Scusate se intervengo nella discussione. La trovo interessante e penso di poter portare degli elementi chiarificatori sulla questione.
La vexata quaestio è infatti: si può utilizzando la pec spedire una domanda di concorso, come quelli oggi scaricabili in formato pdf o doc dai siti dei vari enti, avendola compilata digitalmente ma non firmata con firlma elettronica qualificata?
Fino ad adesso dei concorsi che ho visto le poche volte in cui si dava la possibilità di invio tramite pec, si richiedeva la firma digitale.
La questione è dibattuta ed i punti chiave sono ben spiegati in questa intervento: Che PEC-cato! La posta elettronica certificata tra equivoci e limitati utilizzi concreti *-*Filodiritto leggete in particolare i punti 2 e 3.
In sostanza il problema è che la stessa amministrazione (in questo caso la circolare, sopra riportata) ha fatto una confusione. Mi spiego, come si dice nel link la pec è un vettore (come la raccomandata ar) che certifica la trasmissione, non certifica l'autenticità e l'integrità del contenuto. Contenuto che può essere per esempio una domanda di concorso. Il contenuto è certificato dalla firma, che nel documento cartaceo è apposta dall'autore di sua mano e "certificata" dalla fotocopia del documento di identità o in alternativa se presentata brevi manu, dall'impiegato ricevente; mentre nel documento informatico il contenuto è certificato dalla firma elettronica certificata.
Ora come si può leggere, l'art 65 lettera c-bis consente anche di non utilizzare la firma elettronica qualificata se l'autore è identificato dal sistema informatico tramite le credenziali della pec. Il che significa che molto probabilmente è possibile presentare una domanda di concorso compilando un documento informatico sul sito dell'ente, facendosi riconoscere nella propria identità tramite (e non firma digitale), ma solo se compilato sul sito.
La circolare parla anche però di trasmissione, ed è qui che probabilmente anche il Ministero cade nella confusione tra il concetto di pec e di firma elettronica certificata, perchè vuole far discendere l'autenticità del documento (in particolare la certezza del suo autore) dalla pec che è solo un vettore qualificato, attenstante la trasmissione, un po' come se appunto la raccomandata ar dimostrasse che la domanda, anche senza sottoscrizione, l'aveste inviata voi.
Per esempio se io inviassi la domanda in formato pdf scaricata dal sito di un mio amico, tramite la mia pec, della domanda del mio amico io sarei considerato l'autore?
Come si evince la questione è tutt'altro che risolta, anche dalla circolare (che tra l'altro non è fonte del diritto) che pare male interpretare il c-bis.
Quindi come si vede, la confusione è a monte, non tanto nei singoli enti che non accettano domande di concorso presentate tramite pec e senza firma digitale.
E diciamola poi tutta, la fregatura sta nel fatto che gratis ogni cittadino riceve solo la pec e non il servizio di firma digitale (che è un extra a pagamento), quindi ecco spiegata perchè forse si cerca anche di fare usare la pec, senza firma digitale per i concorsi, ma pone il problema dell'autenticità dei documenti invitati. Forse meglio sarebbe fornire gratis anche la firma digitale o passare in fretta al documenti d'identità elettronici.
La vexata quaestio è infatti: si può utilizzando la pec spedire una domanda di concorso, come quelli oggi scaricabili in formato pdf o doc dai siti dei vari enti, avendola compilata digitalmente ma non firmata con firlma elettronica qualificata?
Fino ad adesso dei concorsi che ho visto le poche volte in cui si dava la possibilità di invio tramite pec, si richiedeva la firma digitale.
La questione è dibattuta ed i punti chiave sono ben spiegati in questa intervento: Che PEC-cato! La posta elettronica certificata tra equivoci e limitati utilizzi concreti *-*Filodiritto leggete in particolare i punti 2 e 3.
In sostanza il problema è che la stessa amministrazione (in questo caso la circolare, sopra riportata) ha fatto una confusione. Mi spiego, come si dice nel link la pec è un vettore (come la raccomandata ar) che certifica la trasmissione, non certifica l'autenticità e l'integrità del contenuto. Contenuto che può essere per esempio una domanda di concorso. Il contenuto è certificato dalla firma, che nel documento cartaceo è apposta dall'autore di sua mano e "certificata" dalla fotocopia del documento di identità o in alternativa se presentata brevi manu, dall'impiegato ricevente; mentre nel documento informatico il contenuto è certificato dalla firma elettronica certificata.
Ora come si può leggere, l'art 65 lettera c-bis consente anche di non utilizzare la firma elettronica qualificata se l'autore è identificato dal sistema informatico tramite le credenziali della pec. Il che significa che molto probabilmente è possibile presentare una domanda di concorso compilando un documento informatico sul sito dell'ente, facendosi riconoscere nella propria identità tramite (e non firma digitale), ma solo se compilato sul sito.
La circolare parla anche però di trasmissione, ed è qui che probabilmente anche il Ministero cade nella confusione tra il concetto di pec e di firma elettronica certificata, perchè vuole far discendere l'autenticità del documento (in particolare la certezza del suo autore) dalla pec che è solo un vettore qualificato, attenstante la trasmissione, un po' come se appunto la raccomandata ar dimostrasse che la domanda, anche senza sottoscrizione, l'aveste inviata voi.
Per esempio se io inviassi la domanda in formato pdf scaricata dal sito di un mio amico, tramite la mia pec, della domanda del mio amico io sarei considerato l'autore?
Come si evince la questione è tutt'altro che risolta, anche dalla circolare (che tra l'altro non è fonte del diritto) che pare male interpretare il c-bis.
Quindi come si vede, la confusione è a monte, non tanto nei singoli enti che non accettano domande di concorso presentate tramite pec e senza firma digitale.
E diciamola poi tutta, la fregatura sta nel fatto che gratis ogni cittadino riceve solo la pec e non il servizio di firma digitale (che è un extra a pagamento), quindi ecco spiegata perchè forse si cerca anche di fare usare la pec, senza firma digitale per i concorsi, ma pone il problema dell'autenticità dei documenti invitati. Forse meglio sarebbe fornire gratis anche la firma digitale o passare in fretta al documenti d'identità elettronici.
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