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..."per tenere sotto controllo evasione ed elusione non ci vogliono schiere di monitori e finanzieri (spesso propensi a farsi comprare anche per poco) ma una comprensione di perchè si evade ed elude...lo stato estrattivo...bla bla.....Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
Si scarica sempre sui più piccini vero? :-).....Te lo dico io perchè si evade e si elude....facile facile...:-) Perchè servono provviste non tracciabili per pagare le mazzette alla politica corrotta.....quella stessa politica che detta le regole del gioco in un gigantesco conflitto d'interessi.......ora va meglio l'articolo....:-)Commenta
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Ciao Rollllllllll
buona giornataCommenta
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
Gli accertamenti riguarderebbero elementi negativi di reddito non deducibili. Questioni fiscalilegate a calcoli su spese e ricavi che avevano fatto scattare la denuncia del nucleo di poliziatributaria, fino all'apertura del fascicolo nel mese scorso da parte del sostituto procuratorePaolo Ielo (ex magistrato di punta del pool Mani pulite, nonché pm esperto di reati economici)che ha iscritto nel registro degli indagati l'amministratore delegato Carlo Lolliri. Poco dopo gliaccertamenti del 2013 era stata la stessa Glencore, attraverso una nota bilingue, in italiano einglese, ad assicurare la correttezza dell'azienda, confermando i controlli delle autorità fiscaliitaliane su «alcune transazioni intercompany tra Portovesme e Glencore».Il riserbo sull'inchiesta è massimo: non conferma né smentisce «a tutela degli indagati»l'ufficio del procuratore capo Giuseppe Pignatone. Mentre uno dei legali della Portovesme,Stefano Parisi, direttamente da Roma, dichiara di non essere a conoscenza dell'avviso digaranzia: «Ci sono stati gli accertamenti, ma siamo andati incontro alla conciliazione». Èpossibile, dunque, che i termini per un ravvedimento siano scaduti, inducendo la Procura adagire di conseguenza. Confermata l'evasione fiscale, bocche cucite anche in Sardegnasull'inchiesta, nonostante trapeli la notizia che la Portovesme srl sia alle prese con unprovvedimento amministrativo e uno penale. «Ma la cifra contestata è nettamente inferiore»,dichiara l'avvocato Parisi, che smentisce l'indagine della Procura capitolina. Intanto Carlo Lollirilunedì sarebbe stato convocato nella capitale per la notifica dell'apertura delle indagini inqualità di rappresentante italiano della società controllata dalla multinazionale Glencore. Maanche su questo l'avvocato Parisi smentisce: «Era a Roma per altri motivi».Indiscrezioni a parte, quel che è certo sono le verifiche del nucleo di polizia tributaria di Roma:nel 2012 gli uomini delle fiamme gialle avrebbero contestato alla Portovesme srl quasi 4milioni di euro di “componenti di reddito non deducibili”. L'anno successivo la cifra avrebbeoltrepassato i 120 milioni di “elementi negativi di reddito non deducibili”. Ci sono stati i ricorsidella società, fino alla conciliazione con l'Agenzia delle entrate. Con la probabile aperturadell'inchiesta penale.Se da una parte l'attività della magistratura romana è avvolta dal mistero, dall'altra - perquanto riguarda la Procura di Cagliari - vanno avanti le indagini di polizia giudiziaria condottedalla Guardia di Finanza di Iglesias. Si tratta di un altro filone d'inchiesta, legato agli appaltidelle imprese che ruotano attorno alla società, a cui sta lavorando dall'anno scorso il pubblico ministero Daniele Caria. Indagini partite nel 2014 con il sequestro di una serie di atti edocumenti, che potrebbero concludersi a breve. Il blitz delle fiamme gialle risale al 23 maggioall'interno degli uffici dell'amministratore delegato Lolliri. Ma in questi mesi i controlli sonoandati avanti, senza sosta, con l'acquisizione di altri documenti finiti nel faldone dell'inchiesta.Non c'è pace dunque per la più importante azienda del Sulcis, circa 1200 buste paga, per unindotto che ruota attorno a un giro d'affari importante legato alla produzione di piombo ezinco. Solo nel ramo metalmeccanico, per citare un esempio, dentro lo stabilimento della zonaindustriale di Portoscuso, entrano ed escono operai di una trentina d'aziende. Ma gli affaridella Portovesme srl si legano anche al mondo della lavorazione di minerali, trasporti e pulizie.Fino alla discarica di Genna Luas, dove la società scarica gli scarti di lavorazione dei fumi diacciaieria.Commenta
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