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L'angolo di ROL

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    l meccanismo di frode ad elevata pericolosità fiscale, adottato in maniera seriale ed operante sull’intero territorio nazionale, è stato ideato e attuato attraverso l’acquisto di immobili all’asta giudiziaria e il loro successivo utilizzo, attraverso vendite in società inattive e/o cartiere, a prezzi gonfiati fino a 500 volte per precostituire crediti IVA fittizi che poi venivano rivenduti sull’intero territorio nazionale a “clienti” debitori dell’erario. Ciò è stato reso possibile grazie all’azione continuativa e determinante di professionisti e consulenti fiscali, alcuni dei quali oggi tratti in arresto, che, unitamente ad altre figure sodali promotori dell’organizzazione e plurimi prestanome, hanno strutturato un modello di evasione diffuso che ha visto il coinvolgimento di centinaia di società, con sede in Italia e all’estero. Al termine delle attività è stata quantificata un’evasione all’IVA pari ad oltre 60 milioni di euro a fronte dell’emissione di fatture per operazioni inesistenti pari a circa euro 240 milioni di euro, nonché accertate condotte riciclative dell’illecito profitto in attività economiche, finanziarie e imprenditoriali.
    https://www.corriereadriatico.it/mar...a-5107100.html

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      https://www.adnkronos.com/2020/07/27...UqMWQNSRJ.html

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        "No ma tanto la finanza su quella mia….cioè con me non ce la fa perché ho 50 aziende ….tutte collegate…tutto un miscuglio che sembra…che per trovare una fessura ci vogliono 20 anni…ci vogliono 20 anni alla finanza per trovare una fessura….capito”.



        che tenerezza ....il mondo è cambiato.

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          Si tratta di una organizzazione per delinquere che annovera, tra i suoi principali promotori, organizzatori ed esecutori, persone già note alla giustizia, uno dei quali più volte 'indiziato' di appartenere ad ambienti della malavita organizzata siciliana e campana. Lo schema delittuoso ha previsto l’utilizzo strumentale di società e ditte individuali, nel tempo sostituiti da nuovi, attraverso i quali emettere fatture per operazioni inesistenti a favore di soggetti terzi che, in questo modo, usufruiscono del duplice vantaggio costituito dalla possibilità di utilizzare costi fittizi per la determinazione del reddito d’impresa e del credito Iva, oltreché vedersi restituire il denaro pagato, a fronte delle fatture false ricevute, dopo che questo, attraverso un rodato sistema di transazioni bancarie, viene in ultimo prelevato in contanti dai titolari delle ditte individuali asserviti agli interessi dei membri dell’associazione.

          L’organizzazione poteva inoltre contare su di una consolidata base operativa anche all’estero dove venivano fatti confluire i profitti conseguiti. Tra i Paesi individuati, quasi tutti dell’Europa dell’Est ad eccezione del Delaware (Usa), l’Ungheria, la Repubblica Ceca, la Romania, la Slovacchia, la Bulgaria, la Lituania e la Moldavia.

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            "tu stai portando avanti anche i finanziamenti del decreto?" Dominus: "sì sì, stiamo lavorando mattina e sera su questo!"…. “poi dopo io volevo fare la pratica, perché lo sto facendo per tutte le aziende”… Uno dei filoni dell'operazione di servizio, nell’ambito della quale sono state seguite le tracce di ben 130 milioni di euro, riguarda, in particolare, le condotte di bancarotta fraudolenta derivanti dal fallimento di sette società, operanti nel settore commerciale delle pelli e delle materie plastiche con sede nelle Marche, in Emilia Romagna, nel Lazio e in Lombardia, utilizzate dal sodalizio.

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              La donna dichiara: “Non volevo evadere, sono stata mal consigliata”.

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                Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
                La donna dichiara: “Non volevo evadere, sono stata mal consigliata”.
                https://news.fidelityhouse.eu/cronac...oni-40903.html

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                  La signora aveva portato due società in Lussemburgo nel 2004, ma vedendo che non fruttavano nel 2008 usò lo scudo fiscale per far rientrare le aziende in Italia inserendole in trust. L’utilizzo dello scudo ha permesso alla donna di evitare la multa di due miliardi

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                    I finanzieri di Osimo hanno scoperto che la donna faceva rientrare le somme di provenienza illecita in Italia tramite sofisticate modalità finanziarie. Aveva infatti costituto, in Nuova Zelanda, un trust, mediante apertura di conto corrente presso una filiale a Londra di una banca britannica, sul quale aveva depositato somme per 10,5 milioni di euro.

                    Dal conto londinese i capitali venivano trasferiti su un conto corrente intestato al trust, aperto questa volta negli Stati Uniti. Da qui erano stati fatti ulteriori trasferimenti verso diversi rapporti aperti in banche lussemburghesi intestati alla donna che nel frattempo aveva dato mandato ad una società fiduciaria di aprire nuove posizioni finanziarie sempre in Lussemburgo. Insomma un meccanismo molto articolato il cui obiettivo era quello di rendere difficoltoso il tracciamento della provenienza delle somme.

                    Le somme, venivano poi ripulite con la tecnica del “loan back” ovvero un prestito a sé stesso, tramite la concessione di un finanziamento da parte di un istituto di credito lussemburghese, che a garanzia aveva ricevuto un’anticipazione bancaria di corrispondente importo. I 10milioni potevano così rientrare in Italia sul conto corrente della donna, al quale aveva accesso anche il compagno.

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                      Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio

                      me lo "chiedevo" anch'io
                      Non te lo chiedi più perché hai la risposta, o perché non ti interessa più sapere.
                      (la mia mera curiosità)

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                      Sto operando...
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