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L'italia in piedi sull'ipocrisia

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    L'italia in piedi sull'ipocrisia

    credo che questi concorsi che facciamo non sono altro che un modo per assicurarci il posto. ormai l'italia è sistema di paglia che presto prenderà fuoco.
    politici,statali e via dicendo che lavorano senza alcuna voglia.
    solo i contadini sono rimasti i saggi di un tempo,cari amici.
    ormai un contadino è piu saggio di un medico.

    cio che mi fa paura è l'ipocrisia delle persone .
    se scoppierà a breve una guerra civile non me ne meraviglierò.
    e se tra 10 anni mio cugino che è stato bocciato in prima elementare, che a scuola non capisce niente, che a 14 anni non sa quanto fa 2*7 e non sa cosa sono gli articoli, diventerà medico o avvocato non me ne meraviglierò.
    ormai c'è uno schifo in giro che solo un'ipocrita puo' difendere. Un uomo con valori,ideali, non puo difendere il dipendente comunale che ogni giorno gioca al solitario di windows, il postino che porta le lettere ogni mese, il vigile napoletano che si mette in malattia quando in realtà sta meglio di qualsiasi altro essere vivente ecc, il polacco che ti ruba il lavoro in qualsiasi settore...
    vorrei scappare da questa ipocrisia, andarmene in un posto lontano, vivere a contatto con la natura... ma in questa gabbia ormai mi sono scocciato di starci.
    che lo stato desse la pensione a tutti invece di dare posti di lavoro fuffa ove la gente va a lavoro senza volontà.

    Ora qualcuno piu furbetto mi dia pure una risposta per farmi arrabbiare ancor di piu, perchè la cosa bella è che quando una persona fa un discorso del genere, deve trovare sempre il tipetto simpatico che fa intendere " a ******** che stai dicendo?ma statti zitto va" e divertirsi. senza sapere che ormai l'italia come nazione secondo me non esiste piu e la globalizzazione è vicina.
    continuiamo a vivere in questa società, facciamo gli ipocriti e andiamo avanti come si è sempre fatto....ma siamo consapevoli che da qui a dire che siamo persone perbene e intelligenti ce ne passa.

    #2
    Per polemico

    ...E allora che si fa? la vita purtroppo continua e ci presenta quotidianamente problemi, anche difficili da affrontare, ma almeno uno ci prova non credi?
    Te lo dice una che è più polemica di te...

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      #3
      tipetto simpatico

      'Voglio andare a vivere in campagnaaaa'
      Toto Cutugno
      ..a già pure quella è piena di polacchi....

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        #4
        A ******** che stai dicendo? Ma statti zitto va

        Buongiorno...probabilmente sono il furbetto di cui parlavi...
        ma guarda cosa ti sei sentito di scrivere...
        "Un uomo con valori,ideali, non puo difendere il dipendente comunale che ogni giorno gioca al solitario di windows, il postino che porta le lettere ogni mese, il vigile napoletano che si mette in malattia quando in realtà sta meglio di qualsiasi altro essere vivente ecc, il polacco che ti ruba il lavoro in qualsiasi settore"
        Parli di ipocrisia mentre il tuo discorso ne è infarcito. Per non parlare della demagogia e dell'odio razziale che trasuda dalle tue parole. Se i polacchi ti RUBANO il lavoro, è probabilmente perché lo fanno meglio di te oppure perché loro tale lavoro si "abbassano" a farlo. Avresti potuto spendere una parola sui diritti calpestati di certe tipologie di lavoratori (gli operai, anche se polacchi) invece attacchi loro come se fossero i responsabili del tuo problema.
        Poi, se mi permetti, la divisione per categorie (il polacco, il postino, il vigile napoletano) è un parlare per stereotipi (tipico delle barzellette, ad esempio) che poco si confà ad una discussione seria sul problema.
        Nessuno vuole difendere gli assenteisti, quelli che se ne fregano del proprio lavoro, quelli che "ci marciano". Ma fare di tutta l'erba un fascio è ridicolo.
        Ti faccio un esempio. Sai che da dieci anni a questa parte, soprattuto nelle campagne, le zone che deve coprire un postino durante il proprio turno di lavoro si sono decuplicate? Non è una giustificazione x chi consegna la posta ogni mese o non lo fa affatto. E' una constatazione. Una constatazione sulla qualità delle condizioni lavorative che peggiorano, purtroppo, più si va avanti e non incentivano di certo la voglia del lavoratore a far bene il mestiere per cui è pagato.
        Aprire un forum su un argomento tanto importante, avrebbe meritato considerazioni più approfondite e meno frettolose. Il tuo discorso, anche nella infausta ipotesi che sia corretto, risulterebbe attaccabile facilmente da diversi punti di vista. Io te ne ho mostrato uno, così magari, la prossima volta che intendi fare u discorso del genere, cerchi di argomentarlo meglio, senza fare riferimento ai polacchi, ai postini, ai vigili napoletani, parlando per categorie e generalizzando su argomenti che invece richiederebbero un approfondimento ben maggiore.
        Master(Pi)card

