L’unica risposta che si può ricavare dai dati disponibili è preoccupante: con quelle modifiche, il ministero ha ottenuto uno sconto sugli interessi da pagare nell’anno in corso, ma ha aggravato il debito totale, da versare alla scadenza finale. Invece di disinnescare la bomba dei derivati, si è allungata la miccia, aggiungendo altri carichi di esplosivo.
I funzionari dell’Agenzia che “ci stavano” venivano definiti “i volponi”: ci sono poi le telefonate degli avvenuti pagamenti, che spesso erano affare dei commercialisti. “Ho dato al tipo 15mila euro”, e nelle ore successive (quando sarebbero dovuti arrivare i controlli) “hanno ricevuto una telefonata e sono andati via, hanno detto che devono sospendere tutto”.
C’era poi un bar, di cui ovviamente non è stato reso noto il nome, che era diventata la “base” per incontri, trattative e a quanto pare anche scambi di denaro. Il locale era gestito dal figlio di un dipendente dell’Agenzia, indagato anche lui in quanto avrebbe saputo tutto, e avrebbe pure ricevuto soldi sul suo conto corrente.
E' il duro giudizio di Giuseppe Conte, membro del Consiglio di presidenza di Palazzo Spada. Dove grandi polemiche ci sono state anche per il requisito dell'età non rispettato al momento della designazione. Ma le lamentele sono arrivate anche su altri fronti. Come testimonia il resoconto della seduta.
NON HA L’ETA’ Ma c’è voluto il soccorso dell’artiglieria pesante. A cominciare da quello di Alessandro Pajno che dirige i lavori del plenum essendo presidente del Consiglio di Stato. E che senza troppe remore, dopo un lungo e articolato dibattito ha sentenziato: la regola sull’età minima per essere indicati come consigliere di Stato “deve essere interpretata alla luce del mutato quadro normativo” e cioè dell’abbassamento dell’età di pensione per i magistrati fissato oggi a 70 anni. Un’interpretazione “evolutiva” che alleggerisce i vincoli del requisito anagrafico.
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