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    Originariamente inviato da lucian86 Visualizza il messaggio
    si almeno cosi mi hanno detto. Se sapete altro ditelo
    ma tu che sei di cosenza concorri anche per paola?

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      Originariamente inviato da giannigianni Visualizza il messaggio
      ma tu che sei di cosenza concorri anche per paola?
      io sono di Fuscaldo e partecipo alla selezione per Paola

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        Originariamente inviato da tomfar91 Visualizza il messaggio
        Si all'enel a campo di pile alle 8:30...io di avezzano...ma tu l'hai compilato l'allegato che ti hanno mandato
        tutte le province d'Abruzzo lo fanno all'Aquila

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          Dritte sul colloquio

          Ciao ragazzi sono di Taranto e anche me l'altro giorno mi ha chiamato l'Enel di bari per fare un colloquio. Sono un perito elettrotecnico e dell'automazione diplomato con 100/centesimi e ho 28 anni. Ho un passato da elettricista quadrista e da quando l'Italia è in crisi non riuscendo a trovare lavoro, ho maturato l'idea di andare a vivere in Australia.
          L'unico elemento che non mi torna e che io nel 2010 ho già affrontato un colloquio con l'Enel con le stesse modalità descritte adesso (4 ore, tecnico pratiche). Lo fatto presente a chi mi ha chiamato, e lui mi ha risposto di tentare comunque questa strada facendomi gli auguri per la selezione.
          Sono passati quasi 4 anni dall'ultima volta, ma qualcosa di quel colloquio me la ricordo. Anzi, non posso dimenticarla. Prima c'è una prova scritta, in cui sei chiamato a fare dei calcoli riguardo al dimensionamento elettrico di alcune apparecchiature ( trasform..., reti...). Non chiedetemi nel dettaglio perchè non mi ricordo.
          Il colloquio successivo fu un colloquio stress. é un tipo di colloquio fatto apposta dalle aziende per testare il carattere dell'intervistato. Dall'altra parte c'erano evidentemente due ingegneri. Le cose ti vengono dette in maniera brusca, anche un pò stizzita, rasentando gli insulti veri e propri. Nella prima parte del colloquio fanno domande su di voi ( a me si attaccarono al fatto che con 100 non avessi fatto l'università). Quindi andate preparati.
