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L'angolo di ROL
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Le Entrate rispondono che nella casistica descritta “il file non viene scartato perché i controlli effettuati dallo SdI sono relativi alla data del documento; quindi una fattura elettronica/comunicazione dati fattura (esterometro) con data, ad esempio, 31 dicembre 2020 ma trasmessa il 10 gennaio potrà essere accettata da SdI anche con il vecchio tracciato, mentre una fattura elettronica/comunicazione dati fattura (esterometro) con data 1° gennaio 2021 o successiva sarà accettata solo con il nuovo tracciato”.
La risposta merita qualche riflessione. L’Agenzia in sostanza segnala che lo SdI verifica il campo “Data” del file xml con la seguente logica: se il campo riporta una data con anno 2020 è possibile generare il file ancora in base al vecchio tracciato mentre se la data si riferisce al 2021 occorre necessariamente utilizzare la nuova versione (1.6.2), pena lo scarto della fornitura.
Tale controllo non va confuso con i termini di emissione della fattura, dettati dall’articolo 21 D.P.R. 633/1972. Ricordiamo, infatti, che la fattura elettronica può dirsi emessa solo se trasmessa allo SdI. Inoltre, la data di trasmissione può essere successiva a quella riportata nel campo “Data” del file xml.
https://www.ecnews.it/e-fattura-ed-e...iche-tecniche/
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L’Agenzia delle Entrate, tipicamente, preferisce citare sé stessa e confermare gli errori interpretativi del passato, piuttosto che analizzare le cose da un punto di vista sostanziale e chiedersi se non sia violato il principio di neutralità dell’Iva, secondo il quale può essere versata solo l’imposta sulla quale si è esercitata la rivalsa, e che è stata incassata dal proprio cliente.
https://www.ecnews.it/fallimenti-not...ne-al-passivo/
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Con la circolare 23/E/2020, pubblicata il 29 luglio, l’Agenzia delle entrate è tornata sui suoi passi e, aderendo all’ormai costante orientamento della giurisprudenza, ha escluso, ai fini della tassazione delle plusvalenze, che la cessione di un edificio possa essere riqualificata come cessione del terreno edificabile (vedi “Plusvalenze da cessione di fabbricati da demolire: dietrofront delle Entrate”). Ma qual è la disciplina prevista ai fini Iva?
https://www.ecnews.it/cessione-di-fa...re-regime-iva/
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n pratica, quindi, gli operatori commerciali dovranno necessariamente valutare se identificarsi in ciascun Paese ove effettuino cessioni per importi superiori a 10.000 euro all’anno, oppure se utilizzare il sistema del Moss, previa “Dichiarazione Iva Moss” da inviare trimestralmente all’Agenzia delle entrate attraverso il “Portale Moss”.
Si ricorda che, ad oggi, tale sistema si applica solo ad alcune operazioni “B2C” effettuate in modalità esclusivamente elettronica, quali:- i servizi di telecomunicazione;
- i servizi di tele-radiodiffusione;
- i servizi forniti per via elettronica (fornitura di siti web e web-hosting, gestione a distanza di programmi e attrezzature, fornitura di software e relativo aggiornamento, fornitura di immagini, testi e informazioni e messa a disposizione di basi di dati, fornitura di musica, film, giochi, programmi o manifestazioni politici, culturali, artistici, sportivi, scientifici o di intrattenimento e fornitura di prestazioni di insegnamento a distanza).
Ne discende che, a decorrere dal 1° luglio 2021, il regime Iva del commercio elettronico indiretto verrà assimilato a quello del commercio elettronico diretto, in termini di limite per individuare la territorialità dell’imposta e adempimenti nell’ipotesi di superamento di tale limite.
https://www.ecnews.it/le-novita-in-t...retto-di-beni/
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