Originariamente inviato da marcusvis2003
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Raccolta 80 domande con opzioni e fonti di riferimento per le risposte (proposta)
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Non mi pare che la domanda indicasse l'acquirente in una P.A. Né le macchine per l'ufficio sono oggetto di contratti di somministrazione o di prestazioni continuative. E anche se fosse (ma io non l'ho mai visto) la domanda avrebbe dovuto specificarlo.Può sembrare strano che la vita sia un puro incidente, ma in un universo tanto grande è inevitabile che accadano degli incidenti (Bertrand Russell)
I nove decimi delle attività di un governo moderno sono dannose; dunque, peggio son svolte, meglio è (Bertrand Russell)
I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale (Woody Allen)
ELEZIONI!!!
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Ho fatto lo stesso ragionamento anch'io per questa domanda... nessun giurista/penalista che può fugare questi dubbi??Originariamente inviato da Gabriele Visualizza il messaggioAnche io avevo il dubbio su quella anto (scusa ma ti chiami antonia o claudia, per curiosità), infatti ho risposto dolo, ma tutti dicono sia dolo che colpa, ma...
Ho fatto il tuo stesso ragionamento. Le altre indicate potresti ricopiarle integralmente?Davide
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Come ho già osservato, la coscienza e la volontà della condotta sono qualcosa che precede il dolo e la colpa. Se leggete l'art. 42 c.p. (mi pare sia questo l'articolo, o giù di lì) trovate scritto (cito a memoria) che "nessuno può essere ritenuto responsabile di un fatto preveduto dalla legge come reato se non l'ha commesso con dolo, salvi i casi di delitto colposo e preterintenzionale previsti dalla legge. La legge determina i casi in cui l'evento dannoso o pericoloso è altrimenti (cioè diversamente da dolo, colpa, preterintenzione) posto a carico dell'agente, sulla base della condotta cosciente e volontaria". Qui si allude ai casi di responsabilità oggettiva, dove la resposabilità si fonda sul mero rapporto di causalità tra la condotta (pur sempre cosciente e volontaria) e l'evento. Non ci sono né dolo, né colpa. Quindi la risposta era "sia essa dolosa o colposa", perché la coscienza e volontà nulla ha a che vedere con l'elemento soggettivo del reato.Originariamente inviato da DavidWizard Visualizza il messaggioHo fatto lo stesso ragionamento anch'io per questa domanda... nessun giurista/penalista che può fugare questi dubbi??Può sembrare strano che la vita sia un puro incidente, ma in un universo tanto grande è inevitabile che accadano degli incidenti (Bertrand Russell)
I nove decimi delle attività di un governo moderno sono dannose; dunque, peggio son svolte, meglio è (Bertrand Russell)
I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale (Woody Allen)
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No, no, assolutamente no. Se non c'è coscienza e volontà non si può in alcun modo essere chiamati a rispondere di un reato, nemmeno per responsabilità oggettiva. Su questo argomento ho ancora ben presenti (nonostante gli anni passati) le indimenticabili lezioni di Franco Coppi.Originariamente inviato da Gabriele Visualizza il messaggioNon lo so, fatto sta che sul simone proprio la presenza della suitas, ossia coscienza e volontà di un fatto, è presupposto di dolo, non di colpa.Può sembrare strano che la vita sia un puro incidente, ma in un universo tanto grande è inevitabile che accadano degli incidenti (Bertrand Russell)
I nove decimi delle attività di un governo moderno sono dannose; dunque, peggio son svolte, meglio è (Bertrand Russell)
I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale (Woody Allen)
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ha ragione Marcos83 (del resto, volete mettere sullo stesso piano Franco Coppi e il manuale della Simone???????????) senza entrare in seppur interessantissime dispute dottrinali sull'elemento soggettivo del reato, coscienza e volontà sono indispensabili per ricondurre l'azione ad un comportamento umano "volontario" nel senso di escludere, ad esempio, i riflessi meccanici, o i movimenti nel sonno....dolo e colpa vengono in considerazione solo in un momento successivo.
per le contravvenzioni, la risposta gusta è sia dolo che colpa perchè si è puniti anche solo per colpa (dei delitti, invece, se la legge non prevede espressamente una forma colposa di realizzazione del reato, si risponde solo per dolo)
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Non lo metto in dubbio Marcos, di sicuro ne sai più di me, evidentemente ho fatto il ragionamento sbagliato... anche se non sono stato l'unico... e quindi cancari quelli dell'AE a mettere domande traditrici come questa e altre.Originariamente inviato da Marcos83 Visualizza il messaggioCome ho già osservato, la coscienza e la volontà della condotta sono qualcosa che precede il dolo e la colpa. Se leggete l'art. 42 c.p. (mi pare sia questo l'articolo, o giù di lì) trovate scritto (cito a memoria) che "nessuno può essere ritenuto responsabile di un fatto preveduto dalla legge come reato se non l'ha commesso con dolo, salvi i casi di delitto colposo e preterintenzionale previsti dalla legge. La legge determina i casi in cui l'evento dannoso o pericoloso è altrimenti (cioè diversamente da dolo, colpa, preterintenzione) posto a carico dell'agente, sulla base della condotta cosciente e volontaria". Qui si allude ai casi di responsabilità oggettiva, dove la resposabilità si fonda sul mero rapporto di causalità tra la condotta (pur sempre cosciente e volontaria) e l'evento. Non ci sono né dolo, né colpa. Quindi la risposta era "sia essa dolosa o colposa", perché la coscienza e volontà nulla ha a che vedere con l'elemento soggettivo del reato.Davide
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