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Concorsi EPSO e sentenze CGUE T-124/13 e T-191713

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    Concorsi EPSO e sentenze CGUE T-124/13 e T-191713

    Secondo voi che soluzione troverà la Commissione Europea per consentire ad EPSO di riprendere a bandire concorsi in tempi ragionevolmente brevi dopo le sentenze sopra nominate?
    Allo stato attuale, tutte le selezioni che dovevano essere pubblicate da qui alla fine dell'anno sono state posposte a data da definire, cosa che appare suonare non lontana dall'anticamera dell'annullamento.
    In effetti, se applicate alla lettera, le sentenze in questione sembrerebbero obbligare EPSO a consentire ai candidati di presentare le domande in tutte le lingue ufficiali dell'UE, e di svolgere le procedure selettive nella propria lingua madre, salvo specifiche esigenze legate alla natura del lavoro (es. traduttori).
    Cosa che richiederebbe una riorganizzazione tale (nuovo personale, o nuovo carico di lavoro per gli uffici adibiti alla traduzione) da far pensare a molti mesi di blocco.
    Un'alternativa ci sarebbe, e filtra tra le righe delle sentenze, leggendo con attenzione.
    Ovvero, che la Commissione emani un regolamento interno con l'indicazione delle modalità di applicazione del regime linguistico, restringendolo a talune lingue, sulla base di fondate ragioni di lavoro (inglese e francese, per es., ma non certo il tedesco, che è la ragione per cui Italia e Spagna continuano a impugnare bandi EPSO).
    Anche in questo caso però i tempi potrebbero non essere brevi.
    C'è un possibile rischio che cambi totalmente la modalità di assunzione per funzionari EU, passando a forme piu' precarie, e meno legate alla formula del concorso.
    O che comunque non sia bandito più nulla per molto tempo.
    Chi ha informazioni, o semplicemente voglia dire la sua sull'argomento, è il benvenuto.
    Ultima modifica di Alexdelarge; 04-10-2015, 10:51.

    #2
    Potrebbero essere annullati i concorsi attualmente in fase di svolgimento?

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      #3
      Per chi non ne fosse a conoscenza (forse nessuno, ma almeno per comodità), riporto per intero quanto cita un bando 2014 (immagino anche altri) che giustifica tutto con una sentenza del 2010.
      I ricorsi appena vinti da Italia/Spagna erano per concorsi in cui era comunque riportata la stessa (o analoga dicitura):

      Seconda lingua (obbligatoriamente diversa dalla lingua 1): conoscenza soddisfacente del francese, dell’inglese o del tedesco

      Conformemente alla sentenza pronunciata dalla Corte di giustizia dell’Unione europea (Grande Sezione) nella causa C-566/10 P, Repubblica italiana/Commissione, le istituzioni dell’Unione motivano nell’ambito del presente concorso la limitazione della scelta della seconda lingua a un numero ristretto di lingue ufficiali dell’Unione.

      Si informano i candidati che l’opzione relativa alla seconda lingua del presente concorso è stata definita in base all’interesse del servizio, che richiede neoassunti immediatamente operativi e capaci di comunicare in modo efficace nel lavoro quotidiano. In caso contrario il funzionamento effettivo delle istituzioni potrebbe essere seriamente compromesso.

      Secondo una prassi consolidata nelle istituzioni dell’Unione europea, il francese, l’inglese e il tedesco sono le lingue maggiormente utilizzate nella comunicazione interna e che meglio rispondono alle esigenze dei servizi anche in termini di comunicazione esterna e di gestione dei fascicoli. Inoltre, il francese, l’inglese e il tedesco sono le lingue straniere più diffuse e apprese nell’Unione europea. Ciò conferma che la padronanza di almeno una di queste lingue corrisponde al livello di istruzione e competenza professionale che può essere attualmente richiesto per candidarsi a un posto di lavoro nelle istituzioni dell’Unione europea. Pertanto, per conciliare l’interesse del servizio con le capacità dei candidati e tenendo conto dell’ambito specifico del presente concorso, è legittimo organizzare prove in francese, inglese e tedesco. In tal modo si assicura che, a prescindere dalla loro prima lingua, tutti i candidati padroneggino a livello operativo almeno una di queste tre lingue ufficiali. Un esame delle competenze specifiche così condotto permette alle istituzioni dell’Unione di valutare se i candidati sono in grado di essere immediatamente operativi in un ambiente simile a quello in cui dovranno lavorare.
      Per le stesse ragioni viene limitata anche la scelta delle lingue usate nella comunicazione tra i candidati e l’istituzione e per compilare l’atto di candidatura. Ciò consente di paragonare tra loro e di controllare le informazioni fornite dai candidati nell’atto di candidatura.

