09:30 – Galli: “Situazione emergenziale, è come uno tsunami”
Intervistato dal Corriere della Sera, il professor Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano ha detto che il virus “ha dimostrato di aver eluso i criteri di sorveglianza” in Italia. Sta succedendo “qualcosa di grave, non soltanto da noi ma anche in Germania e Francia, che potrebbero ritrovarsi presto nelle nostre stesse condizioni. Stiamo trattando una marea montante di pazienti impegnativi“. L’infezione in Italia circolava già da gennaio e i quadri clinici gravi, sostiene, non fanno pensare che l’infezione sia recente: “È verosimile che i ricoverati abbiamo alle spalle dalle due alle quattro settimane di tempo” intercorso tra il contagio e lo sviluppo di sintomi seri. La situazione “è francamente emergenziale dal punto di vista dell’organizzazione sanitaria. È l’equivalente dello tsunami per numero di pazienti con patologie importanti ricoverati tutti insieme”. Con le misure disposte dal governo “è stato fatto tutto ciò che era possibile” ma bisogna continuare con le restrizioni. La malattia “si sviluppa lentamente” e “si esprime nella sua massima gravità anche a 7-10 giorni dalla comparsa dei primi sintomi. È molto probabile che dietro tutti i pazienti gravi ce ne siano altrettanti infetti ma meno gravi”. Anche un sistema sanitario eccellente come quello italiano “rischia di non reggere un tale impatto”.
09:30 – Galli: “Situazione emergenziale, è come uno tsunami”
Intervistato dal Corriere della Sera, il professor Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano ha detto che il virus “ha dimostrato di aver eluso i criteri di sorveglianza” in Italia. Sta succedendo “qualcosa di grave, non soltanto da noi ma anche in Germania e Francia, che potrebbero ritrovarsi presto nelle nostre stesse condizioni. Stiamo trattando una marea montante di pazienti impegnativi“. L’infezione in Italia circolava già da gennaio e i quadri clinici gravi, sostiene, non fanno pensare che l’infezione sia recente: “È verosimile che i ricoverati abbiamo alle spalle dalle due alle quattro settimane di tempo” intercorso tra il contagio e lo sviluppo di sintomi seri. La situazione “è francamente emergenziale dal punto di vista dell’organizzazione sanitaria. È l’equivalente dello tsunami per numero di pazienti con patologie importanti ricoverati tutti insieme”. Con le misure disposte dal governo “è stato fatto tutto ciò che era possibile” ma bisogna continuare con le restrizioni. La malattia “si sviluppa lentamente” e “si esprime nella sua massima gravità anche a 7-10 giorni dalla comparsa dei primi sintomi. È molto probabile che dietro tutti i pazienti gravi ce ne siano altrettanti infetti ma meno gravi”. Anche un sistema sanitario eccellente come quello italiano “rischia di non reggere un tale impatto”.
Diretta Aggiornamenti Coronavirus domenica 1 marzo 2020 | Contagiati, vittime, positivi
„ La situazione provincia per provincia: 30 contagiati a Milano
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