Guardate che cosa ho trovato curiosando in giro.
La pubblico interamente anche se è molto lunga, ma ritengo opportuno sottoporla all'esame di tutti.
Anche per chi, bendandosi, ripeteva che la questione di lazioservice non c'entrava nulla con noi (misera utopia come dimostra la recente conversazione telefonica).
Tutto c'entra, e di tutto bisogna ineteressarsi.
"Alcuni dei 15 vincitori del concorso per addetti stampa, cha ancora non hanno cominciato a lavorare
Gentile consigliere, siamo alcuni dei 15 vincitori del concorso per addetti stampa, bandito dal Consiglio regionale nell'ormai lontano autunno 2004. Spero che avrà la pazienza di leggere questa lunga, peraltro solo riassuntiva memoria di tutto quanto accaduto. Ma credo che la vicenda possa essere di grande interesse. Dicevamo concorso codice 06 bandito nell'autunno 2004, pubblicato sul Burl il 30 novembre. Dopo una rapida definizione delle prove (a maggio 2005 abbiamo sostenuto gli orali), abbiamo subìto un ostracismo da parte dell'amministrazione che ormai ha del vergognoso. Dapprima non è stata pubblicata la graduatoria finale del concorso, adempimento che gli uffici hanno assolto solo dopo la diffida del gruppo dei probabili vincitori, diffida nella quale già annunciavamo di ricorrere alle vie legali (visto che non ci restavano altre strade). Alla diffida, peraltro, siamo arrivati dopo aver tentato per iscritto e per telefono di avere un incontro con il presidente del Consiglio regionale (senza mai avere neppure il cenno di una risposta), e mentre nel frattempo tutti gli altri 6 concorsi banditi contemporaneamente al nostro seguivano il loro regolare iter di assunzioni con tanto di scorrimento delle graduatorie. Inevase anche tutte le richieste di accesso agli atti, di conoscere il responsabile del procedimento, di venire messi a conoscenza della data in cui lo stesso avrebbe dovuto concludersi. Alla faccia delle leggi sulla trasparenza e anche di tutti gli impegni presi dal candidato presidente Marrazzo in campagna elettorale. Ricorda? "Una Regione di tutti, nessuno escluso". Anche la presidenza della Regione è stata più volte da noi interpellata, pur non essendo direttamente responsabile della faccenda (che riguardava il consiglio), ma proprio in quanto massima autorità politica della Regione. Anche su quel fronte, comunque, silenzio assoluto.
Dopo la diffida formale, cui è seguita finalmente la pubblicazione della graduatoria a dicembre 2005, abbiamo dovuto aspettare altri due mesi affinché ci inviassero le raccomandate per comunicarci che eravamo vincitori. Ci hanno chiesto i documenti, le visite mediche e per chi fosse
già al lavoro presso un'altra amministrazione, l'opzione per il Consiglio regionale del Lazio. Pensavamo di essere al capolinea e invece di nuovo e
inaspettatamente.... silenzio. Il gruppo (che nel frattempo si è incontrato e ha unito le proprie forze) ha preso nuovamente carta e penna e ha inviato una diffida formale ad adempiere inviata a mezzo ufficiale giudiziario. L'unica risposta che ci è arrivata è stata una semplice comunicazione del segretario generale del Consiglio con la quale ci veniva fatto sapere che l'assunzione era stata rinviata, senza farci sapere a quando e adducendo come unica spiegazione il Decreto firmato dall'allora ministro della Funzione pubblica (Baccini) che impediva le assunzioni facendo però salve le procedure concorsuali in atto al 30 novembre 2004. Proprio il nostro caso. Ma di questa clausola di salvaguardia nessuno ha voluto tenere conto. Perché? Alla fine dopo numerosi altri tentativi di avere spiegazioni di questo comportamento ingiusto e incivile, cercando senza riuscirci anche di ottenere un'audizione di fronte alla Commissione lavoro (audizione promessa e mai ottenuta) il nostro caso ha suscitato l'interesse della trasmissione "Le iene". Gli inviati del programma hanno bloccato il presidente Marrazzo per strada facendogli presente la questione e ottenendo (loro sì! Ah potenza della raccomandazione elettronica!!!) finalmente una risposta. "Entro giugno risolverò il problema" ha annunciato in quella occasione (più o meno lo scorso febbraio) il presidente della giunta. Le dichiarazioni facevano seguito anche a quelle dell'assessore competente che a gennaio sui giornali dichiarava che avrebbe risolto la questione dei precari della Regione Lazio e anche quella dei "giornalisti presso il Consiglio regionale", cioè noi 15 (o forse come qualcuno vuole intendere i precari in servizio come addetti stampa dei gruppi?, figure legittime, ma certo non equiparabili a noi, vincitori di regolare concorso).