      Inoltre, per garantire la parità di trattamento, tutti i partecipanti al concorso — compresi coloro la cui prima lingua è una delle tre lingue ufficiali suddette — devono sostenere le prove nella loro seconda lingua scelta tra queste tre lingue.

      Ciò non pregiudica la successiva formazione linguistica finalizzata all’apprendimento di una terza lingua di lavoro, conformemente all’articolo 45, paragrafo 2, dello statuto dei funzionari.
      Questo significa che nella pratica sono a rischio TUTTI i concorsi già banditi... visto che questa sentenza potrebbe essere usata per avvalorare eventuali tesi di annullamento.

      Ora credo che le questioni da chiarire sarebbero:
      1. quando bandiranno i concorsi 2015 rimasti in attesa ma, soprattutto, previsioni di bandi per il 2016? C'è il rischio che blocchino per mesi?
      2. che succederà ai concorsi attuali? Questo ha risvolti interessanti anche per le altre liste e concorsi.
      EPSO scrive
      We can already confirm that the situation of successful laureates and the validity of reserve lists for competitions EPSO/AST/125/12, EPSO/AST/126/12 and EPSO/AD/248/13 are not affected by the ruling.
      Ma avverte anche che ci terrà aggiornati per le novità.
      La situazione in questo caso potrebbe variare per:
      - altri concorsi terminati: le liste restano valide e possono assumere quelle persone?
      - concorsi svolti in attesa di risultato: che faranno?
      - conscorsi in svolgimento: che faranno?
      - concorsi banditi ma ancora in essere.

      Credo che qui dovranno veramente rimboccarsi le maniche e prendere delle decisioni inoppugnabili da chiunque, oltre che sbrigarsi nel cercare di dare certezze anche a noi...

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        #4
        Avevo già letto la sentenza C-566/10 P, che era ASSAI meno restrittiva in termini di garanzie da rispettare onde evitare discriminazioni linguistiche in sede di procedure EPSO.
        Qui si assiste a un vero revirement, che mi chiedo fino a che punto giunga inatteso.
        Dubito che vengano travolte le procedure in corso che non siano state già impugnate per analoghi motivi.
        Ammesso comunque che queste ultime sopravvivano, resta il problema delle procedure da emanarsi entro la fine dell'anno.
        E della tempistica necessaria per conformarsi alla sentenza da ultimo emanata.
        Come dicevo, una soluzione tampone potrebbe essere l'emanazione di un regolamento interno sul regime linguistico, ma credo che sarebbe una strada accidentata, perchè prevedibilmente le stesse autorità nazionali che hanno impugnato i bandi darebbero probabilmente battaglia anche su questo punto.
        D'altro canto adeguare l'intera macchina EPSO per consentire a tutti di interloquire e di svolgere le prove nella propria lingua madre richiederebbe sicuramente del tempo, e sarebbe non poco oneroso.
        Il rischio che paventavo, atteso che comunque le Istituzioni devono poter funzionare, è che si proceda ad assunzioni a tempo, invece che tramite concorso EPSO.
        Insomma, si rischia di vedere anche in Europa quello che da anni vediamo in Italia...

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          #5
          Scusa l'ignoranza, ma le procedure CAST non passano comunque da EPSO? Qual'è il motivo per cui alla fine potrebbero diventare a tempo?

          Mi permette poi di aprire una parentesi con una considerazione personale sulla sentenza.
          Fermo restando che sono convinto che l'Italia dovrebbe prendersela con se stessa per non essersi riuscita a imporre (anche) linguisticamente nell'Unione Europea (come invece Germania, fondatrice al pari dell'Italia, è riuscita a fare) più che obiettare su queste procedure. Ammetto di non aver letto per intero le sentenze, però credo una cosa: se una persona va a vivere in un Paese francofono (lingua in cui dovrà comprare il pane o sottoscrivere il mutuo per la casa) e a lavorare in uffici in cui si parla inglese (quindi si leggono e si scrivono messaggi, si fanno meeting ecc...) questa persona deve conoscere almeno una di quelle due lingue e, una volta sul posto, studiare l'altra.
          Se venisse in ufficio da noi a lavorare un tedesco, questa persona o conosce poco poco di inglese o di italiano... oppure non lo assumiamo.
          Non si tratta di discriminazione... né si può pretendere che negli uffici si parlino indistintamente tutte le lingue ufficiali? Se no cosa succederebbe???
          Ultima modifica di pierpaoloc; 05-10-2015, 12:17.

