questa la premessa......solo dopo entro nel merito della riforme. Adotto sempre questo sistema.....
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L'angolo di ROL
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Originariamente inviato da muteking Visualizza il messaggioGrazie. E' un piacere ritrovare te e tutti gli altri.
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Il nuovo allarme sull’Adriatico
I narcovoli nei cieli d’Europa sono un fenomeno più recente, ma seguono ormai rotte consolidate: dal Marocco verso la Spagna e il Portogallo (tra 2011 e 2012 sono state scoperte 132 piste o approdi d’atterraggio clandestini, per lo più in Andalusia e in maggioranza destinati agli elicotteri); dalla Francia all’Inghilterra; dai Paesi Bassi al Baltico. Nel 2010 l’Europol già aveva alzato il livello d’allarme. In alcune parti dell’Europa hanno provato a correre ai ripari (Francia, Belgio, Olanda e Regno Unito condividono un lavoro di intelligence ); da altre parti sono in ritardo. In Inghilterra, la National crime agency ha appena lanciato un allarme sul traffico di droga e armi a bordo di piccoli aerei, sollecitando segnalazioni da parte di chi abita vicino ai 3 mila aeroporti minori, da turismo, del Regno Unito. Ma l’ultimo fronte aperto è quello sull’Adriatico.
Dei viaggi dall’Albania e dai Balcani verso all’Italia sono state informate le autorità del nostro Paese. Forse è proprio il Nord Italia il territorio più esposto, non fosse altro per un discorso di numeri: 70 le aviosuperfici in Veneto, 30 in Friuli, 80 in Lombardia e altre 80 in Piemonte, senza contare l’apertura di scali che i privati ricavano sulle proprie tenute. Non serve granché. Ci racconta un pilota: «Ho bisogno di una pista di quattrocento metri. Ho a bordo droga? Il volo da turismo rimane sotto quota 1.500 piedi, il fine settimana i cieli sono pieni di velivoli. Stranieri che arrivano da noi dalla Germania, dall’Austria, dalla Slovenia. Siamo tanti. Mischiarsi è facile. Sì, un radar militare ti nota. Ma poi? Perché seguire me e non un altro? Sulla base di quale sospetto?». I controlli all’arrivo, sui piccoli aeroporti, non esistono. La maggior parte delle piste non hanno neppure un addetto come presidio formale al di fuori degli orari di lavoro nei giorni feriali.
Dall’Albania si trasportano marijuana e hashish prodotte in loco ed eroina in precedenza acquistata dalla Turchia. Gli stupefacenti riempiono valigie e sacchi imbarcati su Cessna e Piper. Da gennaio ad aprile, informano fonti della polizia albanese, in Italia sono stati sbarcati (e sequestrati) 9.730 chilogrammi di marijuana. Qualche giorno fa in Albania è stato convalidato l’arresto di Giorgio Riformato, 58 anni, originario di Luino, in provincia di Varese, autore di un atterraggio d’emergenza con il suo Piper; vicino al luogo, una spiaggia a un’ottantina di chilometri da Tirana, sono stati scoperti 460 chilogrammi di marijuana a lui ricollegabili, quantomeno secondo l’accusa. I tecnici stanno decriptando iPad e cellulare che aveva in borsa, alla ricerca di nomi, numeri, contatti.
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