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          #5
          Originariamente inviato da polemico Visualizza il messaggio
          credo che questi concorsi che facciamo non sono altro che un modo per assicurarci il posto. .

          ma davvero?
          io pensavo che li facessimo tutti per hobby, un pò come il modellismo o la filatelia...

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            #6
            Originariamente inviato da dejan Visualizza il messaggio
            ma davvero?
            io pensavo che li facessimo tutti per hobby, un pò come il modellismo o la filatelia...
            Eheheh...colpito e affondato...
            Master(Pi)card

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              #7
              Originariamente inviato da Picard Visualizza il messaggio
              Per non parlare della demagogia e dell'odio razziale che trasuda dalle tue parole. Se i polacchi ti RUBANO il lavoro, è probabilmente perché lo fanno meglio di te oppure perché loro tale lavoro si "abbassano" a farlo.
              Un recente articolo di Giovanni Peri (2005) dell'Università della California, analizza i flussi di immigrazione verso le principali economie sviluppate e trova che l'Unione Europea importa sopratutto manodopera poco qualificata; tale forza lavoro immigrata non è un complemento, ma un sostituto della manodopera interna all'Unione stessa. In parole più semplici: gli Stati Uniti sono relativamente abbondanti di lavoratori con educazione secondaria, e meno abbondanti di lavoratori con educazione primaria e terziaria; ebbene la distribuzione dei migranti in ingresso negli USA ha due picchi proprio nelle categorie relativamente meno abbondanti nel Paese: gli immigrati appartengono prevalentemente al primo o al terzo gruppo, vanno cioè a complementare, non a sostituire la forza lavoro nativa. Questo significa che i vantaggi derivanti dall'immigrazione negli USA sono molto elevati e beneficiano tutti i gruppi sociali nazionali, ed in particolare la maggioranza dei cittadini americani che appartiene al secondo gruppo (educazione secondaria).
              In Europa questo non avviene (una eccezione notevole è il Regno Unito) e l'immigrazione, quando non risulta dannosa, non porta alcun beneficio economico alle categorie maggioritarie nella forza lavoro, ma solo alle categorie più scarse, quindi "elitarie" altamente qualificate. L'Europa, che avrebbe bisogno di attirare talenti stranieri, importa manodopera poco qualificata che si sovrappone alla già abbondante riserva di manodopera poco qualificata presente all'interno dell'Unione. E verosimilmente è per questo che la disoccupazione è elevata soprattutto fra gli immigrati. E di converso i delitti sono perpetrati per circa il 34% da immigrati, comunitari e non, sebbene questi ultimi siano solo il 3-4% della popolazione totale.

              Questa premessa per dire che anche un pensiero scritto di getto su un forum contiene spunti interessanti. E che certi problemi, finchè verranno filtrati con il velo del politically correct e con l'agitare gli spettri del razzismo, non verranno mai affrontati e risolti. Se dire che "i polacchi rubano lavoro" viene semplicisticamente bollato come frase razzista ma non si legge tra le righe, allora vedremo soltanto aumentare le fasce basse della popolazione senza attuare alcuna politica che prenda atto della situazione e che si impegni a risolverla. E questo è molto peggio che dire "gli stranieri ci rubano il lavoro".

