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Concorso: diploma si, laurea no...

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    #11
    Ciao Nino.Dago

    non meravigliarti più di tanto. Anch'io sono laureato in Ing. Informatica come te ed oggi ho ricevuto comunicazione dal Ministero delle Politiche Abgricole che non ho il titolo di studio adatto per partecipare ad un concorso per perito informatico. Ho anche telefonato al responsabile e mi ha detto che l'amministrazione intende il concorso solo per i diplomati. Secondo me sono in errore e ci sono tutti gli estremi per bloccare tutto perche i titoli sono i requisiti minimi per partecipare e sicuramente una laurea assorbe un diploma ( anche se la laurea è comunque un diploma, infatti si chiama diploma di laurea).
    Secondo me è meglio cambiare paese.

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      #12
      Innanzitutto ciao Augusto, mi scusa per la lunghissima latenza nella risposta, ma non mi è stato possibile interfacciarmi prima.

      Originariamente inviato da augusto79 Visualizza il messaggio
      Perche' parli di "valutata meno"? Semplicemente viene valutata diversamente.
      Il discorso è, carissimo, che a mio modesto parere non si dovrebbe impedire a persone che lavorano nel panorama informatico, siano esse diplomate o laureate, di partecipare ad un concorso informatico, e comunque se la legge impone che il livello C sia per i diplomati e il livello D per i laureati, in barba alle competenze e alle esperienze lavorative, lo posso anche accettare, ma che non riesco a giustificare perché chi ha una laurea non possa fare un concorso da diplomati. Il criterio dell'assorbibilità del titolo di studio, che mi sembra razionalissimo, è così fuori luogo?

      Originariamente inviato da augusto79 Visualizza il messaggio
      No, allora , se un laureato va a fare concorsi da
      diplomato non e' avvantaggiato, piuttosto deve avere qualche grosso problema visto che se ha studiato 6 anni per andare a ricoprire una posizione da C1 a 1100 euro al mese, significa che qualche problema c'e', non trovi?
      Certo che c'è un problema, e ti dico anche quale: sono ing. informatico, lavoro da due anni in un'azienda svolgendo un ventaglio cospicuo di attività informatiche che spaziano dallo sviluppo all'help desk e al lavoro sistemistico, e prendo circa 1150 euro netti al mese. Nella mia zona, altre azienda, purtroppo medio piccole, non offrono di più, o se offrono di più non garantiscono una continuità di lavoro.

      Originariamente inviato da augusto79 Visualizza il messaggio
      Si, ti passo il rispetto, perche' spesso in italia chi
      si piega a 90° e prende stipendi indecenti sono
      proprio i laureati. Ma sorvoliamo...
      ...
      Esatto. Infatti capita spessissimo che laureati e
      diplomati senza esperienza di lavoro, vengano trebbiati direttamente alle prime prove scritte, dove spesso viene chiesto di realizzare progetti, che solo una persona con una certa esperienza di lavoro, piu' il raccomandato di turno, riuscira' a
      superare. Io sarei per togliere del tutto il valore
      legale dei titoli di studio infatti. Del resto io sono un perito informatico ma come perito informatico non posso fare concorsi per operatore contabile o ragioniere in un comune. Mentre un ragioniere programmatore, che non sa una cippa d'informtica, puo' farmi concorrenza per i concorsi da istruttore informatico. Come vedi le
      decisioni illogiche ci sono da tutte le parti e a
      tutti i livelli.
      Non posso che quotarti

