I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro degli affari esteri, il Ministro per gli affari europei, per sapere [...]
se il Governo, in qualità di principale azionista dell’Eni spa intenda chiarire:
se i Ministri interpellati siano informati dei numerosi incontri intercorsi nel periodo 2009-2011 tra Claudio Descalzi, Vincenzo Armanna e Roberto Casula, per conto di Eni, e Dan Etete, titolare della società Malabu Oil and Gas già condannato per riciclaggio in Francia nel 2007, e quali siano la natura, l’obiettivo e i contenuti di tali incontri;
se i Ministri interpellati siano informati della relazione tra Luigi Bisignani, Gianluca Di Nardo e gli alti dirigenti Eni in riferimento al caso in questione, e quali provvedimenti abbiano messo in atto per verificare se vi siano stati rapporti diretti tra Eni e Dan Etete in seguito alla pubblicazione della testimonianza di Di Nardo;
quale sia la posizione del Governo riguardo ai recenti scandali di corruzione internazionale in cui è coinvolta l’azienda per fatti avvenuti tra il 2010 ed oggi, in particolare nel periodo di pendenza coperto dal «deferred prosecution agreement» firmato con le autorità statunitensi, date le responsabilità dirette al riguardo del Governo in seguito agli accordi internazionali anti-corruzione firmati in sede Ocse;
quali iniziative il Governo intenda porre in essere con urgenza perché sia fatta chiarezza rispetto al caso Malabu Oil and Gas OPL 245, vista la probabile inadeguatezza del codice di condotta interno o della sua implementazione da parte del management dell’Eni;
fino a che punto la dirigenza Eni fosse a conoscenza del fatto che il beneficiario ultimo del pagamento per l’acquisto della concessione OPL 245 sarebbe stata la società Malabu Oil and Gas e Dan Etete, già condannato per riciclaggio, anche visto che lo stesso accordo di acquisto dice che «per il pagamento (…) della somma di USD 1.092.040.000 in un escrow account finalizzato a permettere al Governo Federale della Nigeria di risolvere tutte le controversie in essere sulla concessione 245»;
se risulti per quali ragioni il pagamento sia avvenuto in un conto escrow a Londra e non sul conto del Governo federale nigeriano titolato a gestire la compravendita di concessioni petrolifere;
se il Governo, in quanto maggiore azionista di Eni spa, fosse a conoscenza di queste operazioni dell’azienda e, nel caso non lo fosse stato, che cosa abbia intenzione di fare a riguardo.
OGGI 4 LUGLIO 2014....DALL E DALL SI CHIEG U METALL.....
Eni indagata per corruzione internazionale. Inchiesta sul grande giacimento in Nigeria
Il gruppo petrolifero pubblico accusato per la concessione del più grande deposito petrolifero del paese africano, un affare da un miliardo di euro. Indagato Scaroni, nelle carte il nome del faccendiere Bisignani. Il pm milanese De Pasquale chiama in causa l’uomo d’affari Di Nardo che avrebbe agito da intermediario
hai ragione...ho finito di leggere proprio adesso che avevi già risposto....arrivo sempre tardi...
tardi a far la domanda e tardi a dar la risposta...scusatemi...
Devo ancora leggermi i post dal n. 1245 a quelli del 1 luglio...
sigh..sigh---
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