qualcuno preparerà il concorso comunale a fiumicino pubblicato oggi o ieri in gazzetta?
annuncio
Comprimi
Ancora nessun annuncio.
redarre un atto
Comprimi
X
-
Originariamente inviato da vincoro75 Visualizza il messaggiocerto che siete proprio spiritosi...
comunque per informazione dei purisit della lingua, il verbo redarre esiste ed è riportato anche nel dizionario on line "de mauro" come chiaro sinonimo del verbo redigere
qui sotto il link
http://www.demauroparavia.it/92040
hai ragione!!! ma perdonali...il fatto è che al giorno d'oggi habbiamo rimasti in pochi a parlare l'itagliano.
Commenta
-
Visto che la questione fondamentale è il verbo redarre (tanto Leandro non deve per ora redigere un atto) entro anch'io nella diatriba :il De Mauro è un dizionario dell'uso, tra l'altro secondo il suo autore è proprio l'uso comune a creare le regole grammaticali, non il contrario sicchè possono essere ammessi usi scorretti ma diffusi della lingua per es. "uscire le unghie"...fatto sta che il verbo uscire, secondo tutti, anche secondo De Mauro, è intransitivo, inoltre in italiano non si danno casi di verbi all'infinito con radice del participio passato...non vedo perchè 'redarre' dovrebbe costituire l'eccezione
Commenta
-
per essere ancora + precisi
Sappiamo che il sistema lingua tende alla semplificazione e che uno dei motori dell'innovazione è la spinta analogica (redarre come trarre, con participio passato terminante allo stesso modo: redatto / tratto), per cui è possibile che redarre un giorno affianchi o perfino scalzi redigere, verbo di uso limitato, specialistico (redigere un atto, un contratto) e si imponga anche nei vocabolari e nelle grammatiche come (unica) forma pienamente accettabile. Fino a quando quel giorno non sarà venuto, non considereremo come accettabile redarre. Nell'appendice alla grammatica di Luca Serianni, Italiano (una garzantina), stesa da Giuseppe Patota, si dedica un apposito riquadro alle forme in questione. Vale la pena citare: «redigere / redarre: nessun dubbio: la forma corretta è la prima; la seconda è dovuta all'attrazione del verbo trarre, favorita dalla comune terminazione in -atto dei due participi passati (redatto - tratto)». È vero che un dizionario come il Devoto-Oli (2004-5) mette a lemma la forma redarre: ma ciò dimostra la sensibilità dei lessicografi che, prendendo atto della forma errata ma circolante nell'uso, decidono di riportarla all'interno del lemmario, dando però la seguente perentoria indicazione: «Forma errata per redigere, modellata sul tema del participio passato redatto». Anche il Vocabolario Treccani porta a lemma redarre. Certamente dalla formulazione («Forma talora usata erroneamente in luogo di redigere») si capisce che, nel giro di una quindicina d'anni (il volume del Vocabolario che contiene la voce redarre è del '91) la forma redarre si è espansa nell'uso.
Commenta
-
Grande Leandro, hai capito che si scherzava ed hai risposto come meglio non si poteva (cioè buttandola sul ridere con una battuta)
A tale proposito... scusami, non è per fare il pignolo, perchè a questo punto ammetto che potrei anche farmi una sana e robusta forchettata di c....i miei (che in effetti non sarebbe per nulla fuori luogo).
Ma visto che chiedi espressamente un parere sull'uso della formula arcaica da te testè richiamata (ogni allitterazione era puramente causale, ndr)... ecco... come dire...
Non per fomentare nuovamente il dibattito, ma credo, così su due piedi, che l'espressione corretta sia "mi dolgono le reni" ( e non già "mi duolgono le reni").
Da quel che mi risulta, il verbo "dolere" dovrebbe infatti coniugarsi così: dolgo, duoli, duole, doliamo (o dogliamo), dolete, dolgono. Non ho tempo e/o voglia e/o tanto meno le competenze per andare a documentarmi sulle varie grammatiche vergate dall'Accademia della Crusca o da chi ne fa le veci, ma non escludo che qualcun altro possa essere meglio disposto in termini di tempo, buona volontà e conoscenze.
Si apre quindi ufficialmente un altro dibattito semantico e grammaticale sulla coniugazione ed uso del verbo "dolere".