Sono seguiti ancora degli incontri questa volta pieni di rassicurazioni, cui era presente anche il capo di gabinetto della Regione, professor
Bellomia. Non si capiva bene se l'assunzione sarebbe avvenuta in Consiglio o in Giunta, ma insomma noi eravamo disponibili a diverse soluzioni. C'era una ciliegina sulla torta: avremmo quasi sicuramente dovuto rifare tutte le analisi (a nostre spese, ovvio) e la visita medico-legale perché nel frattempo quelle consegnate un anno fa erano scadute. Ma vabbé... Ormai esperti della "melina" degli uffici, insospettiti dai "ma noi non sappiamo nulla, non abbiamo ricevuto disposizioni..." dei vari impiegati e funzionari addetti a preparare la conclusione di questo iter, abbiamo di nuovo parlato con il Capo di Gabinetto del presidente Marrazzo. Per scoprire che in realtà prima della verifica ufficiale del patto di stabilità da parte della Regione (scadenza a suo dire 30 giugno) non se ne sarebbe potuto fare niente.... se ne parla a luglio (se va bene) e se no arrivederci a settembre e buone vacanze a tutti. Nel frattempo noi tutti continuiamo a lavorare, magari a prendere impegni che non sappiamo se e come potremo portare avanti (ma quando arriverà 'sta chiamata per firmare il contratto? Ah, saperlo!), ma di questo nessuno negli uffici regionali si interessa, mica è un problema loro. L'ultima beffa arriva a mezzo del Bollettino regionale dei giorni scorsi che riporta le determinazioni prese. In una di esse (relativa al concorso per 2 psicologi, pagine 5-7) si legge:
"PRESO ATTO che con nota n. 38325 del 21.3.2007, la Direzione Regionale "Bilancio e Tributi" ha certificato la copertura finanziaria scaturente
dall'adozione del presente provvedimento nonché il rispetto dei vincoli del patto di stabilità"
Come se non bastasse, si continua con
"CONSIDERATO: che l'inquadramento dei candidati risultati vincitori del concorso di che trattasi è effettuato rispettando i limiti di spesa previsti dalla legislazione nazionale in materia ed in particolare a quanto disposto dall'art. 1, comma 557, della legge 27.12.2006, n. 296 recante: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato" (collegato alla finanziaria 2007)."
La beffa continua nel dispositivo del provvedimento, dove vi è la frase "di dare atto che con nota n. 38325 del 21.03.2007, la direzione Regionale "Bilancio e Tributi" ha certificato la copertura finanziaria scaturente dall'adozione del presente provvedimento nonché il rispetto dei vincoli del patto di stabilità".
A questo punto siamo davvero alla presa per i fondelli. Ma come, per noi non c'era da aspettare fino a giugno per il rispetto del patto di stabilità? E nel frattempo si assumono altre persone!
Visto che lei si sta spendendo per la questione lavoro, che la Regione ha preso l'impegno di occuparsi dei precari, bene, credo che sia giunto il
momento di occuparsi sul serio e un po' più seriamente del nostro caso.
Restiamo a sua disposizione se vuole leggere le carte e per ulteriori spiegazioni.
