Originariamente inviato da alessika
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Per quelli che devono decidere se licenziarsi o no...
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Originariamente inviato da nicobolo80 Visualizza il messaggioale io ho il tempo indeterminato e mercoledì mi hanno proposto una promozione con tanto di stipendio alto e 36 ore settimanali! pensa come sto messo in questi giorni? ho studiato per questo concorso e non mi va di buttare via mese e mesi di studio! però dall'altro c'è mi sistemerei per tutta la vita senza dover essere in ansia per il futuro! oddio che incubo!
E' vero che in Ae, se passi, sei a posto per tutta la vita... ma il punto è proprio passare! Le incertezze sull'orale sono tante, mentre li hai comunque un tempo ind., un ottimo orario e pure una promozione.
Poi bisogna anche vedere la tipologia di lavoro: ti piace ciò che fai? Se la risposta è si io non avrei più davvero alcun dubbio.
In bocca al lupo in ogni caso!
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Originariamente inviato da KiaraP Visualizza il messaggioSe io avessi un contratto ci penserei bene ad abbandonarlo!Questo tirocinio è un'incertezza totale,per non parlare poi dell'orale!!
Discorso diverso magari per una libera professione dove le certezze sono pochine e magari si potrebbe fare un salto nel buio!
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Io avevo un indeterminato e ho lasciato tutto, ma non per il concorso "vinto" ma per studiare per il concorso....lavoravo circa 50 ore e fare entrambe le cose era impossibile.
Se non fossi passata, sarebbe stato un dramma? Forse sì.Ma penso no. Detto questo dopo le prove, mi sono rimessa a lavorare, un altro lavoro a tempo determinato....e ci credete? Questa volta avevo dubbi. Perchè questa volta facevo un lavoro che veramente mi piaceva molto.Ho deciso cmq di dimettermi. Ma solo perchè l'azienda è piccola e potrebbe tracollare da un momento all'altro.Tutto qusto per dire che l'importante è capire cosavolete dalla vita. Io mi vedo di più in un posto pubblico. Ma penso che siano aspirazioni personali. Molti detestano "la burocrazia" pubblica.
Se avte un lavoro che vi piace ed è sicuro io non lo lascerei. Se avete un posto sicuro ma lo detestate è giusto mettersi in gioco a 30 anni. Ma chi può dire cosa è la cosa giusta? Secondo me è troppo soggettivo.
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