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                #8
                X Gianl

                Ma che stai dicendo???
                Il tuo discorso lo capisco fino ad un certo punto. Finchè, tu e l'articolo che citi non cadete in quelle generalizzazioni che tanto ho provato a mettere in discussione.
                Primo: la Polonia fa parte della comunità europea e i lavoratori polacchi sono a tutti gli effetti da considerare alla stregua dei lavoratori italiani (c'è differenza tra un siciliano che va al nord per lavorare in fabbrica e un polacco che viene in Italia per fare la stessa cosa?).
                Secondo: un pensiero scritto di getto sul forum, nel caso risultasse una cazzata, tale rimarrebbe anche dopo il tuo placet.
                Terzo: a furia di leggere tra le righe si rischia di non leggere più quello che sulle righe c'è scritto.
                Quarto: raffrontare la situazione dell'UE con quella degli Stati Uniti è una fesseria da Nobel. Ed infatti il Prof. Peri si guarda bene dal farlo.
                Quarto: "E questo è molto peggio che dire gli stranieri ci rubano il lavoro". Quando siederò sui banchi del parlamento farò di tutto per risolvere questa situazione. Per ora mi limito a dire che chi dice "i polacchi ci rubano il lavoro" dice una grande fesseria.

                Un conto è leggere tutti i tuoi post e vedere che, a torto o ragione, scrivi delle cose intelligenti (anche se molto spesso frutto di citazioni - a quando un pensiero solo tuo?). Altro è vedere uno che arriva, apre un forum e pretende che le sue verità restino postate senza che nessuno lo prenda a pernacchie.
                Ultima modifica di Picard; 29-07-2007, 11:58.
                Master(Pi)card

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                  #9
                  La colpa non è degli immigrati ma del sistema socio economico italiano che è sempre più al collasso. I pochi controlli, le incessanti imposte e l'ingordigia di molti datori di lavoro fanno si che venga assunto esclusivamente personale a costi ridicoli e con poche o spesso senza nessuna tutela assicurativo-previdenziale. Gli unici disponibili a tollerare tali sopprusi sono gli immigrati che chiaramente versano in condizioni economiche ben più disastrose delle nostre; è la classica lotta tra poveri... Compete al nostro sistema politico creare norme che diano maggiore equilibrio al sistema.

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                    #10
                    Originariamente inviato da Picard Visualizza il messaggio
                    Ma che stai dicendo???
                    Il tuo discorso lo capisco fino ad un certo punto. Finchè, tu e l'articolo che citi non cadete in quelle generalizzazioni che tanto ho provato a mettere in discussione.
                    Primo: la Polonia fa parte della comunità europea e i lavoratori polacchi sono a tutti gli effetti da considerare alla stregua dei lavoratori italiani (c'è differenza tra un siciliano che va al nord per lavorare in fabbrica e un polacco che viene in Italia per fare la stessa cosa?).
                    Secondo: un pensiero scritto di getto sul forum, nel caso risultasse una cazzata, tale rimarrebbe anche dopo il tuo placet.
                    Terzo: a furia di leggere tra le righe si rischia di non leggere più quello che sulle righe c'è scritto.
                    Quarto: raffrontare la situazione dell'UE con quella degli Stati Uniti è una fesseria da Nobel. Ed infatti il Prof. Peri si guarda bene dal farlo.
                    Quarto: "E questo è molto peggio che dire gli stranieri ci rubano il lavoro". Quando siederò sui banchi del parlamento farò di tutto per risolvere questa situazione. Per ora mi limito a dire che chi dice "i polacchi ci rubano il lavoro" dice una grande fesseria.

                    Un conto è leggere tutti i tuoi post e vedere che, a torto o ragione, scrivi delle cose intelligenti (anche se molto spesso frutto di citazioni - a quando un pensiero solo tuo?). Altro è vedere uno che arriva, apre un forum e pretende che le sue verità restino postate senza che nessuno lo prenda a pernacchie.
                    Classico discorso da sinistroide ignorante post-68-ino ipocrita.
                    Simbolo emblematico dell'Italia fannullonesca e parolaia. Tante chiacchiere e poca concretezza.

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