Originariamente inviato da leo_
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Concedetemi queste "poche" righe...
FARE L'ARCHITETTO NONOSTANTE TUTTO .
Si definisce Architetto una figura mitologica, parte artistica e parte tecnica che, dopo aver sostenuto 30 esami universitari ed un esame di abilitazione professionale, si ritrova nei primi dieci anni della sua carriera a "tirar linee" presso lo studio di un collega senior, guadagnando meno di € 1.000,00/mese. Quando il povero sventurato decide di provare a far decollare la sua attività di libero professionista deve: iscriversi (a pagamento) all'ordine professionale e all'Inarcassa, versando il 10% del fatturato (per poi avere, dopo 30 anni di attività, una pensione di 700 euro); stipulare (a pagamento) una assicurazione professionale; dotarsi (a pagamento) di firma digitale; abbonarsi (a pagamento) alla piattaforma Sister; curare (anche a pagamento) il continuo e costante aggiornamento della propria competenza professionale; acquisire almeno 90 crediti formativi professionali ogni tre anni (con un minimo di 20 all’anno, di cui almeno 4 sui temi della Deontologia e dei Compensi professionali); dotarsi (a pagamento, circa € 1.200/anno), a partire da domani, 1 Luglio 2014, di Pos per consentire ai clienti che pagano, di farlo tramite bancomat; seguire un corso intensivo di circo per imparare a fare i salti mortali in modo da procurarsi lavoro; dotarsi di scarpe da ginnastica comode per correre dietro ai clienti morosi. Con l’abolizione delle tariffe, poi, lo sventurato deve giocare al ribasso, rendendosi conto che lavora non chi è più competente ma chi è più conveniente.
Il povero sciagurato, quando poi decide di uscire per distrarsi un po’, troverà sempre, nel corso di una cena, una persona che gli dirà " ah sei Architetto, ho in borsa la piantina della casa che ho appena comprato, mi dai qualche idea al volo?" o peggio ancora " sei Architetto? Anche mia moglie ha buongusto .."
Allora diamo i numeri!! Dal rapporto 2013 CNAPPC/CRESME, in Italia ci sono 150.000 architetti, 2,5 per 1000 abitanti, in Europa 1 Architetto ogni 1000 abitanti; in 20 anni gli architetti sono raddoppiati; il 40% degli architetti è costituito da donne; a 10 anni dal conseguimento del titolo, il reddito mensile medio netto è € 1300; per il 32 % degli architetti l’insoluto raggiunge il 20% del volume d’affari annuo ed infine sono necessari 150 giorni per ottenere un pagamento dalla pubblica amministrazione, 117 dalle Imprese.
Dopo queste premesse non mi resta che rivolgermi ai miei colleghi, Architetti, Paesaggisti, Pianificatori, Certificatori, Impiantisti, Designer, Urbanisti, Ctu : FATE L’AMORE, NON FATE L’ARCHITETTURA !! Così in questa giungla siamo in meno a lottare per la sopravvivenza. Ad ogni modo, qualunque cosa vogliate fare, l’amore o l’architettura, fatelo con passione, così come faccio io!
FARE L'ARCHITETTO NONOSTANTE TUTTO .
Si definisce Architetto una figura mitologica, parte artistica e parte tecnica che, dopo aver sostenuto 30 esami universitari ed un esame di abilitazione professionale, si ritrova nei primi dieci anni della sua carriera a "tirar linee" presso lo studio di un collega senior, guadagnando meno di € 1.000,00/mese. Quando il povero sventurato decide di provare a far decollare la sua attività di libero professionista deve: iscriversi (a pagamento) all'ordine professionale e all'Inarcassa, versando il 10% del fatturato (per poi avere, dopo 30 anni di attività, una pensione di 700 euro); stipulare (a pagamento) una assicurazione professionale; dotarsi (a pagamento) di firma digitale; abbonarsi (a pagamento) alla piattaforma Sister; curare (anche a pagamento) il continuo e costante aggiornamento della propria competenza professionale; acquisire almeno 90 crediti formativi professionali ogni tre anni (con un minimo di 20 all’anno, di cui almeno 4 sui temi della Deontologia e dei Compensi professionali); dotarsi (a pagamento, circa € 1.200/anno), a partire da domani, 1 Luglio 2014, di Pos per consentire ai clienti che pagano, di farlo tramite bancomat; seguire un corso intensivo di circo per imparare a fare i salti mortali in modo da procurarsi lavoro; dotarsi di scarpe da ginnastica comode per correre dietro ai clienti morosi. Con l’abolizione delle tariffe, poi, lo sventurato deve giocare al ribasso, rendendosi conto che lavora non chi è più competente ma chi è più conveniente.
Il povero sciagurato, quando poi decide di uscire per distrarsi un po’, troverà sempre, nel corso di una cena, una persona che gli dirà " ah sei Architetto, ho in borsa la piantina della casa che ho appena comprato, mi dai qualche idea al volo?" o peggio ancora " sei Architetto? Anche mia moglie ha buongusto .."
Allora diamo i numeri!! Dal rapporto 2013 CNAPPC/CRESME, in Italia ci sono 150.000 architetti, 2,5 per 1000 abitanti, in Europa 1 Architetto ogni 1000 abitanti; in 20 anni gli architetti sono raddoppiati; il 40% degli architetti è costituito da donne; a 10 anni dal conseguimento del titolo, il reddito mensile medio netto è € 1300; per il 32 % degli architetti l’insoluto raggiunge il 20% del volume d’affari annuo ed infine sono necessari 150 giorni per ottenere un pagamento dalla pubblica amministrazione, 117 dalle Imprese.
Dopo queste premesse non mi resta che rivolgermi ai miei colleghi, Architetti, Paesaggisti, Pianificatori, Certificatori, Impiantisti, Designer, Urbanisti, Ctu : FATE L’AMORE, NON FATE L’ARCHITETTURA !! Così in questa giungla siamo in meno a lottare per la sopravvivenza. Ad ogni modo, qualunque cosa vogliate fare, l’amore o l’architettura, fatelo con passione, così come faccio io!
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