          Nella seconda parte del colloquio vi faranno delle domande tecniche e su carta e penna vi faranno scrivere formule. Quelle che per loro sono costanti, secondo me, sono le formule per calcolare la potenza attiva, reattiva e apparente, quindi se vi siete dimenticati quelle parti ripassatevele. Questo secondo me è più un test per vedere il vostro grado di preparazione, ma non è fondamentale perchè poi ci sono 36 mesi di tirocinio professionalizzante, quindi molte cose ve le insegnano loro. Un amico diplomato in scuola privata è entrato in Enel con la raccomandazione di un personaggio importante. L'Hanno messo negli uffici ha controllare chi ruba la corrente. Fanno dei calcoli dei valori di cosfi. Questo amico mi ha chiesto a me cosa è il cosfi. Per dirvi come stanno inguaiati.
          Nella terza parte vi faranno avvicinare a un pannello didattico, che voi avrete già notato entrando nella stanza. é un pannello con sopra un circuito cablato (lampadine, interruttori, ecc..). Su un tavolino di fianco ci sono attrezzature e dpi (elmetto, guanti di media tensione, ecc..). Nel mio caso hanno accesso il circuito. c'era una scatolina in cui arrivava alimentazione, la quale poi alimentava una lampadina. Mi hanno chiesto cosa c'era in quella scatolina. Ho guardato la lampadina a incandescenza e ho visto che era a 24 V. Quindi ho risposto che in quella scatolina c'era un trasformatore 230/24V. Poi mi hanno chiesto di misurare la corrente che passava in quel cavo. Sul tavolino c'era la pinza amperometrica, però non ho fatto attenzione a mettermi i guanti di protezione e il caschetto perchè il circuito era in tensione. Me l'hanno fatto notare.( Se non sapete come si usa la pinza amperometrica, chiedetemelo e ve lo spiego).
          Il colloquio é terminato con le impressioni sul possibile lavoro da svolgere. ( MA LO SAI CHE SARAI CHIAMATO OGNI VOLTA CHE PIOVE E NEL FANGO DOVRAI RAGGIUNGERE LE CABINE, ECC.. TU CHE FAI?, e cose del genere). Fate attenzione a come rispondete, a non rispondere a tono o con parolacce, per non scavarvi la fossa da soli.
          Non so dirvi dove all'epoca sbagliai però non fui contattato dall'Enel per lavorare e adesso giorno 14 novembre sono ancora lì. All'epoca entrai alle 8.30 e uscii alle 11.00 circa. (Fui uno dei primi a essere chiamato). Tenete conto che anche in Enel ci sono raccomandazioni. Se mi viene in mente qualcosa vi faccio sapere.
          Ciao

