta dal d.lgs.22/97, con uno specifico regolamento che deve stabilire, oltre alle tariffe vere e proprie, i soggetti passivi, i casi di esclusione, le agevolazioni, le classi di attivita' per le utenze non domestiche e le modalita' di accertamento e riscossione adottate.

            Come regola generale, per quanto prevede la legge:

            CHI DEVE PAGARE: ADEMPIMENTI A CARICO DELL'UTENTE

            Riguardo ai soggetti passivi la legge e' chiara e stabilisce che la tariffa e' dovuta da chiunque occupi oppure conduca locali o aree scoperte ad uso privato (non costituenti accessorio o pertinenza degli stessi) a qualsiasi uso adibiti, esistenti nel territorio comunale.

            Gli adempimenti a carico dell'utente, invece, sono stabiliti soggettivamente da ogni comune. A quanto ci risulta, conformemente alle regole valide per la vecchia tassa, sono previsti precisi obblighi in fase di inizio e cessazione dell'occupazione dei locali, ovvero invio di denunce scritte entro precisi termini (che in genere ci risultano di 60gg dall'evento). Comprensibilmente i regolamenti disporranno l'obbligo di denuncia anche qualora accadano eventi che possono incidere sul calcolo della tariffa (cambio di residenza familiare, variazione della superficie, cambio attivita' delle utenze non domestiche).

            Ci risulta, invece, che quando cambia il numero di componenti del nucleo familiare (per nascita, morte o trasferimento della residenza di uno di essi) normalmente non e' necessario comunicare alcunche', poiche' il comune segnala direttamente la variazione al gestore. In caso di morte dell'intestatario dell'utenza, invece, e' in genere previsto l'obbligo di denuncia da parte degli eredi.

            Presso ogni comune -e spesso anche sui loro siti Internet- sono disponibili i regolamenti e i moduli per le denunce, con istruzioni rispetto al contenuto e alla modalita' di presentazione. Si consiglia, quindi, di informarsi sugli obblighi che riguardano la propria utenza recandosi presso il comune ove si trova l'immobile .

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              Originariamente inviato da bambolero Visualizza il messaggio
              L'unica domanda che era un pò bastarda era quella sulla curva di Gauss (che poi forse è una domana di scienze delle finanze???)...
              La gaussiana o normale è una funzione di distribuzione di probabilità (funzione di distribuzione di probabilità o di densità di probabilità, come a volte è tradotto impropriamente dall'inglese).
              E' la funzione più importante tra tutte quelle che si utilizzano in statistica. Una enormità di fenomeni naturali si distribuiscono gaussianamente (o normalmente). L'altezza degli individui, ad esempio, si distribuisce in questo modo. Volgarmente è conosciuta come la distribuzione degli errori casuali: in altre parole, il concetto è comprensibile con un esempio: pensate ad un lancio di freccette verso il bersaglio. Se le freccette sono correttamente tarate, se le condizioni atmosferiche non variano, se il lanciatore non ha problemi fisici, allora noterete che la distribuzione delle distanze dei lanci dal centro del bersaglio si approssimerà ad una normale. Il teorema del limite centrale, infatti, afferma che una somma di variabili casuali normalizzate tende ad una distribuzione normale standard (una variabile normale standard ha media pari a 0 e varianza pari ad 1). Questo è il motivo per cui la sua conoscenza ed il suo studio sono fondamentali nell'ambito della statistica.

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                ciao a tutti ragazzi volevo sapere c'è qualcuno che abbia intenzione di ripetere delle materie assieme?

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                  Grazie

                  Originariamente inviato da Agente Entrato
                  ................
                  che bravo che sei agente entrato...grazie mille!!!!

                  Commenta


                    domande

                    Originariamente inviato da Agente Entrato
                    ................
                    Scusa solo una domanda...ma come mai si ripetono alcune domande???

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                      Originariamente inviato da Agente Entrato
                      Aspetta di leggere le domande prima di ringraziarmi. Le ho postate per gettarvi tutti nel panico...
                      Cmq vi consiglio di continuare con la vostra normale preparazione. Per saper rispondere a tutte quelle domande ci vorrebbero 2 anni di preparazione. E' chiaro che conta molto la fortuna.
                      GRazie . Ho dato una scorsa veloce alle prime ,e mi sembrano tutte decisamente fattibili, temevo peggio

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