Gli accordi per la tassazione forfettaria si intensificano rapidamente, i miliardari prendono la cittadinanza: gli italiani ricchi "se ne vanno "dal loro Paese....LEO CHIST SO I FETUSI ESTEROVESTITI....... Dopo la razzia nelle filiali italiane delle banche svizzere il sindaco di Chiasso questa settimana ha invitato gli abitanti della città frontaliera a tenere alta la guardia sugli «spioni italiani». La polizia e la guardia di confine sono stati invitati a una maggiore attenzione. I viaggiatori delle ferrovie riferiscono di strane domande del personale dei treni in transito e pare che clienti delle banche siano stati fotografati a Lugano da signori in incognito, prima di entrare negli edifici. Alla frontiera di Chiasso affascinanti signore distribuiscono volantini nei quali si invita alla dichiarazione del proprio reddito. «La prima guerra della Svizzera» Dall’altra parte, banchieri e operatori finanziari del Ticino hanno minacciato la pubblicazione di informazioni su clienti di spicco dell’ambiente governativo italiano – compreso il Presidente del Consiglio Berlusconi. E’ stato fatto trapelare ai media che non c’è un solo esponente del governo o dell’economia italiana che non abbia un conto in Svizzera. «Scudo fiscale – la prima guerra della Svizzera», così il quotidiano «La Repubblica» richiama l’attenzione su un reportage nelle «stanze del tesoro» di Lugano. La tensione resta alta su entrambi i confini meridionali svizzeri. In Ticino cresce il nervosismo, dato che si presume che la metà del denaro depositato sui conti svizzeri, le stime vanno dai 150 ai 185 miliardi di franchi, possa essere rimpatriato in Italia. Da parte italiana domina la mancanza di credito e quindi un gran bisogno di liquidità. Solo così si può spiegare la frenesia, le pressioni e la data di scadenza dell’amnistia fiscale procrastinata al 15 dicembre. I clienti italiani dell’amministratore patrimoniale di Lugano Alessandro Ciocca sono molto preoccupati. Ciocca ritiene che il Ministro delle Finanze Tremonti si sia addirittura dato la zappa sui piedi da solo con la razzia alle banche svizzere in Italia: «dopo la razzia e la campagna di intimidazione alcuni miei clienti che volevano sottoporsi all’amnistia fiscale hanno rinunciato a rimpatriare il loro patrimonio, anche se inizialmente si erano decisi a farlo.» Perchè appena i soldi arrivano in Italia è presumibilmente compromesso l’anonimato assicurato inizialmente dall’autorità fiscale italiana per chi aspira all’amnistia. I grossi clienti invece sfrutterebbero il più costoso rimpatrio legale, dove il denaro può essere lasciato in Svizzera ma l’amministrazione e gli obblighi fiscali possono essere affidati a un fiduciario italiano. 800 convenzioni quest’anno La pressione crescente in Italia potrebbe addirittura tornare a vantaggio della Svizzera, in particolar modo del Ticino. Da qualche tempo le autorità fiscali ticinesi osservano che il gettito delle entrate fiscali totali di ricchi stranieri, che si stabiliscono in Ticino, cresce costantemente. Nel 1999 sono state stipulate 440 convenzioni, a fine 2008 il numero è salito a 717. Dirigenti dell’Agenzia delle Entrate del Ticino stimano che quest’anno i contribuenti globali salgano a oltre 800. Molti di essi sono originari del paese che confina al sud: «Ho l’impressione che il numero dei rappresentanti dello Stato italiano tra i contribuenti a tassazione forfettaria sia cresciuto», dice Giancarlo Lafranchi, vicedirettore dell’Agenzia delle Entrate del Ticino. Si darebbe, quindi, anche un senso al numero crescente di cambi di mano a favore di cittadini italiani nel caso di immobili di lusso. Questa tendenza, secondo Lafranchi, sarebbe appoggiata dalle banche. Egli cita un banchiere di Lugano: «mentre prima ci trovavamo dietro al capitale, ora diamo la caccia ai capitalisti». Il piano è efficace: gli svizzeri ricchi di origine italiana sono ad esempio Ernesto Bertarelli (cittadinanza nel 2004) con un patrimonio familiare stimato tra 10 e gli 11 miliardi di franchi, Ermenegildo Zegna (tra 1 e un milardo e mezzo di franchi) o Carlo De Benedetti, che ha ricevuto la cittadinanza svizzera proprio quest’anno (tra 2 e 3 miliardi di franchi). Lafranchi sottolinea anche che per le imprese italiane che dipendono da servizi efficienti e a una perfetta logistica, il Ticino è diventato un posto molto attraente. «Questa gente ovviamente non paga nessuna imposta forfettaria, ma lì lavorano manager ben remunerati, che prendono anche, di buon grado, la residenza in Ticino ». Come esempio tra i più noti cita le dinastie tessili Zegna, Gucci e Versace, che hanno spostato le loro sedi logistiche nel Ticino.
