Originariamente inviato da Kikkio
Visualizza il messaggio
Nella fase scritta il test C sostanzialmente volto a valutare questa conoscenza richiedeva una soglia di superamento elevata pari a 8/10.
I livelli di conoscenza richiesti dovrebbero corrispondere per le lingue (secondo il sito EPSO) almeno al C1 per la lingua madre e al B2 per la seconda lingua.
In sostanza se non si aveva un livello di conoscenza sul "writing" superiore al C1 si sarebbe potuto prendere un voto inferiore alla soglia di 8/10 e quindi venire esclusi.
Il livello di conoscenza "listening/speaking" che veniva messo alla prova durante l'orale spesso aveva un peso nella valutazione, deciso dalla commissione ma pur sempre previsto dai bandi, alquanto ridicolo di 3-5 su 50 con un pass mark di 25. In sostanza anche se non si spiccicava una parola non si subiva una grossa penalizzazione.
Ora nelle nuove selezioni la conoscenza della prima lingua sembra che non venga più testata nella fase orale, se ne fa menzione nel bando solo per il case study, e non si capisce se e come verra valutata.
Infatti il bando chiarisce che verranno valutate solo le 8 competenze e non menziona mai alcuna valutazione sulla lingua.
Quindi se un inglese/francese o tedesco in questa nuova procedura di selezione facesse il furbo e avesse una conoscenza anche nulla della sua dichiarata prima lingua la passerebbe liscia e anche senza nessuna penalizzazione.
Infatti l'unico modo per escluderlo sarebbe per violazione dei requisiti previsti dal bando e non per insufficente valutazione. E visto che non viene richiesta nessuna documentazione a riguardo ciò dovrebbe avvenire sulla base della valutazione linguistica di un riassunto di una prova scritta, cosa che sembra molto difficile da attuarsi e lascierebbe grossi appigli per eventuali ricorsi.
Su questo punto sembra che queste nuove procedure lascino aperta una grossa falla, e viene da chiedersi se sia stata una ingenua svista o una scelta premeditata per favorire i concorrenti madrelingua di alcuni stati.
Commenta