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            #6
            Originariamente inviato da pierpaoloc Visualizza il messaggio
            Scusa l'ignoranza, ma le procedure CAST non passano comunque da EPSO? Qual'è il motivo per cui alla fine potrebbero diventare a tempo?
            Forse gli uffici potrebbero ricorrere massicciamente ad interinali, in attesa che la situazione si sblocchi.

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              #7
              Originariamente inviato da Spiove Visualizza il messaggio
              Forse gli uffici potrebbero ricorrere massicciamente ad interinali, in attesa che la situazione si sblocchi.
              Se per interinale intendiamo i CAST... direi che, per quanto possa capirne io, mi pare uno scenario un po' difficile... soprattutto perché l'UE ha varie volte preso forte posizione contro il precariato massivo (vedi il caso italiano).
              Così su due piedi l'unica cosa sensata, se hanno davvero bisogno urgente di personale, è far fare altre consulenze esterne alle varie decine di aziende sul posto che assumono e poi mandano in UE a fare i consulenti esterni.

              Ma comunque non è detto che questo sia possibile: non dimentichiamo che nelle pubbliche amministrazioni non tutti gli incarichi possono essere esternalizzati... probabilmente troveranno un modo per tamponare il problema in attesa di un'eventuale "controsentenza"...

              Mmm... staremo a vedere...

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                #8
                Come già detto in un altro thread, secondo me il primo problema verrà risolto inviando ai traduttori delle varie istituzioni le comunicazioni in entrata e in uscita, così come oggi avviene per le altre comunicazioni che arrivano dai cittadini.
                Tanto sono ormai anni che continuano a dirci (ai traduttori) che dobbiamo fare di più con meno

                Per il secondo problema, sicuramente la motivazione deve essere tolta dai bandi e messa in una comunicazione ufficiale valida per tutti i concorsi. Per la limitazione, o trovano degli argomenti più validi di quelli finora utilizzati, o fanno fuori francese e tedesco o inseriscono italiano (e spagnolo) così non rompiamo più le scatole . Tanto comunque puoi anche vincere tutti i concorsi che vuoi ma se non sai la lingua di lavoro non ti assumo e stagni nella reserve list.

                I vincitori dei concorsi annullati invece possono stare tranquilli perché la sentenza stessa li garantisce.

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                  #9
                  Originariamente inviato da kaprot Visualizza il messaggio
                  Come già detto in un altro thread, secondo me il primo problema verrà risolto inviando ai traduttori delle varie istituzioni le comunicazioni in entrata e in uscita, così come oggi avviene per le altre comunicazioni che arrivano dai cittadini.
                  Tanto sono ormai anni che continuano a dirci (ai traduttori) che dobbiamo fare di più con meno

                  Per il secondo problema, sicuramente la motivazione deve essere tolta dai bandi e messa in una comunicazione ufficiale valida per tutti i concorsi. Per la limitazione, o trovano degli argomenti più validi di quelli finora utilizzati, o fanno fuori francese e tedesco o inseriscono italiano (e spagnolo) così non rompiamo più le scatole . Tanto comunque puoi anche vincere tutti i concorsi che vuoi ma se non sai la lingua di lavoro non ti assumo e stagni nella reserve list.

                  I vincitori dei concorsi annullati invece possono stare tranquilli perché la sentenza stessa li garantisce.
                  Verissimo quello che dici... però ingiusto perché, a differenza dei concorsi in Italia, che vengono banditi dall'ente interessato che farà una graduatoria di idonei non vincitori che si potrà scorrere, in Europa non funziona così.
                  E fare un concorso per ad esempio 5 persone e non assumerne 3 perché non sanno la lingua potrebbe diventare un grosso problema per le istituzioni (che dovrebbero ricorrere ad assunzioni con modi differenti o aspettare altri 18 mesi per un concorso tamponando con CAST che non riuscirebbero a garantire stabilità ad eventuali servizi esenziali).

                  Anche io la penso come te: che tolgano il tedesco e basta... tanto chiunque andrà a lavorare a Bruxelles o a Lussemburgo dovrà conoscere bene il Francesce e probabilmente anche l'inglese.

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                    #10
                    Mi sfugge come si possa annullare un concorso e contemporaneamente garantire i vincitori.
                    Significa che si dovrà bandire nuovamente lo stesso concorso, per gli stessi ruoli, indicando requisiti in linea con le sentenze?
                    Ultima modifica di Spiove; 07-10-2015, 03:25.

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