SVIZZERA
06/10/2014 - 09:51
06/10/2014
Abolizione dell'imposizione forfettaria, il Consiglio federale dice no
Per il Governo l'iniziativa popolare danneggia l'attrattività della piazza finanziaria elvetica
BERNA - L'imposizione forfettaria di ricchi stranieri domiciliati in Svizzera è di importanza capitale per l'attrattiva della Confederazione ed in particolare di alcune regioni turistiche e di montagna, come il Ticino. Abolire questo tipo di tassazione, come chiede l'iniziativa "Basta ai privilegi fiscali dei milionari", in votazione il 30 novembre, non farebbe che accentuare i disequilibri regionali privando alcuni cantoni di importanti entrate fiscali e posti di lavoro, affermano Consiglio federale e la Conferenza dei direttori cantonali delle finanze (CDCF), che raccomandano di respingere il testo. L'imposizione forfettaria secondo il dispendio rafforza la competitività fiscale internazionale della Svizzera e permette al Paese di attirare i ricchi contribuenti, che molti stati si contendono, ha spiegato oggi in una conferenza stampa a Berna la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf. Il 76% delle persone assoggettate all'imposizione secondo il dispendio si concentra in quattro cantoni: Ticino, Vaud, Vallese e Ginevra. Abolire questo tipo di tassazione avrebbe quindi pesanti conseguenze su queste regioni. Se l'iniziativa venisse accettata e gli stranieri facoltosi dovessero decidere di trasferirsi altrove, difficilmente alcuni comuni riuscirebbero a compensare le perdite di posti di lavoro e di gettito fiscale, ha aggiunto la ministra della finanze. Per il Consiglio federale, spetta ai cantoni decidere se concedere forfait fiscali o meno. Nel 2012 in Svizzera c'erano in totale 5634 beneficiari di forfait fiscali che hanno versato globalmente 695 milioni di franchi di imposte (192 alla Confederazione, 325 ai cantoni e 178 ai comuni). Vaud è in testa alla classifica, con ben 1396 "globalisti", seguito da Vallese (1300), Ticino (877) e Ginevra (710). Imporre l'abolizione a livello nazionale equivarrebbe ad ignorare la volontà espressa in otto cantoni che hanno scelto in votazione popolare di mantenere questo sistema di tassazione, ha aggiunto Peter Heggelin, presidente della CDCF. In altri dieci cantoni, fra cui il Ticino, è stato il Parlamento cantonale a decidere di mantenere l'imposizione secondo il dispendio. I cinque cantoni che hanno invece deciso di abolirla sono quelli dove i "globalisti" hanno un ruolo secondario, ha fatto notare il consigliere di stato vallesano Maurice Tornay. Per le regioni turistiche e di montagna invece questi contribuenti sono di vitale importanza e permettono ai cantoni più deboli di incidere meno nel calcolo della perequazione finanziaria. Oltre 22'000 impieghi e numerose piccole e medio imprese sono legati all'imposizione forfettaria alla fonte, ha aggiunto. Widmer-Schlumpf ha sottolineato che la Svizzera non è l'unico paese a prevedere eccezioni nella tassazione degli stranieri facoltosi e che non esiste nessuna pressione internazionale per abolire questo tipo di imposizione. I forfait fiscali possono risultare problematici dal punto di vista dell'uguaglianza di trattamento, ma secondo la ministra delle finanze, la revisione che entrerà in vigore nel 2016 permetterà di attenuare questo problema. In futuro infatti per beneficiare dell'imposizione secondo i dispendio le spese dovranno corrispondere a sette volte l'ammontare annuo dell'affitto e del valore locativo. Per l'imposta federale diretta la cifra minima sarà di 400'000 franchi.
?..grazie..hai ragione..nella fretta di rispondere si commettono queati errori
Roooolllll..
no star confronta con quelli di alexiel che sono perfetti...ed impara i ragionamenti....tu se non ricordo male (me ne scuso se ho sbagliato nikkk)....fai ragionamenti sbagliati su alcune serie...in sede di prova non avrai problemi, avrai le soluzioni....ma meglio correggere ora ..
no star confronta con quelli di alexiel che sono perfetti...ed impara i ragionamenti....tu se non ricordo male (me ne scuso se ho sbagliato nikkk)....fai ragionamenti sbagliati su alcune serie...in sede di prova non avrai problemi, avrai le soluzioni....ma meglio correggere ora ..
Purtroppo non riesco a studiare come vorrei, ma va bene lo stesso.
A te come va?
E' interessante questa cosa che arch.n ispiri a tutti connotazione maschile...strano, eppure gli architetti donna son più brave...
Direi che dopo un grand incoraggiamento ricevuto da Alexiel (che sulle serie è un mostro)per le serie va meglio, mi alleno, ma faccio simulazioni solo quando sono riposate (chiaramente ai 25 sec. a serie non ci arriverò mai), i deduttivi li riprenderò dopo, da domani mi voglio ributtare sulle "tabelle" che ho lasciato da inizio estate... senza lasciare i rullo rol e una serietta prima di addormentarmi.
Le consiglio di contattare direttamente l'agenzia delle entrate cosi da avere le direttive sul l'iter preciso da seguire. Agenzia delle Entrate - 140 FT a questo link trova l'assistenza tecnica per la compilazione della domanda online.
Ho appena ricevuto un avviso di lettura, speriamo bene....
Commenta