I CENCIAIOLI
La principale funzione di queste ditte, infatti, è stata quella di creare fatture false da consegnare a sei società specializzate nella raccolta e trattamento dei rifiuti, con sede a Palermo, Carini e Capaci, che a loro volta avevano la necessità di fornire giustificazione documentale al materiale acquistato di fatto a prezzi più convenienti da canali non ufficiali, e che una volta lavorato sarebbe stato rivenduto a prezzo di mercato.“
Il meccanismo fraudolento - spiegano dalla guardia di finanza - veniva messo in atto attraverso questi passaggi: i piccoli imprenditori appartenenti al “primo livello” della filiera, i cosiddetti “cenciaioli”, recuperavano i rifiuti metallici come rame, ferro, ottone e alluminio, provvedendo al successivo conferimento presso le “piattaforme di raccolta”. A fronte dei conferimenti venivano emesse fatture – i cui importi non venivano dichiarati al fisco – per quantitativi di materiale ferroso di gran lunga superiori, tuttavia, a quelli effettivamente ceduti dai “cenciaioli”. Tutto questo per consentire alle società che conferivano i rifiuti metallici di avere una giustificazione cartolare a importanti disponibilità di merce in realtà provenienti da un parallelo circuito illecito".
https://www.palermotoday.it/cronaca/...e-arresti.html
La principale funzione di queste ditte, infatti, è stata quella di creare fatture false da consegnare a sei società specializzate nella raccolta e trattamento dei rifiuti, con sede a Palermo, Carini e Capaci, che a loro volta avevano la necessità di fornire giustificazione documentale al materiale acquistato di fatto a prezzi più convenienti da canali non ufficiali, e che una volta lavorato sarebbe stato rivenduto a prezzo di mercato.“
Il meccanismo fraudolento - spiegano dalla guardia di finanza - veniva messo in atto attraverso questi passaggi: i piccoli imprenditori appartenenti al “primo livello” della filiera, i cosiddetti “cenciaioli”, recuperavano i rifiuti metallici come rame, ferro, ottone e alluminio, provvedendo al successivo conferimento presso le “piattaforme di raccolta”. A fronte dei conferimenti venivano emesse fatture – i cui importi non venivano dichiarati al fisco – per quantitativi di materiale ferroso di gran lunga superiori, tuttavia, a quelli effettivamente ceduti dai “cenciaioli”. Tutto questo per consentire alle società che conferivano i rifiuti metallici di avere una giustificazione cartolare a importanti disponibilità di merce in realtà provenienti da un parallelo circuito illecito".
https://www.palermotoday.it/cronaca/...e-arresti.html
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