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            Buongiorno a tutti,
            ho letto nel forum che sono stati chiamati a colloquio utenti di Torino, sapete per caso dirmi se le chiamate vengono centralizzate
            al capoluogo di regione anche per assunzioni in altre province della stessa regione?
            Es. mi chiamano a colloquio a Torino (Piemonte) anche se il posto da ricoprire è relativo alla provincia di Cuneo (Piemonte).

            Qualcuno é stato chiamato dalla provincia di Cuneo?

            Grazie mille.

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              Originariamente inviato da danygiancio85 Visualizza il messaggio
              Ciao ragazzi sono di Taranto e anche me l'altro giorno mi ha chiamato l'Enel di bari per fare un colloquio. Sono un perito elettrotecnico e dell'automazione diplomato con 100/centesimi e ho 28 anni. Ho un passato da elettricista quadrista e da quando l'Italia è in crisi non riuscendo a trovare lavoro, ho maturato l'idea di andare a vivere in Australia.
              L'unico elemento che non mi torna e che io nel 2010 ho già affrontato un colloquio con l'Enel con le stesse modalità descritte adesso (4 ore, tecnico pratiche). Lo fatto presente a chi mi ha chiamato, e lui mi ha risposto di tentare comunque questa strada facendomi gli auguri per la selezione.
              Sono passati quasi 4 anni dall'ultima volta, ma qualcosa di quel colloquio me la ricordo. Anzi, non posso dimenticarla. Prima c'è una prova scritta, in cui sei chiamato a fare dei calcoli riguardo al dimensionamento elettrico di alcune apparecchiature ( trasform..., reti...). Non chiedetemi nel dettaglio perchè non mi ricordo.
              Il colloquio successivo fu un colloquio stress. é un tipo di colloquio fatto apposta dalle aziende per testare il carattere dell'intervistato. Dall'altra parte c'erano evidentemente due ingegneri. Le cose ti vengono dette in maniera brusca, anche un pò stizzita, rasentando gli insulti veri e propri. Nella prima parte del colloquio fanno domande su di voi ( a me si attaccarono al fatto che con 100 non avessi fatto l'università). Quindi andate preparati.
              Nella seconda parte del colloquio vi faranno delle domande tecniche e su carta e penna vi faranno scrivere formule. Quelle che per loro sono costanti, secondo me, sono le formule per calcolare la potenza attiva, reattiva e apparente, quindi se vi siete dimenticati quelle parti ripassatevele. Questo secondo me è più un test per vedere il vostro grado di preparazione, ma non è fondamentale perchè poi ci sono 36 mesi di tirocinio professionalizzante, quindi molte cose ve le insegnano loro. Un amico diplomato in scuola privata è entrato in Enel con la raccomandazione di un personaggio importante. L'Hanno messo negli uffici ha controllare chi ruba la corrente. Fanno dei calcoli dei valori di cosfi. Questo amico mi ha chiesto a me cosa è il cosfi. Per dirvi come stanno inguaiati.
              Nella terza parte vi faranno avvicinare a un pannello didattico, che voi avrete già notato entrando nella stanza. é un pannello con sopra un circuito cablato (lampadine, interruttori, ecc..). Su un tavolino di fianco ci sono attrezzature e dpi (elmetto, guanti di media tensione, ecc..). Nel mio caso hanno accesso il circuito. c'era una scatolina in cui arrivava alimentazione, la quale poi alimentava una lampadina. Mi hanno chiesto cosa c'era in quella scatolina. Ho guardato la lampadina a incandescenza e ho visto che era a 24 V. Quindi ho risposto che in quella scatolina c'era un trasformatore 230/24V. Poi mi hanno chiesto di misurare la corrente che passava in quel cavo. Sul tavolino c'era la pinza amperometrica, però non ho fatto attenzione a mettermi i guanti di protezione e il caschetto perchè il circuito era in tensione. Me l'hanno fatto notare.( Se non sapete come si usa la pinza amperometrica, chiedetemelo e ve lo spiego).
              Il colloquio é terminato con le impressioni sul possibile lavoro da svolgere. ( MA LO SAI CHE SARAI CHIAMATO OGNI VOLTA CHE PIOVE E NEL FANGO DOVRAI RAGGIUNGERE LE CABINE, ECC.. TU CHE FAI?, e cose del genere). Fate attenzione a come rispondete, a non rispondere a tono o con parolacce, per non scavarvi la fossa da soli.
              Non so dirvi dove all'epoca sbagliai però non fui contattato dall'Enel per lavorare e adesso giorno 14 novembre sono ancora lì. All'epoca entrai alle 8.30 e uscii alle 11.00 circa. (Fui uno dei primi a essere chiamato). Tenete conto che anche in Enel ci sono raccomandazioni. Se mi viene in mente qualcosa vi faccio sapere.
              Ciao
              Ma prima di esssere chiamato al colloquio hai superato la prova scritta?

