Originariamente inviato da Annina@75
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Attenzione! Per chi ha effettuato la simulazione 2011 del simone ci sono tre refusi: 23, 53 e 63...
che poi una cosa non mi torna: nella prova 2011 ci sono 82 domande. Se si prova a computare con i nostri metodi, il totale fa ovviamente piu' di trenta..io ho calcolato il mio punteggio anche facendo la proporzione ad 80, comunque...
R: 75 esatte e 7 sbagliate, 80 minuti sul filo...che dite dal 28,7 al 29 si passa?
Seguono i miei disaccordi....
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La fine del secolo è stata caratterizzata da una contraddizione esplosiva: da un lato il pianeta si va
globalizzando grazie alle comunicazioni e alla tecnologia, e omologando progressivamente nei modelli di
consumo e di produzione; dall'altro si va frammentando, a seguito dell'erosione dei confini nazionali e
dell'emergere di strutture e istituzioni micro. L'indebolimento delle strutture intermedie, a tutti i livelli, sociali e
politici, costituisce, a detta di alcuni studiosi, un grave rischio di conflitti. Sia a livello europeo, sia a livello
italiano, si assiste al fenomeno che viene definito con la parola "glocal", vale a dire alla coesistenza dinamica
tra globale e locale, negli ambiti politico, sociale ed economico. E' questa, secondo gli studiosi, la svolta
epocale nel corso della quale si passerà dal vecchio assetto del mondo a quello nuovo. L'impatto sarà tale da
mettere in discussione anche gli scenari più probabili ricavati dai trend economici.
Tra globale e locale:
A non c'è alcuna differenza
B esiste il rischio di un grave conflitto
C sono sparite le strutture intermedie
D non può esserci coesistenza
E nessuna delle alternative proposte
Sia Simone che ufficiali Ripam sono d'accordo...io no!
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La scoperta di Tell Hamoukar, un antico villaggio siriano risalente al 4000-3500 a.C., dilata la storia della
civilizzazione, obbligando gli archeologi a spostarne le origini in un periodo più lontano di quello considerato
finora. In particolare, i reperti emersi testimoniano che lo sviluppo urbano può aver preceduto la nascita della
scrittura, tradizionalmente ritenuta il punto di partenza della civiltà. In quest'ottica, per lungo tempo condivisa, la
paternità del processo di civilizzazione era stata riconosciuta ai Sumeri della vicina Mesopotamia. Qui è stata
localizzata la culla della scrittura, anche se recenti ritrovamenti hanno fatto avanzare la candidatura dell'Egitto.
La questione tra Egitto e Mesopotamia resta in sospeso, anche perché la datazione comparativa dei reperti non
consente di assegnare il primo posto all'uno o all'altra con assoluta certezza; il parere di alcuni studiosi è che in
realtà la scrittura possa essersi evoluta contemporaneamente in entrambe le regioni e che la sua acquisizione
non sia stata un'invenzione, ma sia derivata da una progressiva elaborazione dei segni pittorici. Gli scavi
mettono in discussione i criteri comunemente usati per stabilire dove sia cominciato il progresso umano. Il
villaggio conobbe una prima occupazione attorno al 4000 a.C., ma nel giro di 200-300 anni si era già trasformato
in una città ben organizzata, delimitata e difesa da mura, nella quale la vita si svolgeva con modalità tutt'altro
che primitive: forni e vasellame per la preparazione e la cottura di cibi, resti di vari tipi di cereali e ossa di
animali sono solo parte del materiale venuto alla luce. Ma il reperto più significativo è rappresentato da una
serie di sigilli, probabilmente utilizzati dai cittadini più autorevoli per contrassegnare la proprietà degli oggetti;
alcuni di questi sigilli consistono in raffinate riproduzioni di animali.
Queste scoperte fatte in Siria:
A ci consentono di affermare che la scrittura si è evoluta presso i Sumeri
B rivoluzioneranno le conoscenze sulle origini della civiltà
C hanno permesso di portare alla luce resti di un antico palazzo reale
D sono state frutto di una collaborazione tra siriani ed americani
E nessuna delle alternative proposte
Altro pomo della discordia...
