Ma da chi e come sono state fatte le stime sulle cessazioni che compaiono sul foglio faxato da FLP FARNESINA?
Sono erratte in maniera grossolana e ciò è anche abbastanza evidente.
Vi pare sensato che su oltre 1000 B3 in un anno ne vadano in pensione 20, quindi 1/50. Ciò sarabbe ipotizzabile se si andasse in pensione dopo 50 anni di servizio e l'età dei dipendenti fosse distribuita uniformemente.
Poichè così non è, se si tiene in conto che oltre la metà dei dipendenti MAE ha più di 50 anni, la spoporzione è evidente.
Oltretutto considerando che non potendosi quasi più fare trattenimenti in servizio dovranno cessare contemporaneamente i 65enni (che non otterranno la proroga) e i 67enni (che hanno gia ottenuto le proroga).
Diciamo che dovrebbero cessare entro la fine del 2011 circa 55 B3 e circa 40 C2 e otteniamo una stima più veritiera, quindi si tornerà subito sotto organico anche per i B3.
Ora la cattiva notizia, il vero problema è che il MAE continua ad assumere ma non dalle graduatorie dei concorsi!
Ad esempio, solo nel mese di ottobre 2010, sono stati assunti al MAE 5 nuovi B3; non scandalizzarvi subito, è tutto legittimo, sono entrati grazie alla mobilità da altre amministrazioni e in quanto tali hanno la precedenza rispetto ai candidati "esterni".
Naturalemente non si entra così facilmente al MAE; prima ci si fa assumere da qualche ente pubblico che magari non sia troppo controllato nelle procedure di reclutamento (ultimamente vanno di moda le aziende ospedaliere) dopo di che si ottiene il comando al MAE, ad esempio alla Cooperazione allo Sviluppo grazie alla legge 49/87 o negli uffici di diretta collaborazione e poi... puff [effetto speciale] ad un certo punto si entra nei ruoli. Poichè in caso di carenze di organico, prima di attingere dalle graduatorie dei concorsi, le amministrazioni devono utilizzare le procedure di mobilità perchè non metterere già in lista di attesa dei candidati belli e pronti magari con apposite norme che ne sanciscono la preferenza su tutti gli altri.
E nel mentre gli idonei nelle graduatorie dei concorsi pubblici hanno due scelte: rodersi il fegato o fare la muffa.
Sono erratte in maniera grossolana e ciò è anche abbastanza evidente.
Vi pare sensato che su oltre 1000 B3 in un anno ne vadano in pensione 20, quindi 1/50. Ciò sarabbe ipotizzabile se si andasse in pensione dopo 50 anni di servizio e l'età dei dipendenti fosse distribuita uniformemente.
Poichè così non è, se si tiene in conto che oltre la metà dei dipendenti MAE ha più di 50 anni, la spoporzione è evidente.
Oltretutto considerando che non potendosi quasi più fare trattenimenti in servizio dovranno cessare contemporaneamente i 65enni (che non otterranno la proroga) e i 67enni (che hanno gia ottenuto le proroga).
Diciamo che dovrebbero cessare entro la fine del 2011 circa 55 B3 e circa 40 C2 e otteniamo una stima più veritiera, quindi si tornerà subito sotto organico anche per i B3.
Ora la cattiva notizia, il vero problema è che il MAE continua ad assumere ma non dalle graduatorie dei concorsi!
Ad esempio, solo nel mese di ottobre 2010, sono stati assunti al MAE 5 nuovi B3; non scandalizzarvi subito, è tutto legittimo, sono entrati grazie alla mobilità da altre amministrazioni e in quanto tali hanno la precedenza rispetto ai candidati "esterni".
Naturalemente non si entra così facilmente al MAE; prima ci si fa assumere da qualche ente pubblico che magari non sia troppo controllato nelle procedure di reclutamento (ultimamente vanno di moda le aziende ospedaliere) dopo di che si ottiene il comando al MAE, ad esempio alla Cooperazione allo Sviluppo grazie alla legge 49/87 o negli uffici di diretta collaborazione e poi... puff [effetto speciale] ad un certo punto si entra nei ruoli. Poichè in caso di carenze di organico, prima di attingere dalle graduatorie dei concorsi, le amministrazioni devono utilizzare le procedure di mobilità perchè non metterere già in lista di attesa dei candidati belli e pronti magari con apposite norme che ne sanciscono la preferenza su tutti gli altri.
E nel mentre gli idonei nelle graduatorie dei concorsi pubblici hanno due scelte: rodersi il fegato o fare la muffa.
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