Per la prima volta possiamo così conoscere il nome dell’autorità richiedente e il numero dei passeggeri. È così possibile farsi un’opinione non tanto sul contratto da 150 milioni circa di cui quasi tutto oramai si è detto (il Fatto ne ha rivelato i dettagli nei giorni scorsi), quanto sull’utilità effettiva di questo “investimento” alla luce dell’uso concreto.
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