Cordiali saluti
Pasquale
Finanzio
Francesca
Valentina
Silvestro
Edoardo
Luca
Valeria"
La pubblico interamente anche se è molto lunga, ma ritengo opportuno sottoporla all'esame di tutti.
Anche per chi, bendandosi, ripeteva che la questione di lazioservice non c'entrava nulla con noi (misera utopia come dimostra la recente conversazione telefonica).
Tutto c'entra, e di tutto bisogna ineteressarsi.
"Alcuni dei 15 vincitori del concorso per addetti stampa, cha ancora non hanno cominciato a lavorare
Gentile consigliere, siamo alcuni dei 15 vincitori del concorso per addetti stampa, bandito dal Consiglio regionale nell'ormai lontano autunno 2004. Spero che avrà la pazienza di leggere questa lunga, peraltro solo riassuntiva memoria di tutto quanto accaduto. Ma credo che la vicenda possa essere di grande interesse. Dicevamo concorso codice 06 bandito nell'autunno 2004, pubblicato sul Burl il 30 novembre. Dopo una rapida definizione delle prove (a maggio 2005 abbiamo sostenuto gli orali), abbiamo subìto un ostracismo da parte dell'amministrazione che ormai ha del vergognoso. Dapprima non è stata pubblicata la graduatoria finale del concorso, adempimento che gli uffici hanno assolto solo dopo la diffida del gruppo dei probabili vincitori, diffida nella quale già annunciavamo di ricorrere alle vie legali (visto che non ci restavano altre strade). Alla diffida, peraltro, siamo arrivati dopo aver tentato per iscritto e per telefono di avere un incontro con il presidente del Consiglio regionale (senza mai avere neppure il cenno di una risposta), e mentre nel frattempo tutti gli altri 6 concorsi banditi contemporaneamente al nostro seguivano il loro regolare iter di assunzioni con tanto di scorrimento delle graduatorie. Inevase anche tutte le richieste di accesso agli atti, di conoscere il responsabile del procedimento, di venire messi a conoscenza della data in cui lo stesso avrebbe dovuto concludersi. Alla faccia delle leggi sulla trasparenza e anche di tutti gli impegni presi dal candidato presidente Marrazzo in campagna elettorale. Ricorda? "Una Regione di tutti, nessuno escluso". Anche la presidenza della Regione è stata più volte da noi interpellata, pur non essendo direttamente responsabile della faccenda (che riguardava il consiglio), ma proprio in quanto massima autorità politica della Regione. Anche su quel fronte, comunque, silenzio assoluto.
Dopo la diffida formale, cui è seguita finalmente la pubblicazione della graduatoria a dicembre 2005, abbiamo dovuto aspettare altri due mesi affinché ci inviassero le raccomandate per comunicarci che eravamo vincitori. Ci hanno chiesto i documenti, le visite mediche e per chi fosse
già al lavoro presso un'altra amministrazione, l'opzione per il Consiglio regionale del Lazio. Pensavamo di essere al capolinea e invece di nuovo e
inaspettatamente.... silenzio. Il gruppo (che nel frattempo si è incontrato e ha unito le proprie forze) ha preso nuovamente carta e penna e ha inviato una diffida formale ad adempiere inviata a mezzo ufficiale giudiziario. L'unica risposta che ci è arrivata è stata una semplice comunicazione del segretario generale del Consiglio con la quale ci veniva fatto sapere che l'assunzione era stata rinviata, senza farci sapere a quando e adducendo come unica spiegazione il Decreto firmato dall'allora ministro della Funzione pubblica (Baccini) che impediva le assunzioni facendo però salve le procedure concorsuali in atto al 30 novembre 2004. Proprio il nostro caso. Ma di questa clausola di salvaguardia nessuno ha voluto tenere conto. Perché? Alla fine dopo numerosi altri tentativi di avere spiegazioni di questo comportamento ingiusto e incivile, cercando senza riuscirci anche di ottenere un'audizione di fronte alla Commissione lavoro (audizione promessa e mai ottenuta) il nostro caso ha suscitato l'interesse della trasmissione "Le iene". Gli inviati del programma hanno bloccato il presidente Marrazzo per strada facendogli presente la questione e ottenendo (loro sì! Ah potenza della raccomandazione elettronica!!!) finalmente una risposta. "Entro giugno risolverò il problema" ha annunciato in quella occasione (più o meno lo scorso febbraio) il presidente della giunta. Le dichiarazioni facevano seguito anche a quelle dell'assessore competente che a gennaio sui giornali dichiarava che avrebbe risolto la questione dei precari della Regione Lazio e anche quella dei "giornalisti presso il Consiglio regionale", cioè noi 15 (o forse come qualcuno vuole intendere i precari in servizio come addetti stampa dei gruppi?, figure legittime, ma certo non equiparabili a noi, vincitori di regolare concorso).
