L'angolo di ROL

[strelizia]

ci manca qualcosina (la più importante direi)......ma sostanzialmente è così

Io prima ho respirato e odorato quell'aria da schifo di cui parla, poi ho visto le condizioni in cui lavorava la mia collega...nel secondo posto c'erano problemi tra la mia tutor e il dominus, lei mi faceva dei dispetti e non veniva in studio la sera...ma qual è questa cosa più importante?

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Io prima ho respirato e odorato quell'aria da schifo di cui parla, poi ho visto le condizioni in cui lavorava la mia collega...nel secondo posto c'erano problemi tra la mia tutor e il dominus, lei mi faceva dei dispetti e non veniva in studio la sera...ma qual è questa cosa più importante?

le relazioni e l'utilizzo strategico delle informazioni

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In Italia un avvocato che non parli al cellulare con il suo "PM" (anche di domenica) non è apprezzato dal cliente...

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idem...un Dottore commercialista che non parli a telefono con un capo settore dell'a.e (anche di domenica) o un presidente di commissione tributaria non è apprezzato dal cliente....

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Insomma, in Italia contano più le relazioni che le competenze. Le carriere sono influenzate dalle relazioni e dalle reti di soggetti tra soggetti che fanno carriera in ambiti diversi avanzando come una squadra che si passa la palla fino alla meta...

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Non bisogna fare le anime pure, anche all'estero è così...ma è questione di dosi....

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In Italia le relazioni dominano sul merito

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Se hai difficoltà a relazionarti con un mondo di questo tipo lascia perdere la carriera da professionista...

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Queste sono perle di saggezza e dinamiche che andrebbero raccontate e studiate già nelle università per preparare ii giovani ad affrontare meglio il mercato italiano una volta usciti da quello ambiente protetto delle facoltà...

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http://www.sassuolo2000.it/2017/08/2...lioni-di-euro/

Gli accertamenti su tali società reggiane hanno successivamente consentito di rilevare che le stesse erano tutte collegate tra loro, nel senso che l’una deteneva la proprietà dell’altra, con un sistema noto come “scatole cinesi”. Inoltre le stesse, una volta realizzato un cospicuo volume d’affari, soprattutto nel settore del commercio all’ingrosso di vari beni, dichiaravano di aver trasferito la loro sede in Bulgaria, senza provvedere al pagamento delle imposte dovute in Italia.