.... complimenti ;-)
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Il popolo dei concorsisti: report
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Anche io mi unisco ai complimenti per il post di gebra. All'inizio credevo fosse un copia-incolla dal testo di una puntata di report tratta dal sito web di raitre...
Leggendo il tuo articolo mi è venuto in mente, oltre ai concorsi che ho fatto negli ultimi anni, anche il divertente film sui concorsisti dal titolo "Nati stanchi", con Ficarra e Picone, che ho rivisto in dvd qualche giorno fa...
Io comunque sono "concorsista dentro" e anche se ho un posto fisso statale in quella che una volta si chiamava "carriera direttiva", continuo a tenermi in allenamento con concorsi vari... visto che esiste sempre un posto migliore. Quindi penso che per almeno i prossimi 10-15 anni continuerò a partecipare a questi stimolanti eventi chiamati "concorsi"...
Ciao!
PS: se non mi equivoco, sei passato come me dagli eventi aegee ai concorsi, giusto?
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Hai ragione, ma quando hai un lavoro decente (il fare lavori sottoqualificati e umilianti lo considero sopravvivere, non lavorare) affronti tutto serenamente, diverso quando per te un concorso rappresenta la svolta. Se va bene hai qualcosa di meglio, o magari solo più vicino a casa, se va male pazienza, riprendi la tua solita vita dove comunque stai bene.Gabriele
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Grazie per il tuo post!
Caro Gebra, ti ringrazio per questo post che descrive la situazione di quello che si può definire ormai un popolo... Io ne ho fatto parte, ho fatto il primo concorso nel 1996, sono entrato nella P.A. nel 2004... Otto anni di concorsi su e giù per l'Italia.. Otto anni di intercity, di espressi, di autobus, di pensioni, di suore... (Si, perchè a Roma le più economiche per alloggiare sono loro). Ho ingoiato tanti bocconi amari ma non mi sono mai arreso. Tanti concorsi per impieghi civili e militari.. Dagli amici ero ormai conosciuto come il concorsista... Eppure alla fine ce l'ho fatta con le mie forze.. Anche se vivo a 900 km da casa, ogni mattina, quando mi sveglio, sono contento perchè.. Ce l'ho fatta! I primi giorni di lavoro pensavo: "Possibile che sia toccato proprio a me? Possibile che abbia il privilegio di lavorare nello Stato , che abbia un lavoro sicuro ed anche bello?" E non credevo ai miei occhi, pensavo ormai di essere relegato per sempre nel purgatorio dei concorsisti.. Adesso che lavoro voglio però dire questo a chi aspira ancora ad un posto pubblico: Sono e sarò sempre col cuore con tutti voi che ancora viaggiate, che ancora sperate.. E vi dico di non mollare, di continuare a sperare e a lottare. La Provvidenza può riservarvi sorprese dove meno ve lo aspettate...
Infine, concludendo, è significativo che molte belle amicizie sono nate proprio nei concorsi.. Gente con cui mi sento dopo anni di distanza, che mi ha invitato ai loro matrimoni anche se ci siamo visti per poche prove concorsuali.. Persone che non mi hanno visto come un concorrente da eliminare perchè: "Mors tua Vita mea". Persone che mi hanno considerato invece come una persona con cui raggiungere insieme l'obiettivo comune: la vittoria del concorso!
Così è stato e, chi prima e chi dopo, oggi tutti lavoriamo nel pubblico impiego, contenti di guadagnarci il pane per vivere onestamente, di essere autonomi e di poter fare qualche progetto per un futuro dove non ci sarà ricchezza ma almeno serenità per chi sa vivere con poco.
Un abbraccio a tutti, MicheleUltima modifica di mimar; 26-11-2007, 00:00.NON CHI COMINCIA MA QUEL CHE PERSEVERA (motto del veliero "Amerigo Vespucci")
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