Sono seguiti ancora degli incontri questa volta pieni di rassicurazioni, cui era presente anche il capo di gabinetto della Regione, professor
Bellomia. Non si capiva bene se l'assunzione sarebbe avvenuta in Consiglio o in Giunta, ma insomma noi eravamo disponibili a diverse soluzioni. C'era una ciliegina sulla torta: avremmo quasi sicuramente dovuto rifare tutte le analisi (a nostre spese, ovvio) e la visita medico-legale perché nel frattempo quelle consegnate un anno fa erano scadute. Ma vabbé... Ormai esperti della "melina" degli uffici, insospettiti dai "ma noi non sappiamo nulla, non abbiamo ricevuto disposizioni..." dei vari impiegati e funzionari addetti a preparare la conclusione di questo iter, abbiamo di nuovo parlato con il Capo di Gabinetto del presidente Marrazzo. Per scoprire che in realtà prima della verifica ufficiale del patto di stabilità da parte della Regione (scadenza a suo dire 30 giugno) non se ne sarebbe potuto fare niente.... se ne parla a luglio (se va bene) e se no arrivederci a settembre e buone vacanze a tutti. Nel frattempo noi tutti continuiamo a lavorare, magari a prendere impegni che non sappiamo se e come potremo portare avanti (ma quando arriverà 'sta chiamata per firmare il contratto? Ah, saperlo!), ma di questo nessuno negli uffici regionali si interessa, mica è un problema loro. L'ultima beffa arriva a mezzo del Bollettino regionale dei giorni scorsi che riporta le determinazioni prese. In una di esse (relativa al concorso per 2 psicologi, pagine 5-7) si legge:
"PRESO ATTO che con nota n. 38325 del 21.3.2007, la Direzione Regionale "Bilancio e Tributi" ha certificato la copertura finanziaria scaturente
dall'adozione del presente provvedimento nonché il rispetto dei vincoli del patto di stabilità"
Come se non bastasse, si continua con
"CONSIDERATO: che l'inquadramento dei candidati risultati vincitori del concorso di che trattasi è effettuato rispettando i limiti di spesa previsti dalla legislazione nazionale in materia ed in particolare a quanto disposto dall'art. 1, comma 557, della legge 27.12.2006, n. 296 recante: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato" (collegato alla finanziaria 2007)."
La beffa continua nel dispositivo del provvedimento, dove vi è la frase "di dare atto che con nota n. 38325 del 21.03.2007, la direzione Regionale "Bilancio e Tributi" ha certificato la copertura finanziaria scaturente dall'adozione del presente provvedimento nonché il rispetto dei vincoli del patto di stabilità".
A questo punto siamo davvero alla presa per i fondelli. Ma come, per noi non c'era da aspettare fino a giugno per il rispetto del patto di stabilità? E nel frattempo si assumono altre persone!
Visto che lei si sta spendendo per la questione lavoro, che la Regione ha preso l'impegno di occuparsi dei precari, bene, credo che sia giunto il
momento di occuparsi sul serio e un po' più seriamente del nostro caso.
Restiamo a sua disposizione se vuole leggere le carte e per ulteriori spiegazioni.
Cordiali saluti
Pasquale
Finanzio
Francesca
Valentina
Silvestro
Edoardo
Luca
Valeria"
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