svalutazione rimanenze magazzino : aspetti civili, contabili e fiscali
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Cosa sono le rivalutazioni fiscali?Commenta
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SATRIS era il problema...... altro che dipendenti da sistemare....
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http://ricerca.repubblica.it/repubbl...inchiesta.htmlOriginariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioSATRIS era il problema...... altro che dipendenti da sistemare....Commenta
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Salvo Lima, da sindaco di Palermo, in sette giorni fa avere loro il ricchissimo appalto per raccogliere le tasse del capoluogo. Forti di questi sostegni, con leggi e leggine regionali finiscono per ottenere dalla Regione privilegi senza precedenti. La percentuale che trattengono per loro sale dal 3,5 al 10 per cento. Possono versare i soldi alla Regione con due o tre mesi di ritardo, accumulando nel frattempo gli interessi. Le loro esattorie, in genere piccoli uffici spogli, diventano un centinaio. Così i cugini Salvo, senza dare troppo nell’occhio, costruscono uno dei maggiori imperi finanziari privati della storia d’Italia.Commenta
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COME FINISCE.........
Il loro non è un crac nel senso tradizionale del termine. È molto peggio. Nel 1976 la Commissione antimafia li descrive come «uno dei più gravi fattori di inquinamento mafioso della provincia di Trapani, provincia in cui controllano la Democrazia cristiana locale». L’anno prima avevano subìto il sequestro di Luigi Corleo, il suocero di Nino. Era uno dei primi attacchi dei Corleonesi alla vecchia mafia palermitana. Corleo non fu mai più ritrovato. Nel 1982 scatta la prima perquisizione della Guardia di finanza alla Satris. I Salvo temono che Giovanni Falcone, che chiamano «il pazzo», indaghi sul loro patrimonio. Nello stesso anno il governo studia una legge per ridurre il loro aggio, la percentuale sulle imposte. I due decidono allora di uscire allo scoperto. Nino appare in tv per respingere le accuse di riciclaggio sottolineando come il suo gruppo produca ricchezza e occupazione. «L’attacco che subiamo è un attacco per la nostra appartenenza alla Democrazia cristiana. Se non ci confermeranno l’appalto per le esattorie in Sicilia», minaccia apertamente, «ci scateneremo». Poco dopo, il 5 agosto 1982, il governo cade. Una strana crisi risolta in cinque giorni con un governo fotocopia. Alla fine la soluzione è questa: i Salvo affittano le loro esattorie a prezzi altissimi alla Regione, che per legge si impegna a conservare posto e stipendio ai loro dipendenti.
Quando Tommaso Buscetta si pente, nel 1984, racconta dei loro rapporti con il capo della vecchia mafia Stefano Bontate. E di quando, latitante, lui stesso fu ospite dei Salvo. I cugini vengono arrestati il 13 novembre 1984 e mandati al confino. Sono imputati per associazione mafiosa al maxiprocesso, dove emergono vecchie carte: i carabinieri definivano Ignazio «notoriamente mafioso» (rifiutando di concedergli il porto d’armi) ancora prima che scalasse le esattorie; Danilo Dolci bollava entrambi come mafiosi già nei primi anni Sessanta.
Nino Salvo muore a Bellinzona per cancro al polmone dieci giorni prima dell’inizio del maxiprocesso. Ignazio viene condannato per mafia in tutti e tre i gradi di giudizio (cinque anni poi ridotti a tre). La mafia lo uccide a Palermo il 17 settembre 1992, a 61 anni. Il patrimonio di famiglia è rimasto intatto.Commenta
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....Fino al 30 settembre 2006 la riscossione era affidata in concessione a privati (prevalentemente banche)....e nemmeno così funzionò.....Commenta
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
conflitto di interessi perché di solito i contribuenti erano anche i clienti delle bancheCommenta
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Cosa significa valutazione delle rimanenze con il LIFO A SCATTi?Commenta
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