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L'angolo di ROL

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    “Dirò cose che so soltanto io, spiegherò a chi andavano i soldi, e vedrete che ci saranno sorprese”, dice l’ex leader della coop 29 giugno, mentre il suo avvocato comunica che “farà chiarezza su tutti i pagamenti alla politica, dichiarati e occulti, non resterà fuori nessuno”.

    ci credi solo tu.....

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      http://www.milanotoday.it/cronaca/co...oliziotto.html

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        http://www.mediagold.it/comunicati-s...spesa-pubblica

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          http://www.ilfattoquotidiano.it/2012...miglia/198141/

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            http://www.ilfattoquotidiano.it/2017...efano/3441633/

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              i ganzi....

              http://www.milanotoday.it/cronaca/av...ruffatore.html

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                @strelizia
                hai visto Nemo ieri? che vergogna.....
                Il Ministro : non tocca a me controllare
                Tito Boeri : se è così c'è evasione fiscale e contributiva

                e allora? chi ci deve andare io? Quella cooperatva andrebbe controllata da capo a piedi.....

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                  La legge 266/1991 prevede espressamente la possibilità per l’associazione di volontariato di erogare ai propri volontari somme a titolo di rimborso spese, sempre che presentino i seguenti requisiti:
                  • Essere effettivamente sostenute dal volontariato; (e quindi non raccogliere scontrini da 20 € in su, come consigliato dal presidente della cooperativa...)
                  • Essere relative all’attività prestate per conto dell’associazione di volontariato;
                  • Il rimborso avvenga entro i limiti predeterminati dall’associazione di appartenenza.

                  Da tali elementi e dalla lettura complessiva della legge quadro sul volontariato (L. 266/1991) emerge che il rimborso spese deve essere di un ammontare congruo rispetto all’effettiva spesa sostenuta (inidoneo quindi a costituire un compenso mascherato), in quanto il volontariato non persegue un fine di lucro.
                  Per rispettare la disposizione di legge non tributaria, il cui rispetto comporta la non imponibilità ai fini fiscali dei rimborsi spese, è necessario che l’organo sociale dell’associazione, competente in base allo statuto, adotti una delibera con la quale vengano disciplinate in via generale le modalità dei rimborsi spese.
                  È pure opportuno che il rimborso spese risulti da una richiesta scritta dal volontariato da cui risulti esplicitamente il legame con la specifica attività svolta in norme e per conto dell’associazione di volontariato. La documentazione prodotta deve essere opportunamente conservata anche ai fini probatori dell’effettiva natura della somma erogata a titolo di rimborso e resa disponibile qualora fosse richiesta dagli uffici dell’amministrazione finanziaria.

                  tanto per cominciare.....

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                    Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
                    @strelizia
                    hai visto Nemo ieri? che vergogna.....
                    Il Ministro : non tocca a me controllare
                    Tito Boeri : se è così c'è evasione fiscale e contributiva

                    e allora? chi ci deve andare io? Quella cooperatva andrebbe controllata da capo a piedi.....
                    No, Rol...ieri ho visto il film di Rai Uno. Anche se un pezzo di intervento di Emiliano l'ho visto: la parte in cui ha parlato del perché sia necessaria la scuola pubblica...a cosa ti riferisci?

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                      Significativa del quadro giuridico sopra indicato è la sentenza della Cassazione 21/5/2008 n. 12964, derivante da un controllo dell’INPS. Una a.d.v. iscritta nel registro del volontariato svolgeva servizi di vigilanza di musei e altre strutture per conto di un Comune e retrocedeva l’80% di quanto incassato ai singoli volontari, mediante la formula del “rimborso spese forfetario” parametrato alle ore di servizio prestato. La Cassazione ha affermato il principio che “un rapporto di lavoro può essere dissimulato da un rapporto di volontariato, a seconda del suo atteggiarsi in fatto”. Inoltre, dato che “l’attività del volontario è per sua natura gratuita … la corresponsione di un compenso oltre il mero rimborso spese comporta che l’attività in questione non sarà più di volontariato, ma dovrà essere altrimenti definita. Non è sufficiente il “nomen juris” di volontario per escludere la sussistenza di un rapporto di lavoro, ma la qualificazione giuridica di volontario discende dalla spontaneità e gratuità della prestazione.”.

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