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concorso agenzia delle entrate 2015 - 892 posti per funzionari amministrativi
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Appalti e camorra:
Arresti domiciliari per corruzione sono stati disposti nei confronti di Giuseppe Ariello, Pasquale Laudano, Luigi Solitario, consulenti della società Kuadra spa, il direttore tecnico dell'Azienda ospedaliera Santobono, Salvatore Quagliariello, Gaetano Russo, funzionario amministrativo dell'azienda ospedaliera. Secondo quanto riferito in una nota dal procuratore aggiunto della Repubblica, Filippo Beatrice, i Lo Russo, tramite esponenti apicali dell'organizzazione, controllavano di fatto la società Kuadra, che risultava co-gestita dai membri dell' organizzazione e dagli imprenditori, amministratori della società.
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– Le Monde: “Con questo processo Roma si gioca la reputazione”
“Con il processo Mafia Capitale Roma si gioca la reputazione”: lo scrive oggi il quotidiano Le Monde in un articolo pubblicato in occasione della prima udienza del maxi-processo Mafia Capitale. Per il giornale parigino – si tratta anche di “restaurare l’immagine disastrata di Roma”.
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– Odevaine: “A Roma non c’è sistema mafioso”
“A Roma non c’è un sistema mafioso che gestisce la città. A Roma le cose si trascinano. A Roma la mafia investe in attività legali. Con Carminati non c’entro nulla. Affronto serenamente questo processo dopo un percorso che mi ha portato a collaborare con i magistrati”. Così Luca Odevaine ex membro del tavolo nazionale sull’immigrazione tra gli imputati nel processo denominato Mafia Capitale durante una pausa della prima udienza al tribunale di Roma.
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Evasione fiscale da 22 miliioni di euro | Sempione News
Infatti, al fine di eludere i controlli e le connesse responsabilità, gli ideatori della frode avevano frapposto, tra se stessi e le società, uno schermo di duplice natura: oltre ad aver fittiziamente intestato la società a prestanome, detenevano le quote societarie attraverso due società fiduciarie milanesi, con l’intento di occultarne la reale proprietà. Il sistema di frode, forte di tali schermi, era basato essenzialmente sull’acquisto di materie prime direttamente dall’estero, soprattutto paesi dell’Europa dell’est, destinate alla vendita in Italia a prezzi molto vantaggiosi, grazie al fatto che le due società operavano in spregio di qualsiasi normativa fiscale, previdenziale e commerciale.
Anche le modalità di trasporto erano state attentamente studiate in modo da non consentire, in caso di controllo su strada, la riconducibilità delle merci in capo ai due soggetti economici.
Il trasporto era infatti interamente affidato a terzi, che consegnavano direttamente al cliente nazionale, con documentazione di trasporto in parte falsificata, in modo tale da non permettere l’identificazione del reale destinatario.
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http://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/16_maggio_27/fatture-false-riciclaggio-svizzera-sequestro-bresciano-guardia-finanza-0adf6cce-2406-11e6-b229-67fb25338505.shtml
Due milioni sono stati trasferiti come finanziamento soci a una società immobiliare appena costituita. Perchè un pensionato, ex operaio, ha 4.2 milioni in Ticino? Dichiarati nel 2009 e «rientrati giuridicamente» grazie allo scudo fiscale ter, con il supporto di una fiduciaria milanese.
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http://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/16_giugno_13/fatture-false-350-milioni-indagato-basilio-gnutti-218b6716-313a-11e6-a677-1493abad1a34.shtml
C’è anche un imprenditore bresciano tra gli indagati dalla Guardia di Finanza di Vicenza per reati fiscali. Si tratta di Basilio Gnutti, nipote dell’ex ministro leghista Vito Gnutti, finito nei guai nel ‘94 - quando aveva 33 anni - per una vicenda analoga.
E Gnutti, secondo le accuse, non avrebbe avuto un ruolo secondario nella truffa ai danni dell’Erario. L’imprenditore sarebbe coinvolto in un giro di fatture false per un importo che supera i 350 milioni. Una frode realizzata grazie all’impiego di società «cartiere» che fatturavano per milioni operazioni inesistenti nel settore, principalmente, della fabbricazione di fili, cavi elettrici ed elettronici. Sono quindici le persone indagate dalla procura con le accuse, a vario titolo, di emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti finalizzate alla frode fiscale. Venti le aziende le aziende coinvolte.
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