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                Originariamente inviato da danygiancio85 Visualizza il messaggio
                Ciao ragazzi sono di Taranto e anche me l'altro giorno mi ha chiamato l'Enel di bari per fare un colloquio. Sono un perito elettrotecnico e dell'automazione diplomato con 100/centesimi e ho 28 anni. Ho un passato da elettricista quadrista e da quando l'Italia è in crisi non riuscendo a trovare lavoro, ho maturato l'idea di andare a vivere in Australia.
                L'unico elemento che non mi torna e che io nel 2010 ho già affrontato un colloquio con l'Enel con le stesse modalità descritte adesso (4 ore, tecnico pratiche). Lo fatto presente a chi mi ha chiamato, e lui mi ha risposto di tentare comunque questa strada facendomi gli auguri per la selezione.
                Sono passati quasi 4 anni dall'ultima volta, ma qualcosa di quel colloquio me la ricordo. Anzi, non posso dimenticarla. Prima c'è una prova scritta, in cui sei chiamato a fare dei calcoli riguardo al dimensionamento elettrico di alcune apparecchiature ( trasform..., reti...). Non chiedetemi nel dettaglio perchè non mi ricordo.
                Il colloquio successivo fu un colloquio stress. é un tipo di colloquio fatto apposta dalle aziende per testare il carattere dell'intervistato. Dall'altra parte c'erano evidentemente due ingegneri. Le cose ti vengono dette in maniera brusca, anche un pò stizzita, rasentando gli insulti veri e propri. Nella prima parte del colloquio fanno domande su di voi ( a me si attaccarono al fatto che con 100 non avessi fatto l'università). Quindi andate preparati.
                Nella seconda parte del colloquio vi faranno delle domande tecniche e su carta e penna vi faranno scrivere formule. Quelle che per loro sono costanti, secondo me, sono le formule per calcolare la potenza attiva, reattiva e apparente, quindi se vi siete dimenticati quelle parti ripassatevele. Questo secondo me è più un test per vedere il vostro grado di preparazione, ma non è fondamentale perchè poi ci sono 36 mesi di tirocinio professionalizzante, quindi molte cose ve le insegnano loro. Un amico diplomato in scuola privata è entrato in Enel con la raccomandazione di un personaggio importante. L'Hanno messo negli uffici ha controllare chi ruba la corrente. Fanno dei calcoli dei valori di cosfi. Questo amico mi ha chiesto a me cosa è il cosfi. Per dirvi come stanno inguaiati.
                Nella terza parte vi faranno avvicinare a un pannello didattico, che voi avrete già notato entrando nella stanza. é un pannello con sopra un circuito cablato (lampadine, interruttori, ecc..). Su un tavolino di fianco ci sono attrezzature e dpi (elmetto, guanti di media tensione, ecc..). Nel mio caso hanno accesso il circuito. c'era una scatolina in cui arrivava alimentazione, la quale poi alimentava una lampadina. Mi hanno chiesto cosa c'era in quella scatolina. Ho guardato la lampadina a incandescenza e ho visto che era a 24 V. Quindi ho risposto che in quella scatolina c'era un trasformatore 230/24V. Poi mi hanno chiesto di misurare la corrente che passava in quel cavo. Sul tavolino c'era la pinza amperometrica, però non ho fatto attenzione a mettermi i guanti di protezione e il caschetto perchè il circuito era in tensione. Me l'hanno fatto notare.( Se non sapete come si usa la pinza amperometrica, chiedetemelo e ve lo spiego).
                Il colloquio é terminato con le impressioni sul possibile lavoro da svolgere. ( MA LO SAI CHE SARAI CHIAMATO OGNI VOLTA CHE PIOVE E NEL FANGO DOVRAI RAGGIUNGERE LE CABINE, ECC.. TU CHE FAI?, e cose del genere). Fate attenzione a come rispondete, a non rispondere a tono o con parolacce, per non scavarvi la fossa da soli.
                Non so dirvi dove all'epoca sbagliai però non fui contattato dall'Enel per lavorare e adesso giorno 14 novembre sono ancora lì. All'epoca entrai alle 8.30 e uscii alle 11.00 circa. (Fui uno dei primi a essere chiamato). Tenete conto che anche in Enel ci sono raccomandazioni. Se mi viene in mente qualcosa vi faccio sapere.
                Ciao
                Ho sentito dire in giro ed anche qui sul forum, che queste prove che dobbiamo affrontare sono solo test scritti.. Se riesci a superare lo scritto, vieni convocato per il colloquio.... Poi non so, sinceramente siamo in Italia, si sa i raccomandati prima di tutto.. (purtroppo)