P.s. Occhio perchè 'ste cose non c'entrano con la redazione, ma potrebbero chiederle ai quiz di cultura generale(e in genere nella fretta di rispondere si cade in fallo, o in errore, per usare una formula meno desueta o se non altro meno equivoca
).
Ps2 sulla redazione quello che sapevo te l'ho detto più sopra... se hai bisogno di altro chiedi pure.
Ciao
Commenta
-
Sei bravo a cercare cazz&mazz su gugol, ronni...
http://www.aetnanet.org/modules.php?...ticle&sid=8860
ah, io vorrei conoscere donzauker, ma il programma mi dice che sono povera e sfigata e che non posso sapere niente di lui...
donzauker, per favore, cagami un attimo, così almeno se sei bruttissimo mi metto l'anima in pace, però invece se sei bellissimo io avrei libera la data del 6 settembre per la cerimonia...
fagianellina
Originariamente inviato da ronnie2 Visualizza il messaggioSappiamo che il sistema lingua tende alla semplificazione e che uno dei motori dell'innovazione è la spinta analogica (redarre come trarre, con participio passato terminante allo stesso modo: redatto / tratto), per cui è possibile che redarre un giorno affianchi o perfino scalzi redigere, verbo di uso limitato, specialistico (redigere un atto, un contratto) e si imponga anche nei vocabolari e nelle grammatiche come (unica) forma pienamente accettabile. Fino a quando quel giorno non sarà venuto, non considereremo come accettabile redarre. Nell'appendice alla grammatica di Luca Serianni, Italiano (una garzantina), stesa da Giuseppe Patota, si dedica un apposito riquadro alle forme in questione. Vale la pena citare: «redigere / redarre: nessun dubbio: la forma corretta è la prima; la seconda è dovuta all'attrazione del verbo trarre, favorita dalla comune terminazione in -atto dei due participi passati (redatto - tratto)». È vero che un dizionario come il Devoto-Oli (2004-5) mette a lemma la forma redarre: ma ciò dimostra la sensibilità dei lessicografi che, prendendo atto della forma errata ma circolante nell'uso, decidono di riportarla all'interno del lemmario, dando però la seguente perentoria indicazione: «Forma errata per redigere, modellata sul tema del participio passato redatto». Anche il Vocabolario Treccani porta a lemma redarre. Certamente dalla formulazione («Forma talora usata erroneamente in luogo di redigere») si capisce che, nel giro di una quindicina d'anni (il volume del Vocabolario che contiene la voce redarre è del '91) la forma redarre si è espansa nell'uso.
Commenta
-
Ma come Fagianellina, davvero il programma ti dice che sei povera e sfigata?
Perché in tal caso potresti replicare in via preliminare che l’utilizzo di questi termini, oltre che ad essere offensivo, non si rivela affatto in linea con l’evoluzione della semantica.
Oggi i concetti di povertà e sfiga non rientrano più nella categoria delle possibilità, in quanto occorre fare riferimento ai concetti di “diversamente ricco” e “disgraziatamente alternativo”.
Comunque, per quanto riguarda me che dire… da quando hanno chiuso la serie del Daitarn III m’è toccato dirottare sui concorsi… per fortuna dietro il mantello e la calotta cranica in vetro resina ho ancora un cervello che funziona. I corsi di logopedia stanno mostrando progressi, e da qualche tempo ho smesso di parlare come un calorifero otturato, tanto che ho licenziato Koros, un tempo mia portavoce ufficiale.
La data del 6 settembre può andare bene, alle seguenti condizioni:- la cerimonia deve essere officiata dal Divino Otelma (o come si chiama lui) o, in alternativa da Mike Bongiorno
- niente carrozze, cavalli ed auto d’epoca piene di fiori, ma un semplice carro armato di fabbricazione sovietica ancora sporco di fango
- i miei tre testimoni devono essere vestiti rispettivamente come Chewbecca, Obi Wan Kenobi e Darth Fenner
- il rinfresco deve essere curato in prima persona dall’onorevole Cosimo Mele
- dopo il sorbetto, è tassativa la caccia alla volpe (adriana, quella dei programmi sfigati o, per meglio dire, disgraziatamente alternativi della mattina di raidue
)
- il viaggio deve essere un coast to coast su una limousine guidata da Ambrogio, stracolma di Ferrero Rocher e con la signora vestita di giallo distesa e legata sul cofano tipo cervo sui pick-up di Chuck Norris
Ciaooooooooo
donzauker
Commenta
Commenta