Il nuovo licenziamento della scuola (i sindacati tacciono il massacro)
Il governo ha annunciato il licenziamento di 25.600 insegnanti
Condividi
Oggi alle 12.27
Tacciono Epifani, Angeletti, Bonanni e Mollicone, zitti anche i
partiti di opposizione.
I docenti trattati come carne da macello, la notizia censurata dai
media nazionali
di Salvatore Pizzo
Il governo, tramite un funzionario del Ministero della Pubblica
Istruzione, come se si trattasse di una comunicazione di routine, ha
fatto sapere alle organizzazioni sindacali che dal prossimo settembre
saranno cacciati via dalle scuole italiane 25mila 600 insegnanti, un
numero enorme che sommato a quello dei docenti già mandati a casa lo
scorso anno supera la 62mila unità. Famiglie messe per strada e scuole
lasciate senza personale, con un danno enorme per migliaia di
studenti. Un numero esorbitante che costituisce uno dei più grossi
licenziamenti mai avvenuti nel mondo occidentale, che non ha stimolato
alcuna reazione dei big delle organizzazioni sindacali: Guglielmo
Epifani (Cgil), Luigi Angeletti (Uil), Raffaele Bonanni (Cisl) e
Nazzareno Mollicone (Ugl), quest’annuncio non ha provocato nemmeno
grossi sussulti nei partiti di opposizione. Se si fosse trattato di un
altro comparto il paese sarebbe piombato nel caos, ma evidentemente la
scuola ai politicanti ed ai big dei sindacati non interessa, infatti
il dato sta circolando poco, in assenza di dichiarazioni “importanti”
la notizia sta sfuggendo ai mass media. La riduzione che
l’amministrazione intende realizzare, anche tenendo conto
dell’andamento della previsione degli alunni, comporterà una
contrazione di organico di circa 8.700 unità nella scuola primaria, di
circa 3.700 nella scuola secondaria di primo grado e di circa 13.750
nella secondaria di secondo grado. Tecnicamente si tratterà di mancati
rinnovi contrattuali, che di fatto sono licenziamenti perché sono
persone che lavorano da alcuni lustri nella scuola garantendone il
normale funzionamento, in quanto gli organici non sono mai stati del
tutto coperti con personale a tempo indeterminato.
http://www.corrierediaversaegiugliano.it/index.php?option=com_content...
Il governo ha annunciato il licenziamento di 25.600 insegnanti
Condividi
Oggi alle 12.27
Tacciono Epifani, Angeletti, Bonanni e Mollicone, zitti anche i
partiti di opposizione.
I docenti trattati come carne da macello, la notizia censurata dai
media nazionali
di Salvatore Pizzo
Il governo, tramite un funzionario del Ministero della Pubblica
Istruzione, come se si trattasse di una comunicazione di routine, ha
fatto sapere alle organizzazioni sindacali che dal prossimo settembre
saranno cacciati via dalle scuole italiane 25mila 600 insegnanti, un
numero enorme che sommato a quello dei docenti già mandati a casa lo
scorso anno supera la 62mila unità. Famiglie messe per strada e scuole
lasciate senza personale, con un danno enorme per migliaia di
studenti. Un numero esorbitante che costituisce uno dei più grossi
licenziamenti mai avvenuti nel mondo occidentale, che non ha stimolato
alcuna reazione dei big delle organizzazioni sindacali: Guglielmo
Epifani (Cgil), Luigi Angeletti (Uil), Raffaele Bonanni (Cisl) e
Nazzareno Mollicone (Ugl), quest’annuncio non ha provocato nemmeno
grossi sussulti nei partiti di opposizione. Se si fosse trattato di un
altro comparto il paese sarebbe piombato nel caos, ma evidentemente la
scuola ai politicanti ed ai big dei sindacati non interessa, infatti
il dato sta circolando poco, in assenza di dichiarazioni “importanti”
la notizia sta sfuggendo ai mass media. La riduzione che
l’amministrazione intende realizzare, anche tenendo conto
dell’andamento della previsione degli alunni, comporterà una
contrazione di organico di circa 8.700 unità nella scuola primaria, di
circa 3.700 nella scuola secondaria di primo grado e di circa 13.750
nella secondaria di secondo grado. Tecnicamente si tratterà di mancati
rinnovi contrattuali, che di fatto sono licenziamenti perché sono
persone che lavorano da alcuni lustri nella scuola garantendone il
normale funzionamento, in quanto gli organici non sono mai stati del
tutto coperti con personale a tempo indeterminato.
http://www.corrierediaversaegiugliano.it/index.php?option=com_content...
Commenta