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                  Originariamente inviato da danygiancio85 Visualizza il messaggio
                  Ciao ragazzi sono di Taranto e anche me l'altro giorno mi ha chiamato l'Enel di bari per fare un colloquio. Sono un perito elettrotecnico e dell'automazione diplomato con 100/centesimi e ho 28 anni. Ho un passato da elettricista quadrista e da quando l'Italia è in crisi non riuscendo a trovare lavoro, ho maturato l'idea di andare a vivere in Australia.
                  L'unico elemento che non mi torna e che io nel 2010 ho già affrontato un colloquio con l'Enel con le stesse modalità descritte adesso (4 ore, tecnico pratiche). Lo fatto presente a chi mi ha chiamato, e lui mi ha risposto di tentare comunque questa strada facendomi gli auguri per la selezione.
                  Sono passati quasi 4 anni dall'ultima volta, ma qualcosa di quel colloquio me la ricordo. Anzi, non posso dimenticarla. Prima c'è una prova scritta, in cui sei chiamato a fare dei calcoli riguardo al dimensionamento elettrico di alcune apparecchiature ( trasform..., reti...). Non chiedetemi nel dettaglio perchè non mi ricordo.
                  Il colloquio successivo fu un colloquio stress. é un tipo di colloquio fatto apposta dalle aziende per testare il carattere dell'intervistato. Dall'altra parte c'erano evidentemente due ingegneri. Le cose ti vengono dette in maniera brusca, anche un pò stizzita, rasentando gli insulti veri e propri. Nella prima parte del colloquio fanno domande su di voi ( a me si attaccarono al fatto che con 100 non avessi fatto l'università). Quindi andate preparati.
                  Nella seconda parte del colloquio vi faranno delle domande tecniche e su carta e penna vi faranno scrivere formule. Quelle che per loro sono costanti, secondo me, sono le formule per calcolare la potenza attiva, reattiva e apparente, quindi se vi siete dimenticati quelle parti ripassatevele. Questo secondo me è più un test per vedere il vostro grado di preparazione, ma non è fondamentale perchè poi ci sono 36 mesi di tirocinio professionalizzante, quindi molte cose ve le insegnano loro. Un amico diplomato in scuola privata è entrato in Enel con la raccomandazione di un personaggio importante. L'Hanno messo negli uffici ha controllare chi ruba la corrente. Fanno dei calcoli dei valori di cosfi. Questo amico mi ha chiesto a me cosa è il cosfi. Per dirvi come stanno inguaiati.
                  Nella terza parte vi faranno avvicinare a un pannello didattico, che voi avrete già notato entrando nella stanza. é un pannello con sopra un circuito cablato (lampadine, interruttori, ecc..). Su un tavolino di fianco ci sono attrezzature e dpi (elmetto, guanti di media tensione, ecc..). Nel mio caso hanno accesso il circuito. c'era una scatolina in cui arrivava alimentazione, la quale poi alimentava una lampadina. Mi hanno chiesto cosa c'era in quella scatolina. Ho guardato la lampadina a incandescenza e ho visto che era a 24 V. Quindi ho risposto che in quella scatolina c'era un trasformatore 230/24V. Poi mi hanno chiesto di misurare la corrente che passava in quel cavo. Sul tavolino c'era la pinza amperometrica, però non ho fatto attenzione a mettermi i guanti di protezione e il caschetto perchè il circuito era in tensione. Me l'hanno fatto notare.( Se non sapete come si usa la pinza amperometrica, chiedetemelo e ve lo spiego).
                  Il colloquio é terminato con le impressioni sul possibile lavoro da svolgere. ( MA LO SAI CHE SARAI CHIAMATO OGNI VOLTA CHE PIOVE E NEL FANGO DOVRAI RAGGIUNGERE LE CABINE, ECC.. TU CHE FAI?, e cose del genere). Fate attenzione a come rispondete, a non rispondere a tono o con parolacce, per non scavarvi la fossa da soli.
                  Non so dirvi dove all'epoca sbagliai però non fui contattato dall'Enel per lavorare e adesso giorno 14 novembre sono ancora lì. All'epoca entrai alle 8.30 e uscii alle 11.00 circa. (Fui uno dei primi a essere chiamato). Tenete conto che anche in Enel ci sono raccomandazioni. Se mi viene in mente qualcosa vi faccio sapere.
                  Ciao
                  ciao io sono di manduria sai quanti ne devono prendere in prov di taranto?

