concordo
Il problema va visto a 360 gradi.
E' l'italia che non va.
Da un parte non si può votare un partito iper-liberista, eppoi pretendere il posto pubblico, che quello stesso partito elimina quasi fosse la panacea per i conti dello stato, quasi fosse possibile farlo.
E' il tipico approccio del piccolo imprenditore, il quale evade il fisco, odia l'impiego pubblico, ma poi pretende uffici veloci ed efficienti, servizi ottimi.
La classe politica che i giovani avallano- in particolare quelli del sud -elimina il posto pubblico, anche se serve, e non possono quei giovani stessi lamentarsi ex post: è ridicolo.
Come disse Silvio-persona coerente-ogni dieci in pensione, solo uno dentro.
Basta guardarsi la gazzetta di quest'anno: zero concorsi o quasi. E' una scelta di campo che voi avete accettato in cabina elettorale ragazzi, basta lagne.
Forse che non servono magistrati, impiegati, infermieri?
Eppure si tira la cinghia lì.
Salvo poi gridare all'emergenza, dopo anni di incuria per quel che concerne l'amm.ordinaria, nominando di corsa commissari superpagati.
E questo vizio italico ormai deborda dall'alveo pubblico, per natura clientelare, e tracima nel privato; dappertutto, laddove il lavoro è regolare e garantito, 40-50 enni al lavoro, demotivati e stufi, e nessuna forza fresca.
Ribadisco tuttavia che non è vittimismo o pessimismo, bensì la lucida osservazione del reale.
In ogni caso, tutto ciò, anche la vostra disoccupazione, deriva dalle vostre scelte elettorali; ergo ben vi sta.
Detto da uno che ha rinunciato al posto comunale, e che anche in una grande azienda privata vede i mali del blocco delle assunzioni perpetrato per anni.
Un consiglio: basta subire dagli anziani.
Facciamo come loro nei mitici 60': tutto e subito.
Ciao.
Il problema va visto a 360 gradi.
E' l'italia che non va.
Da un parte non si può votare un partito iper-liberista, eppoi pretendere il posto pubblico, che quello stesso partito elimina quasi fosse la panacea per i conti dello stato, quasi fosse possibile farlo.
E' il tipico approccio del piccolo imprenditore, il quale evade il fisco, odia l'impiego pubblico, ma poi pretende uffici veloci ed efficienti, servizi ottimi.
La classe politica che i giovani avallano- in particolare quelli del sud -elimina il posto pubblico, anche se serve, e non possono quei giovani stessi lamentarsi ex post: è ridicolo.
Come disse Silvio-persona coerente-ogni dieci in pensione, solo uno dentro.
Basta guardarsi la gazzetta di quest'anno: zero concorsi o quasi. E' una scelta di campo che voi avete accettato in cabina elettorale ragazzi, basta lagne.
Forse che non servono magistrati, impiegati, infermieri?
Eppure si tira la cinghia lì.
Salvo poi gridare all'emergenza, dopo anni di incuria per quel che concerne l'amm.ordinaria, nominando di corsa commissari superpagati.
E questo vizio italico ormai deborda dall'alveo pubblico, per natura clientelare, e tracima nel privato; dappertutto, laddove il lavoro è regolare e garantito, 40-50 enni al lavoro, demotivati e stufi, e nessuna forza fresca.
Ribadisco tuttavia che non è vittimismo o pessimismo, bensì la lucida osservazione del reale.
In ogni caso, tutto ciò, anche la vostra disoccupazione, deriva dalle vostre scelte elettorali; ergo ben vi sta.
Detto da uno che ha rinunciato al posto comunale, e che anche in una grande azienda privata vede i mali del blocco delle assunzioni perpetrato per anni.
Un consiglio: basta subire dagli anziani.
Facciamo come loro nei mitici 60': tutto e subito.
Ciao.
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