      Originariamente inviato da augusto79 Visualizza il messaggio
      Errato. Il perito informatico puo' avere certamente competenze tecniche maggiori di un ingegnere informatico. Casomai, ha delle _conoscenze_ tecniche che sono minori, visto
      il diverso percorso di studi. Competenza e conoscenza sono cose ben diverse. All'universita'
      non acquisisci delle competenze, ma delle conoscenze. Io ho delle competenze tecniche che la maggior parte dei laureati non ha nemmeno dopo 10 anni di esperienza, semplicemente perche' ho lavorato su sistemi che la maggior parte delle persone non vedranno mai. Di certo, loro avranno piu' conoscenze di me, se mi chiedi di risolvere una derivata, manco mi ricordo che sono
      In un flusso di molte parole, l'errore si cela dietro l'angolo . Ovviamente sono stato male interpretato. Volevo semplicemente fare un discorso a livello di titoli, e non di competenze. E' naturale (e auspicabile!) che un perito con 10 anni di esperienza ne sappia più di un neolaureato. Certo è che tirare questo discorso agli estremi non è proprio appropriato.. E' come dire che la laurea, in poche parole, non serve a niente, e se permetti non posso che dissentire. Io credo che un'accoppiata laurea + esperienza lavorativa sia più proficua di un'accoppiata diploma + esperienza lavorativa, a parità di tempi lavorativi e mansioni, in quanto all'università, specie in quelle tecniche, viene fornita una base di ragionamento forte, non si tratta solo di saper fare integrali e derivate! Che non basti è fuori dubbio, ma che non serva è fuori luogo.


      Originariamente inviato da augusto79 Visualizza il messaggio
      Te lo dico, il problema e' che ognuno deve stare al proprio posto. Se io ho bisogno di una persona che aggiusti i pc in un'azienda di 30 dipendenti,
      vai tranquillo che non prendero' mai un laureato per farlo, perche' so che un laureato si sentira' dopo poco tempo sottovalutato, lavorera' male, e alla prima occasione andra' via o fara' concorsi e progressioni verticali per occupare posizioni di piu' alto rilievo. Un diplomato invece difficilmente
      se ne andra' oppure fara' concorsi per progressione verticale. Questi ragionamenti vengono fatti anche nelle aziende private. Sai quante volte, nonostante io non abbia una laurea, mi sia sentito dire che per quella posizione per cui mi candidavo ero overqualificato e che cercavano una persona meno competente? Tantissime volte..quindi non mi stupisco che un ragionamento del genere venga fatto anche nelle pubbliche amministrazioni. Anche perche', ragionandoci in maniera obbiettiva, il ragionamento non fa una piega.
      Augusto, scusami, ma se uno prendesse per buono il tuo ragionamento, io che dovrei fare? Non lo so più, a questo punto: buttarmi nella libera professione? Con la crisi attuale e con la super saturazione del settore, non so se il gioco vale la candela, anche perché senza clienti... Diventare manager o Team Leader di qualche grande azienda? Due cose: primo, necessiterebbe cambiare vita, anche logisticamente parlando perché è una realtà lontana dalle mie parti; secondo, non ho la presunzione di pensare che è un lavoro che io possa fare, perlomeno non senza un'adeguata gavetta lavorativa di svariati anni. Io chiedo solo un lavoro serio e con uno stipendio adeguato alle competenze e ai ruoli di responsabilità che si hanno, niente di più.
      Qui non è questione che il laureato vuole di più; diciamo piuttosto che gli imprenditori spesso giudicano gli stipendi come dei salassi contro natura e non come la giusta gratificazione economica per il lavoro di un dipendente. Diciamo anche che fosse per un imprenditore qualsiasi, assumerebbe sempre laureati dandogli stipendi da licenziato di scuola media per una visione distorta del mondo, perché a tutti fa gola avere uno in azienda che sa fare tante cose e che ha uno stipendio basso.
      A me dispiace solo che spesso chi si fa il mazzo a studiare per una vita prenda 50-100 euro al mese più di un operaio, che rispetto altamente per il lavoro che fa in quanto mio padre lo è, però obiettivamente un operaio non ha le responsabilità che vengono affidate ad un laureato. Inoltre è frustrante anche per quei genitori che mandano i figli all'università per cercare di dargli una stabilità economica migliore, vedere che poi i propri figli guadagnino così poco e siano sfruttati in modo estremo.
      Comunque, fine della digressione.