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                    Originariamente inviato da danygiancio85 Visualizza il messaggio
                    Ciao ragazzi sono di Taranto e anche me l'altro giorno mi ha chiamato l'Enel di bari per fare un colloquio. Sono un perito elettrotecnico e dell'automazione diplomato con 100/centesimi e ho 28 anni. Ho un passato da elettricista quadrista e da quando l'Italia è in crisi non riuscendo a trovare lavoro, ho maturato l'idea di andare a vivere in Australia.
                    L'unico elemento che non mi torna e che io nel 2010 ho già affrontato un colloquio con l'Enel con le stesse modalità descritte adesso (4 ore, tecnico pratiche). Lo fatto presente a chi mi ha chiamato, e lui mi ha risposto di tentare comunque questa strada facendomi gli auguri per la selezione.
                    Sono passati quasi 4 anni dall'ultima volta, ma qualcosa di quel colloquio me la ricordo. Anzi, non posso dimenticarla. Prima c'è una prova scritta, in cui sei chiamato a fare dei calcoli riguardo al dimensionamento elettrico di alcune apparecchiature ( trasform..., reti...). Non chiedetemi nel dettaglio perchè non mi ricordo.
                    Il colloquio successivo fu un colloquio stress. é un tipo di colloquio fatto apposta dalle aziende per testare il carattere dell'intervistato. Dall'altra parte c'erano evidentemente due ingegneri. Le cose ti vengono dette in maniera brusca, anche un pò stizzita, rasentando gli insulti veri e propri. Nella prima parte del colloquio fanno domande su di voi ( a me si attaccarono al fatto che con 100 non avessi fatto l'università). Quindi andate preparati.
                    Nella seconda parte del colloquio vi faranno delle domande tecniche e su carta e penna vi faranno scrivere formule. Quelle che per loro sono costanti, secondo me, sono le formule per calcolare la potenza attiva, reattiva e apparente, quindi se vi siete dimenticati quelle parti ripassatevele. Questo secondo me è più un test per vedere il vostro grado di preparazione, ma non è fondamentale perchè poi ci sono 36 mesi di tirocinio professionalizzante, quindi molte cose ve le insegnano loro. Un amico diplomato in scuola privata è entrato in Enel con la raccomandazione di un personaggio importante. L'Hanno messo negli uffici ha controllare chi ruba la corrente. Fanno dei calcoli dei valori di cosfi. Questo amico mi ha chiesto a me cosa è il cosfi. Per dirvi come stanno inguaiati.
                    Nella terza parte vi faranno avvicinare a un pannello didattico, che voi avrete già notato entrando nella stanza. é un pannello con sopra un circuito cablato (lampadine, interruttori, ecc..). Su un tavolino di fianco ci sono attrezzature e dpi (elmetto, guanti di media tensione, ecc..). Nel mio caso hanno accesso il circuito. c'era una scatolina in cui arrivava alimentazione, la quale poi alimentava una lampadina. Mi hanno chiesto cosa c'era in quella scatolina. Ho guardato la lampadina a incandescenza e ho visto che era a 24 V. Quindi ho risposto che in quella scatolina c'era un trasformatore 230/24V. Poi mi hanno chiesto di misurare la corrente che passava in quel cavo. Sul tavolino c'era la pinza amperometrica, però non ho fatto attenzione a mettermi i guanti di protezione e il caschetto perchè il circuito era in tensione. Me l'hanno fatto notare.( Se non sapete come si usa la pinza amperometrica, chiedetemelo e ve lo spiego).
                    Il colloquio é terminato con le impressioni sul possibile lavoro da svolgere. ( MA LO SAI CHE SARAI CHIAMATO OGNI VOLTA CHE PIOVE E NEL FANGO DOVRAI RAGGIUNGERE LE CABINE, ECC.. TU CHE FAI?, e cose del genere). Fate attenzione a come rispondete, a non rispondere a tono o con parolacce, per non scavarvi la fossa da soli.
                    Non so dirvi dove all'epoca sbagliai però non fui contattato dall'Enel per lavorare e adesso giorno 14 novembre sono ancora lì. All'epoca entrai alle 8.30 e uscii alle 11.00 circa. (Fui uno dei primi a essere chiamato). Tenete conto che anche in Enel ci sono raccomandazioni. Se mi viene in mente qualcosa vi faccio sapere.
                    Ciao
                    grazie mille per le informazioni!! sei stato gentilissimo!!

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                      Timfar sei x caso di civitella?

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