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L'angolo di ROL

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    Etruria, il capo della Consob sconfessa la Boschi
    Si è occupata da ministro della banca del padre


    a ciaccanell...

    https://www.ilfattoquotidiano.it/201...cenza/4038918/

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      Mi importa una sega dai bambini che si sentono male” prosegue l’addetto intercettato, riferendosi alla vicinanza della discarica a una scuola. “Io li scaricherei in mezzo alla strada i rifiuti”.

      http://www.ilfattoquotidiano.it/2017...-male/4039259/

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        Trattativa, al via requisitoria: “Le Istituzioni hanno cercato il dialogo con Cosa nostra. Risultato? Devastante”

        https://www.ilfattoquotidiano.it/201...tante/4038593/

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          Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
          Trattativa, al via requisitoria: “Le Istituzioni hanno cercato il dialogo con Cosa nostra. Risultato? Devastante”

          https://www.ilfattoquotidiano.it/201...tante/4038593/
          “Una storia che, al di là della retorica e della linea della fermezza evocata dai protagonisti della vicenda che hanno ribadito la fermezza della linea dello Stato, per noi invece tante volte tradita, la verità che è emersa è quella di una parte importante e trasversale delle istituzioni che, spinta da esigenze personali, egoistiche, ambizioni di potere contrabbandate per ragioni di Stato, ha cercato e ottenuto il dialogo e parziale compromesso con Cosa nostra”, ha detto il pm Roberto Tartaglia che ha rappresentato la pubblica accusa nella prima parte della requisitoria. “E ha fatto questo violando le regole dello Stato di diritto e ottenendo risultati devastanti – ha aggiunto – Gli esiti sono stati la realizzazione dei desideri più antichi dei vertici di Cosa nostra. Una Cosa nostra che cerca da sempre, seppure con la violenza, la mediazione”.

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            “Si è cercato di banalizzare la contestazione che abbiamo fatto agli imputati dicendo che la trattativa non è reato”, ha sottolineato il magistrato

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              “Io al governo gli devo dare i morti“, diceva il padrino di Corleone. “È esattamente in termini crudi l’essenza dell’imputazione ai mafiosi”, ha proseguito il magistrato che ha parlato di “morti venduti per avere in cambio un corrispettivo”. Per la Procura, poi, i politici coinvolti, come Marcello Dell’Utri, avrebbero agito in concorso coi mafiosi avendo svolto un’attività di mediazione tra i boss e lo Stato, mentre i carabinieri imputati, Mario Mori, Giuseppe De Donno e Antonio Subranni, avrebbero assicurato in modo clandestino e illegittimo, il collegamento tra i mafiosi e parte delle istituzioni.

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                “Il comportamento degli ufficiali – ha spiegato il pm – ha realizzato due obiettivi storici di Cosa nostra: aumentare la forza dell’organizzazione mafiosa e addirittura confermare e orientare la volontà di Cosa nostra di attaccare lo Stato frontalmente. Hanno orientato perfino la scelta degli obiettivi da colpire che nel tempo sono cambiati rispetto a quelli iniziali. Non più politici ritenuti traditori come Lima e Mannino, ma obiettivi come quelli di Roma, Firenze e Milano che rispondevano meglio alla logica di quella mediazione: aumentare l’allarme sociale”.

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                  brrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrugherio

                  http://www.corrieredellosport.it/new..._per_omicidio/

                  e pensare che 40 anni addietro erano bei posti quelli....

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                    Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
                    brrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrugherio

                    http://www.corrieredellosport.it/new..._per_omicidio/

                    e pensare che 40 anni addietro erano bei posti quelli....
                    http://milano.corriere.it/notizie/cr...f54b0d3e.shtml

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                      il professionista a seguito delle prestazioni rese ai clienti (ad esempio per la stipula di atti quali compravendite immobiliari, successioni, donazioni ecc.) emetteva la fattura indicando due voci ben distinte: la prima inerente l’onorario professionale (sempre di basso importo) soggetta a tassazione, la seconda (esclusa dalla base imponibile) relativa agli importi trattenuti a nome e per conto del cliente ricomprendenti le imposte da versare all’Erario, tasse notarili ed eventuali ulteriori costi sostenuti.

                      Ebbene, dagli accertamenti eseguiti è emerso che la somma che il notaio si faceva consegnare dai clienti per gli asseriti adempimenti fiscali era notevolmente superiore alle imposte (catastali, ipotecarie e di registro) che avrebbe dovuto versare al fisco.

                      Pertanto, quello che all’apparenza sembrava un normale documento fiscale nascondeva, in realtà, un vero e proprio artifizio che permetteva, al professionista, di trattenere per sé la parte della somma versata dal cliente ma in realtà non dovuta.

                      Il sistema posto in essere si rilevava di difficile individuazione per i clienti in quanto le somme effettivamente dovute all’Erario venivano versate dal notaio e la consegna al professionista degli importi da quest’ultimo indicati in fattura quali obblighi fiscali avvenivano nell’assoluta convinzione e fiducia che queste fossero quelle corrette.

                      Le indagini della Compagnia della Guardia di Finanza, coordinate dalla Procura di Sciacca, sono consistite nell’esame di ingente mole di documentazione contabile ed extracontabile del professionista e in una complessa attività di riscontro tramite accertamenti presso l’Agenzia delle Entrate.

                      Sono stati quindi individuati oltre 2.000 casi in cui il meccanismo sopra descritto è stato posto in essere dal notaio in danno dei suoi clienti, persone e società residenti ed operanti, per lo più, nell’agrigentino; tra questi, professionisti, dipendenti pubblici, comuni, società di piccole e grandi dimensioni.



                      ma è vecchissima sta manovra....

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                      Sto operando...
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