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    Hai tutta la mia solidarietà.
    Mi sono identificata nella tua storia, anche se lavoro presso un altro ente.
    I dirigenti che pretendono il massimo (compresa la pelle e la salute) ci sono ovunque, anche io ne ho uno simile.
    Imbocca al lupo per tutto!
    Un abbraccio forte.

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      per ul.varese. Hai il mio appoggio morale, ma vorrei se possibile farti riflettere bene prima di prendere la tua decisione definitiva. Questo é il mio terzo anno nella p.a. ho lavorato in 3 enti locali diversi. Ti posso assicurare che la tua descrizione del posto di lavoro, per quanto sia sicuramente difficile (non lo metto in dubbio), ti posso assicurare che se potessi verrei SUBITO a lavorare al posto tuo.

      NON STO SCHERZANDO, NON PRENDERMI PER UN PAZZO. Ti posso assicurare che dove ho lavorato io ho visto e ho affrontato situazioni molto peggiori delle tue che hai descritto. Ti posso assicurare che io se potessi farei volentieri cambio con il tuo lavoro.

      E con questo ti saluto, e ti auguro ogni bene

      Un abbraccio

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        cavalli08

        Cavalli 08,non so se lavori nel privato.COmunque il rapporto coi capi è bruttissimo anche sotto lo stato,complici i colleghi che non hanno la voglia o la stoffa di reclamare invece di rispondere al potere con altro potere.La mia tragedia più grande è la mia salute:dopo un collasso a 24 anni si è giovani solo per l'anagrafe.Essere odiati per una malattia cronica e congenita che ti ha fatto vedere la strega e ti ha fatto temere l'invalidità permanente grida vendetta da sèer i capi non sei il giovane da sfruttare con moli di lavoro meccaniche e inutili,per i colleghi non sei la solita marionetta da manovrare.Vado a letto alle 8 di sera quotidianamente,mi alzo alle 6.30 per prendere il treno delle 7.19 in mezzo a folle di scolaretti bulli e spesso spinellati,timbro alle 8 e esco alle 16.Sono schernita da tutto l'ufficio perchè non mangio in pausa pranzo,bevo molta acqua e intervallo ogni due ore con un caffè.So che molti provano di peggio all'inizio,ma il fatto che chi mi sfrutta mi colpevolizzi proprio per quello di cui non ho colpa è per me l'ingiustizia peggiore.In ufficio ci sono anziani che non fanno pressochè nulla,giustificati perchè hanno la loro età e quindi fuori dalla logica di produttività.Un giovane che si cimenta,che fa comunque moli di lavoro nonostante la sua salute e vuole imparare senza comandare è il maggior colpevole dell'ufficio:è una logica BASTARDA,MESCHINA,VERGOGNOSA.Un collasso,un mese di coma cosciente,coliche bilari croniche da anni con relativi dolori che mi sopporto quotidianamente sul lavoro:ho scelto il lavoro pubblico sperando di essere capita più che sul privato,non mi aspettavo la carità da un capo che mi paga coi suoi soldi.E invece per un capo dello stato sei colpevole solo se non fai il di più perchè non gli aumenti gli incentivi.'tutti problemi psicosomatici,cosa può avere un giovane?'.Scusate lo sfogo,ma questi capi,pagati il doppio di un funzionario,con carichi di lavoro pressochè nulli,con responsabilità che scaricano sempre agli altri si devono portare i loro obiettivi e incentivi nella tomba.Un direttore di quasi 70 anni sul piede della pensione che mi ha negato l'idoneità dopo avermi costretto a firmare verbali per i suoi obiettivi,abbandonata su una strada con colleghi che mi facevano gli autisti di cortesia,tra un po' se la vedrà con la giustizia divina.

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          ma quello che ho visto io è tutto altro mondo rispetto a quello che qualcuno di voi descrive . Buon senso ed affabilità dei superiori ,disponibilità dei colleghi , ritmi di lavoro adeguati e non eccessivi

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            io penso che ogni esperienza sia relativa ... molto dipende anche dal carattere delle persone e dalla loro abitudine di vivere la quotidianità ...

            quindi eviterei di prendere a modello le esperienze altrui siano queste posite o negative

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              giustizia:quale sarebbe questo ambiente ideale?

              Sono un'asociale per chi non ha ancora capito,non sarò un esempio da seguire,non so andare d'accordo coi capi ma durante incontri regionali e provinciali nessun cfl si è detto contento del proprio ufficio e formazione.Qualcuno che si mostrò contento all'inizio ritrasse dopo qualche mese.Giustizia, se hai visto un ambiente ideale potresti dire qual è?

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                Originariamente inviato da ul.varese Visualizza il messaggio
                Sono un'asociale per chi non ha ancora capito,non sarò un esempio da seguire,non so andare d'accordo coi capi ma durante incontri regionali e provinciali nessun cfl si è detto contento del proprio ufficio e formazione.Qualcuno che si mostrò contento all'inizio ritrasse dopo qualche mese.Giustizia, se hai visto un ambiente ideale potresti dire qual è?
                Ma posso dirti che all'opposto , pur essendo per natura noi Italiani un popolo lamentoso , la quasi totalità delle persone con cui ho avuto modo di parlare era soddisfatta del proprio ambiente di lavoro e della propria attività . Riporta pure la tua esperienza , ma non mi sembra giusto voler parlare anche a nome di altri rischiando di dare un quadro assolutamente non veritiero della situazione.
                L'ambiente ideale di lavoro è quello in cui il capo team è una persona molto preparata , da cui vi è tanto da imparare , i colleghi pià esperti sono disponibili a dare consigli utili alla crescita professionale dei nuovi arrivati e il lavoro lo si fa con passione in un contesto di persone , anche umanamente gradevoli , oltre che professionalmente preparate . Non ti sto dicendo che necessariamente ti sei posta tu male , magari semplicemente sono stato io fortunato ( e mi reputo tale)

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                  contenti del lavoro con scioperi e sindacati

                  Giustizia,mi ripeti le stesse parole del mio attuale tutor.Mi dice sempre'anche se hai ragione,dipende da come ti poni' e lui mi conosce molto più di te.SOno un'asociale,chiusa,riservata e me lo dicono dai tempi della scuola,voce di popolo è voce di Dio.Se avessi un altro carattere vivrei diversamente sul lavoro,però se la maggior parte delle persone vive piuttosto serenamente il proprio lavoro,molto più di me,chissà perchè ci sono i sindacati,gli scioperi,i comitati mobbing e a 'mimandaraitre' o a 'striscia' si fanno certe segnalazioni,oppure sui giornali ci sono i trafiletti quotidiani dedicati ai maltrattamenti e molestie sul lavoro.

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                    non credo sia un problema di riservatezza o chiusura , non sono tutti estroversi e ciò nonostante riescono a lavorare in serenità . Che dire , se sono vere le cose che dici , io cercherei di andare altrove fossi in te. Ti invitavo solo a non generalizzare , perchè accanto alla tua esperienza negativa, vi sono tante altre esperienze positive.

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                      cambiare:questa la soluzione

                      GIustizia hai visto bene:se vengo riconfermata a fine biennio ho intenzione di mettermi in mobilità e cambiare amministrazione.Che sia colpa mia o dell'ufficio questa situazione la devo risolvere e se devo fare la passacarte meglio farlo in un ufficio dove non c'è sportello o attività esterna e magari più vicino a casa mia.
                      Lo do come consiglio agli altri:non dico lasciate perdere come il titolo di questo forum,piuttosto di cimentarsi e semmai cambiare dopo se si vuole il quieto vivere.

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                      Sto operando...
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