Buongiorno.
Cerco di essere breve:
ricevetti nel 2003 un decreto di condanna per renitenza alla leva. Successivamente, forte di una sentenza della Corte di Cassazione, ottenni nel 2006 la revoca del decreto (in base al principio dell'abolitio criminis).
Ora mi trovo a dover autocertificare, presso la pubblica amministrazione, la mia posizione rispetto agli obblighi di leva.
La revoca mi permette di non dover citare la condanna, tuttavia non posso usare le consuete diciture "assolto" (perché non ho prestato il servizio militare) né "congedato" (perché non ho ricevuto una lettera di congedo).
Potrei spiegare la situazione e allegare copia del decreto di revoca della condanna. Mi chiedevo però se è possibile evitarlo, e come in tal caso dovrebbe essere descritta sinteticamente la mia posizione rispetto agli obblighi di leva.
Grazie in anticipo a chi saprà rispondermi.
Cerco di essere breve:
ricevetti nel 2003 un decreto di condanna per renitenza alla leva. Successivamente, forte di una sentenza della Corte di Cassazione, ottenni nel 2006 la revoca del decreto (in base al principio dell'abolitio criminis).
Ora mi trovo a dover autocertificare, presso la pubblica amministrazione, la mia posizione rispetto agli obblighi di leva.
La revoca mi permette di non dover citare la condanna, tuttavia non posso usare le consuete diciture "assolto" (perché non ho prestato il servizio militare) né "congedato" (perché non ho ricevuto una lettera di congedo).
Potrei spiegare la situazione e allegare copia del decreto di revoca della condanna. Mi chiedevo però se è possibile evitarlo, e come in tal caso dovrebbe essere descritta sinteticamente la mia posizione rispetto agli obblighi di leva.
Grazie in anticipo a chi saprà rispondermi.
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