      Originariamente inviato da augusto79 Visualizza il messaggio
      Del resto, giusto per finire, il concetto stesso di equipollenza dei titoli di studio si applica
      tra l'altro solo a titoli dello stesso livello. Quindi anche a livello normativo, mentre ci potrebbero essere degli appigli nel caso in cui sia richiesta una laurea in informatica e non
      accettata una laurea in ingegneria informatica, cosa tra l'altro gia' successa, nel caso di
      richiesta di titoli di studio di diverso valore , diploma Vs laurea, non c'e' proprio niente a
      cui aggrapparsi. Sono titoli di studio diversi e considerati diversamente.
      Ma infatti qui non si tratta di equipollenza, bensì di assorbibilità!


      Originariamente inviato da augusto79 Visualizza il messaggio
      Cmq , so per certo che in alcuni concorsi, la commissione puo' anche ammettere candidati con titoli di studio non pertinenti al 100%, _riservandosi_ il diritto, solo nel caso di idoneita' del candidato, di verificare che il titolo di studio posseduto possa essere accettato. In quel
      caso il problema si pone quindi solo se riesci a essere idoneo, cosa tra l'altro nno cosi' semplice come sembra se non hai agganci o particolari esperienze lavorative. Quindi puoi sempre candidarti e vedere poi.
      Il risultato è stato che non sono stato ammesso.

      Saluti,
      Nino

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        #13
        Originariamente inviato da armando.musto Visualizza il messaggio
        Ciao Nino.Dago

        non meravigliarti più di tanto. Anch'io sono laureato in Ing. Informatica come te ed oggi ho ricevuto comunicazione dal Ministero delle Politiche Abgricole che non ho il titolo di studio adatto per partecipare ad un concorso per perito informatico. Ho anche telefonato al responsabile e mi ha detto che l'amministrazione intende il concorso solo per i diplomati. Secondo me sono in errore e ci sono tutti gli estremi per bloccare tutto perche i titoli sono i requisiti minimi per partecipare e sicuramente una laurea assorbe un diploma ( anche se la laurea è comunque un diploma, infatti si chiama diploma di laurea).
        Secondo me è meglio cambiare paese.
        Ciao Armando,

        al di là del discorso di cambiare paese, che poi è soggettivo, mi chiedo se hai qualche indicazione legale su come muoversi in tal senso.

        Saluti

        Nino

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          #14
          Originariamente inviato da Solibio Visualizza il messaggio
          ogni tanto escono anche i concorsi dove il requisito previsto è la licenza media...e vi partecipano anche laureati!!pensa te..
          Ciao Solibio,

          beh, se un laureato si "accontenta" di partecipare a concorsi del genere, qualche motivo ci sarà, no?

          Saluti,

          Nino

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            #15
            Originariamente inviato da katarina Visualizza il messaggio
            La questione, che ribadisco, è che la posizione richiesta è per diplomati, ad indirizzo informatico. Se avessero avuto necessità di laureati avrebbero bandito per tali posizioni, secondo me.
            Ciao katarina,

            Per fortuna lavoro, altrimenti la famiglia non la camperei a furia di fare concorsi!

            Io volevo sottolineare piuttosto il principio di assorbibilità, nel senso che una laurea in ambito informatico assorbe tutti i diplomi in ambito informatico presenti sul territorio nazionale, ma per motivi oggettivi, di contenuti e quant'altro. Inoltre, il principio di assorbibilità in tanti altri contesti è plausibile e previsto. Mi sembra più che altro un vuoto legislativo, anche perché in un paese come il nostro è prevedibile che per un concorso da diplomati si presentino anche laureati.

            Infine una considerazione: il concorso è per esami, però tra i requisiti mettono dei titoli di studio.. non ti sembra un po' strano?

            Saluti
            Nino

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              #16
              Originariamente inviato da ori Visualizza il messaggio
              Inserisci nella domanda il tuo diploma di maturità scientifica e come corso di informatica di almeno 100 ore l'informatica seguita all'università...
              sono forse spiritosa?
              Ciao ori,

              secondo me non lo sei affatto, ed è proprio quello che ho fatto io, vedendomii sbattere la porta in faccia.
              Quindi mi sa che sia io che te siamo considerati spiritosi...

              Saluti
              Nino

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