Ha creato fondi neri per circa 16 milioni di euro, tra il 2004 e il 2010
San Marino. L'ex console a disposizione della Repubblica di San Marino, Colombelli, sentito a Venezia nel processo Mose.Trasportava danaro, come, d'altra parte, aveva raccontato Claudia Minutillo, l'ex segretaria dell'ex governatore del Veneto Galan.
Il Resto del Carlino San Marino: William Colombelli: «Ho portato una busta con dentro 81mila euro»
«HO portato una busta con denaro, presumo con 81mila euro, di fondi da sovrafatturazioni, ad Erasmo Cinque, titolare della Socostramo». Lo afferma William Colombelli, il brooker di San Marino cui si appoggiava Piergiorgio Baita per creare fondi neri, sentito ieri nel corso dell’udienza del processo legato alla vicenda Mose. Colombelli, nell’ambito di una prima fase dell’inchiesta, ha patteggiato la pena con l’accusa di false fatturazioni, mentre l’impreditore Cinque è imputato al processo per corruzione. Colombelli ha raccontato come attraverso sovrafatturazione e fatture per lavori inesistenti ha creato fondi neri per circa 16 milioni di euro, tra il 2004 e il 2010, indicando di non essere stato a conoscenza dell’uso che ne veniva fatto del denaro. Nella circostanza della consegna a Cinque, ha raccontato che l’imprenditore romano senza aprire la busta aveva commentato seccato «sono pochi» e Colombelli ha aggiunto di avergli detto «ho solo avuto l’incarico di consegnare la busta». L’incontro con Cinque - secondo Colombelli - è stato del tutto occasionale perché c’era la necessità di consegnare quel denaro e lui andava a Roma mentre Baita non poteva; quindi avrebbe fatto solo un favore a quest’ultimo.
San Marino. L'ex console a disposizione della Repubblica di San Marino, Colombelli, sentito a Venezia nel processo Mose.Trasportava danaro, come, d'altra parte, aveva raccontato Claudia Minutillo, l'ex segretaria dell'ex governatore del Veneto Galan.
Il Resto del Carlino San Marino: William Colombelli: «Ho portato una busta con dentro 81mila euro»
«HO portato una busta con denaro, presumo con 81mila euro, di fondi da sovrafatturazioni, ad Erasmo Cinque, titolare della Socostramo». Lo afferma William Colombelli, il brooker di San Marino cui si appoggiava Piergiorgio Baita per creare fondi neri, sentito ieri nel corso dell’udienza del processo legato alla vicenda Mose. Colombelli, nell’ambito di una prima fase dell’inchiesta, ha patteggiato la pena con l’accusa di false fatturazioni, mentre l’impreditore Cinque è imputato al processo per corruzione. Colombelli ha raccontato come attraverso sovrafatturazione e fatture per lavori inesistenti ha creato fondi neri per circa 16 milioni di euro, tra il 2004 e il 2010, indicando di non essere stato a conoscenza dell’uso che ne veniva fatto del denaro. Nella circostanza della consegna a Cinque, ha raccontato che l’imprenditore romano senza aprire la busta aveva commentato seccato «sono pochi» e Colombelli ha aggiunto di avergli detto «ho solo avuto l’incarico di consegnare la busta». L’incontro con Cinque - secondo Colombelli - è stato del tutto occasionale perché c’era la necessità di consegnare quel denaro e lui andava a Roma mentre Baita non poteva; quindi avrebbe fatto solo un favore a quest’ultimo.
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