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Davanti agli occhi degli scienziati del Cern ci sono finalmente le tanto attese prime collisioni fra le nuvole di
protoni che corrono nel superacceleratore Lhc. Dopo la sua accensione venerdì notte, il passo fatidico era
proprio questo: scontrare i due fasci di particelle che corrono in direzione contraria per generare qualcosa di
nuovo e di diverso. I quattro esperimenti intorno all'anello sotterraneo hanno registrato gli «eventi» come li
chiamano i ricercatori, a partire dalle 14.22, prima nei rivelatori di Atlas, poi di Cms e quindi di Alice e Lhcb. Così
inizia la storia della più potente macchina del mondo costruita per scoprire i primi momenti, le prime frazioni di
secondo, dopo il Big Bang da cui è nato l'Universo. Varcando la soglia delle sale di controllo sembra di entrare
in uno straordinario, gigantesco videogioco e quasi ci si sente smaterializzare. Sulle pareti, a tutta grandezza,
appaiono in successione animata spaccati di fantascientifici strumenti, linee che saettano dal pavimento al
soffitto, brillamenti improvvisi, cifre in continua mutazione. Al di là di una grande vetrata gli spettatori osservano
ammirati ciò che succede in questi silenziosi acquari di colori e numeri con gli scienziati chini davanti ai
monitor come pregassero. Tutto arriva dalle viscere della Terra dove Lhc, a 100 metri di profondità e ormai
impenetrabile, esprime le sue iniziali capacità. «Siamo al primo passo con un'energia di mezzo Tev - dice Sergio
Bertolucci, direttore della ricerca al Cern - ma gli eventi raccolti mostrano il buon funzionamento della
macchina: ieri volevamo far girare solo i due fasci in parallelo e invece siamo già agli scontri». I diecimila fisici
che dentro e fuori il Cern lavorano al superacceleratore sono ora mobilitati anche se Bertolucci manda a tutti un
segnale ripescato dalla sapienza latina: «Affrettiamoci con calma». I guai del passato insegnano. Dalle collisioni
ottenute, ovviamente, non sono zampillate scoperte perché tutto ciò serve per il rodaggio dei mille
marchingegni che le generano.
I primi momenti dopo il Big Bang:
A non potranno mai essere veramente riprodotti in ambito scientifico
B sono oggetto di studio per la prima volta al Cern
C sono studiati attraverso lo scontro tra fasci di protoni
D sono stati riprodotti dal superacceleratore Lhc
E nessuna delle alternative proposte
...e manco sono d'accordo
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Come candele al vento si sono spente nel mondo già tre delle otto sottospecie di tigre esistenti, le cinque
sopravvissute sono a rischio. Ma c’è ancora una speranza. Un gruppo di esperti si è unito per ideare un sistema
di riferimento destinato a chi si occupa della tutela del felino. Con l’aiuto di immagini satellite hanno tracciato
una serie di unità protette, foreste cioè dove le tigri siano libere di condurre la propria battaglia per la
sopravvivenza, nel subcontinente indiano, in Indocina e in Indonesia. Eppure, alcune comunità più marginali
rischiano di svanire in un paio di anni e le zone che, dallo spazio, appaiono ricche di foreste, potrebbero in
realtà rivelarsi prive di animali. In India la tigre è rispettata per tradizione e per fede. Ma convivere con il felino è
questione ben più pragmatica, soprattutto se è a rischio la vita dell’uomo e quella del bestiame; allora i
contadini si armano. Ma c’è un’altra minaccia, più grave: il bracconaggio per rifornire di ossa e organi di tigre la
medicina tradizionale cinese e la produzione di afrodisiaci. Non esistono tuttavia prove scientifiche a favore
delle virtù terapeutiche delle ossa, che sono come quelle di ogni altro mammifero: per ottenere il “sensazionale
effetto” afrodisiaco desiderato dai consumatori, spesso i fornitori vi aggiungono arsenico e mercurio.
Secondo la medicina tradizionale cinese:
A le ossa e gli organi della tigre hanno virtù terapeutiche
B gli organi di tigre hanno proprietà terapeutiche benché le loro ossa non abbiano proprietà afrodisiache
C le ossa di tigre non hanno più proprietà terapeutiche
D le ossa delle tigri hanno virtù terapeutiche, ma anche le ossa di altri animali hanno le stesse proprietà
E nessuna delle alternative proposte
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Originariamente inviato da loplp Visualizza il messaggioma da Cagliari il 26 non parte nessuno con il volo tardi tardi??? Serve compagnia per aspettare il bus x il centro
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Originariamente inviato da pierina Visualizza il messaggioNone, io sono mattiniera
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