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Il valigione del tirocinante
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Originariamente inviato da MARYLEE Visualizza il messaggioDai, tra un po' è Natale e siamo tutti più buoni
Ci vediamo stasera al bar, kisses
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioSaputo niente di grey?
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Originariamente inviato da strelizia Visualizza il messaggioGrey sapra' domani credo
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Originariamente inviato da Limavy Visualizza il messaggioè noioso senza di te di là ..mvt..
va be se non vieni di là qst sera trasferiamo il bar di qua... :-)
ora devo andare ...risotto con chiodini
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‘Fisco, il governo smonta le fatiche investigative
In fumo sequestri per milioni e 3 fascicoli su 4′
La revoca di sequestri di beni e denaro per 7 milioni e 73 fascicoli che andranno verso l’archiviazione. Sono gli effetti, alla Procura di Udine, delle nuove norme in materia di reati fiscali. “Nel giro di 10-15 giorni dobbiamo disfare un lavoro costato mesi di fatiche investigative” dice il procuratore De Nicolo. E non è prevista nemmeno la conversione automatica del sequestro penale in sequestro amministrativo a favore delle Entrate. “Obbedire a leggi è nostro dovere. Se questa è la volontà popolare, noi ci inchiniamo” (leggi). Mesi fa il pm di Milano Greco aveva parlato di “condono nascosto”
bhè direi se questa è la volontà popolare inizierei a pensare seriamente ad una riforma del diritto di voto.....
Per guidare ci vuole la patente....., per votare?
(beata ignoranza)Ultima modifica di ROL; 03-11-2015, 23:19.
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Revoca di sequestri per 7 milioni tra beni e denaro e archiviazione di 3 fascicoli su 4. E’ l’effetto delle nuove norme in materia di reati fiscali introdotte dal governo Renzi sull’attività della Procura di Udine. A dirlo è lo stesso procuratore capoAntonio De Nicolo: “Nel giro di 10-15 giorni dobbiamo disfare un lavoro costato mesi di fatiche investigative” spiega. “Se questa è la volontà popolare noi ci inchiniamo” aggiunge. Si tratta della riforma del sistema sanzionatorio penale tributario varata dall’esecutivo e per il quale già nella primavera scorsa il procuratore aggiunto di Milano Francesco Greco aveva paventato il rischio di “un condono gratuito” e decine di processi “mandati al macero“.
La revoca dei sequestri di cui parla il procuratore di Udine De Nicolo dipende dall’entrata in vigore delle nuove norme sui reti tributari varate durante l’estate, che innalzano le soglie di punibilità per l’omesso versamento di ritenute certificate e dell’Ivarispettivamente da 50 a 150mila e 250mila euro di imposta evasa. Maglie più larghe: così la magistratura friulana dovrà chiedere al gip nelle prossime settimane l’archiviazione di 73 fascicoli su 97 in quanto il fatto non è più previsto dalla legge come reato. “I magistrati obbediscono alle leggi perché questo è il loro dovere” precisa De Nicolo, annunciando che i suoi sostituti si sono già attivati per procedere alla revoca urgente dei sequestri ottenuti nei mesi scorsi dal tribunale e restituire le somme di denaro “congelate”. Le norme non prevedono infatti neanche la conversione automatica del sequestro penale in sequestro a fini amministrativi a favore dell’Agenzia delle Entrate per gli illeciti tributari. Proseguiranno invece le indagini per 24 fascicoli per fatti in cui sono contestate evasioni fiscali per cifre ancora sopra la soglia che fa scattare il reato.
Altri effetti delle nuove normative fiscali erano emersi in altri due casi noti. Prima con l’assoluzione dell’amministratore delegato diSisal Emilio Petrone, accusato di dichiarazione infedele, perché “il fatto non è più previsto dalla legge come reato. Poi con quella, con identica motivazione, dell’ex patron dell’Ilva e di altri manager del siderurgico di Taranto per i quali l’accusa era di frode.
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