Con un comunicato del 23 dicembre 2016 il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha annunciato che il Presidente Gerardo Longobardi, e il Direttore generale dell’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia (UIF), Claudio Clemente, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa, grazie al quale i commercialisti potranno adempiere all’obbligo di segnalazione delle operazioni sospette previsto dalla normativa antiriciclaggio anche attraverso il Consiglio Nazionale.
Più precisamente:
- i commercialisti e dagli esperti contabili potranno inviare le segnalazioni di operazioni sospette al Consiglio Nazionale;
- il Consiglio nazionale provvederà a trasmettere tempestivamente le segnalazioni all’Uif, senza indicare il nominativo del commercialista o dell’esperto contabile segnalante;
- i presidi di sicurezza adottati non consentiranno al Consiglio Nazionale di conoscere il contenuto della segnalazione.
Un traguardo raggiunto
La segnalazione delle operazioni sospette per il tramite del Consiglio Nazionale rappresenta un importante passo in avanti per i professionisti, i quali, in questo modo, possono finalmente ricorrere ad un metodo che consente la massima riservatezza della loro identità.
Deve essere a tal proposito ricordato che l’art. 43 del d.lgs. 231/2007, nel disciplinare le modalità di segnalazione da parte dei professionisti, prevede che questi ultimi possano trasmettere la segnalazione:
- direttamente alla UIF,
- oppure ai rispettivi ordini professionali “individuati con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della giustizia”.
Lo stesso articolo 43 precisa poi che:
- gli ordini che hanno ricevuto la segnalazione provvedono senza ritardo a trasmetterla integralmente alla UIF priva del nominativo del segnalante;
- gli ordini che hanno ricevuto la segnalazione custodiscono il nominativo del segnalante per le finalità di cui all'articolo 45, comma 3.
Il software
Il Consiglio Nazionale, nel rispetto delle disposizioni del richiamato art. 43 D.Lgs. n. 231/2007 ha sviluppato un apposito software in grado di assicurare la ricezione di segnalazioni in forma anonima.
Il commercialista, pertanto, compilerà la segnalazione e invierà un file cifrato al CNDCEC, utilizzando il software appositamente sviluppato, il quale consentirà di criptare i dati del segnalante e della segnalazione.
Il CNDCEC, quindi, ricevuta la segnalazione, provvederà a caricare il file trasmesso dal professionista nella piattaforma predisposta dalla UIF, ricevendo da quest’ultima una ricevuta di accettazione o scarto, in formato PDF, contenente il protocollo rilasciato da UIF e l’ID univoco della segnalazione. Tale ricevuta, che verrà inoltrata automaticamente dal sistema di messaggistica della procedura ad una casella di posta elettronica all’uopo predisposta dal CNDCEC, consentirà al software di associare all’ID univoco della segnalazione il protocollo comunicato da UIF, cui farà riferimento per le eventuali comunicazioni successive (ad es. integrazioni e/o seguiti).
La soddisfazione del CNDCEC
Il Presidente dei commercialisti Gerardo Longobardi e il Consigliere Attilio Liga hanno espresso grande soddisfazione per questo importante traguardo.
“Si è realizzato – affermano - lo scopo di fornire agli iscritti uno strumento telematico di immediato accesso e di agevole utilizzo, dotato di adeguati livelli di sicurezza, in grado di assicurare la riservatezza dei segnalanti conformemente a quanto previsto dalla normativa di riferimento”.
Più precisamente:
- i commercialisti e dagli esperti contabili potranno inviare le segnalazioni di operazioni sospette al Consiglio Nazionale;
- il Consiglio nazionale provvederà a trasmettere tempestivamente le segnalazioni all’Uif, senza indicare il nominativo del commercialista o dell’esperto contabile segnalante;
- i presidi di sicurezza adottati non consentiranno al Consiglio Nazionale di conoscere il contenuto della segnalazione.
Un traguardo raggiunto
La segnalazione delle operazioni sospette per il tramite del Consiglio Nazionale rappresenta un importante passo in avanti per i professionisti, i quali, in questo modo, possono finalmente ricorrere ad un metodo che consente la massima riservatezza della loro identità.
Deve essere a tal proposito ricordato che l’art. 43 del d.lgs. 231/2007, nel disciplinare le modalità di segnalazione da parte dei professionisti, prevede che questi ultimi possano trasmettere la segnalazione:
- direttamente alla UIF,
- oppure ai rispettivi ordini professionali “individuati con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della giustizia”.
Lo stesso articolo 43 precisa poi che:
- gli ordini che hanno ricevuto la segnalazione provvedono senza ritardo a trasmetterla integralmente alla UIF priva del nominativo del segnalante;
- gli ordini che hanno ricevuto la segnalazione custodiscono il nominativo del segnalante per le finalità di cui all'articolo 45, comma 3.
Il software
Il Consiglio Nazionale, nel rispetto delle disposizioni del richiamato art. 43 D.Lgs. n. 231/2007 ha sviluppato un apposito software in grado di assicurare la ricezione di segnalazioni in forma anonima.
Il commercialista, pertanto, compilerà la segnalazione e invierà un file cifrato al CNDCEC, utilizzando il software appositamente sviluppato, il quale consentirà di criptare i dati del segnalante e della segnalazione.
Il CNDCEC, quindi, ricevuta la segnalazione, provvederà a caricare il file trasmesso dal professionista nella piattaforma predisposta dalla UIF, ricevendo da quest’ultima una ricevuta di accettazione o scarto, in formato PDF, contenente il protocollo rilasciato da UIF e l’ID univoco della segnalazione. Tale ricevuta, che verrà inoltrata automaticamente dal sistema di messaggistica della procedura ad una casella di posta elettronica all’uopo predisposta dal CNDCEC, consentirà al software di associare all’ID univoco della segnalazione il protocollo comunicato da UIF, cui farà riferimento per le eventuali comunicazioni successive (ad es. integrazioni e/o seguiti).
La soddisfazione del CNDCEC
Il Presidente dei commercialisti Gerardo Longobardi e il Consigliere Attilio Liga hanno espresso grande soddisfazione per questo importante traguardo.
“Si è realizzato – affermano - lo scopo di fornire agli iscritti uno strumento telematico di immediato accesso e di agevole utilizzo, dotato di adeguati livelli di sicurezza, in grado di assicurare la riservatezza dei segnalanti conformemente a quanto previsto dalla normativa di riferimento”.
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