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L'angolo di ROL

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    Di interesse è la sentenza n. 20233 del 31.07.2018, che interviene sulla portata della disposizione di chiusura contenuta nell’articolo 3, comma 1, D.P.R. 633/1972, che qualifica come prestazioni di servizi, rilevanti ai fini Iva, “le prestazioni verso corrispettivo dipendenti (…) in genere da obbligazioni di fare, di non fare e di permettere quale ne sia la fonte”.

    https://www.ecnews.it/obbligazioni-g...rrispettivita/

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      La risoluzione 47/E/2019 precisa che la nozione di volume d’affari è quella prevista nell’articolo 20 D.P.R. 633/1972, ed è quindi rappresentata dall’ammontare complessivo delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi effettuate dal soggetto passivo, registrate o soggette a registrazione ai sensi degli articoli 23 e 24 del D.P.R. 633/1972, al netto delle variazioni di cui all’articolo 26 dello stesso D.P.R. 633/1972.

      Il richiamo agli articoli 23 e 24 del Decreto Iva significa che si deve aver riguardo al volume d’affari complessivo del contribuente che deve quindi comprendere non solo quelle soggette all’obbligo di emissione dello scontrino o della ricevuta, ma tutte le attività svolte dal soggetto Iva.
      https://www.ecnews.it/volume-daffari...-400-000-euro/

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        Sul punto va precisato che, rispetto al quadro normativo in essere precedentemente alle modifiche introdotte dal D.L. 83/2012, rientrano nell’ambito applicativo del “reverse charge”, oltre alle cessioni dei fabbricati strumentali, già interessati dalla precedente previsione, anche quelle riguardanti i fabbricati abitativi (ovviamente nei casi in cui tali cessioni rientrino nel campo di applicazione dell’Iva e non dell’esenzione).

        Come ribadito anche dall’Amministrazione Finanziaria (circolare 22/2013), l’inversione contabile si applica (per obbligo) alle sole cessioni imponibili Iva a seguito di opzione e non a quelle per le quali il cedente è tenuto all’assoggettamento al tributo nei modi tradizionali (con l’esercizio della rivalsa).

        Peraltro, l’applicazione del reverse charge presuppone che il cessionario sia un soggetto passivo Iva stabilito in Italia.

        Di conseguenza, se il cessionario è un “privato”, rimane applicabile l’ordinario meccanismo dell’addebito con rivalsa in fattura, anche se la cessione del fabbricato abitativo o strumentale è imponibile ai fini Iva, per effetto di apposita opzione esercitata nell’atto di compravendita.

        È opportuno ricordare che non sono mai soggette al regime di inversione contabile le cessioni di immobili, abitativi e strumentali, poste in essere dalle imprese che li hanno costruiti o ristrutturati entro cinque anni dall’ultimazione dei lavori. In tali ipotesi, infatti, le cessioni sono imponibili Iva per obbligo.

        https://www.ecnews.it/il-reverse-cha...i-immobiliari/

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          In attuazione del primo comma del citato articolo 60-bis D.P.R. 633/1972, la responsabilità solidale opera esclusivamente per i beni specificamente individuati dal D.M. 22.12.2005, come integrato dal D.M. 31.10.2012, vale a dire per:

          https://www.ecnews.it/omesso-versame...l-cessionario/

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            “Impegni sono su numero di dosi, non di fiale”

            https://www.ilfattoquotidiano.it/202...fiale/6072198/

            ma scrivete troppo difficile.... (queste sottigliezze)

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              a proposito di reverse..

              https://www.ilfattoquotidiano.it/202...lioni/6073234/

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                l caso riguarda cinque imputati ai quali venivano contestati diversi reati tributari e che avevano avanzato richiesta di patteggiamento con la prospettazione di vedersi applicato l’articolo 13 D.Lgs. 74/2000, in quanto, prima dell’apertura del dibattimento, erano state versate tutte le somme dovute all’Amministrazione finanziaria.

                Si ritiene a tal proposito utile evidenziare che, con il Decreto fiscale 2020 (D.L. 124/2019), sono state previste numerose modifiche alle disposizioni penali-tributarie.

                Per quel che qui interessa va tra l’altro segnalata l’estensione della specifica causa di non punibilità di cui all’articolo 13, comma 2, D.Lgs. 74/2000 anche ai reati di dichiarazione fraudolenta di cui agli articoli 2 e 3 D.Lgs. 74/2000.

                https://www.ecnews.it/sulla-causa-di...to-tributario/

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                  Il prossimo 30 gennaio 2021 è fissata la prima scadenza delle comunicazioni circa le operazioni transfrontaliere aggressive.

                  Il tutto parte dalla Direttiva 25.5.2018 n. 822, c.d. DAC6, che impone un onere di disclosure in capo agli intermediari e ai contribuenti stessi in caso di “meccanismi transfrontalieri” aggressivi.

                  In Italia, la disciplina è stata recepita con il D.Lgs. 100/2020. Successivamente è stato emanato il D.M. 17.11.2020, che contiene delle esemplificazioni di operazioni da segnalare, ed il Provvedimento 26.11.2020 n. 364425, con le specifiche tecniche del documento XML che dovrà essere trasmesso dal 2021.

                  L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una bozza di circolare di 115 pagine molto interessante e consultabile sulla pagina internet dedicata.

                  https://www.ecnews.it/la-dac6-ai-blocchi-di-partenza/

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                    https://www.ecnews.it/la-stabile-org...elle-commerce/

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                      https://www.ecnews.it/con-la-present...nch-exemption/

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                      Sto operando...
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