Ciao a tutti
volevo sapere una cosa, che forse può interessare a tanti altri... ma il tirocinio è compatibile con l'iscrizione all'albo dei commercialisti? e con l'apertura di una partita iva? Ho chiesto in giro (perfino a dipendenti pubblici) e mi hanno dato le risposte più varie, che raccolgo in tre "scuole di pensiero":
A) non ci sono problemi di compatibilità, devi solo limitarti a sospendere l'attività professionale, ma per esempio si può tenere la partita Iva aperta per fatturare vecchi compensi che dovessi riscuotere durante il tirocinio.
B) ci sono problemi di compatibilità e bisogna arrivare al tirocinio già "ripuliti" di entrambe le cose, altrimenti ti fanno la pelle...
C) ci sono problemi di compatibilità, ma tanto nessuno controlla e quindi anche se tieni aperta la partita Iva chissenefrega, ti cancellerai quando ti assumono
Il problema per me è duplice... intanto, non vorrei avere problemi di nessun tipo se fossi ammesso al tirocinio, non me ne frega niente del titolo professionale, per me non è mai stato un obiettivo e ho fatto questo mestiere solo perché la disoccupazione non mi ha dato altro.
Però, se il tirocinio non dovesse andare a buon fine (mi hanno detto che i criteri con cui vengono fatte le graduatorie finali sono abbastanza imperscrutabili), sarei presumibilmente costretto a riprendere la mia attività, ma, in caso di chiusura e riapertura della partita Iva, perderei il diritto al famoso regime fiscale dei minimi... cioè dovrei pagare imposte piene sui quattro soldi che guadagno (faccio il professionista per modo di dire... non ho clienti e scrivo scartoffie per uno studio di altri). Questo mi orienterebbe a lasciare definitivamente il detestato mondo della professione e dedicarmi ad attività più redditizie, come fare il dog sitter o le ripetizioni private, o chiedere l'elemosina per la strada.
Qualcuno sa come funzioni la cosa? Oppure indicarmi dove posso chiamare per la risposta definitiva? Esiste un riferimento normativo (Il testo unico vale per i già assunti...)? Grazie dell'aiuto
volevo sapere una cosa, che forse può interessare a tanti altri... ma il tirocinio è compatibile con l'iscrizione all'albo dei commercialisti? e con l'apertura di una partita iva? Ho chiesto in giro (perfino a dipendenti pubblici) e mi hanno dato le risposte più varie, che raccolgo in tre "scuole di pensiero":
A) non ci sono problemi di compatibilità, devi solo limitarti a sospendere l'attività professionale, ma per esempio si può tenere la partita Iva aperta per fatturare vecchi compensi che dovessi riscuotere durante il tirocinio.
B) ci sono problemi di compatibilità e bisogna arrivare al tirocinio già "ripuliti" di entrambe le cose, altrimenti ti fanno la pelle...
C) ci sono problemi di compatibilità, ma tanto nessuno controlla e quindi anche se tieni aperta la partita Iva chissenefrega, ti cancellerai quando ti assumono
Il problema per me è duplice... intanto, non vorrei avere problemi di nessun tipo se fossi ammesso al tirocinio, non me ne frega niente del titolo professionale, per me non è mai stato un obiettivo e ho fatto questo mestiere solo perché la disoccupazione non mi ha dato altro.
Però, se il tirocinio non dovesse andare a buon fine (mi hanno detto che i criteri con cui vengono fatte le graduatorie finali sono abbastanza imperscrutabili), sarei presumibilmente costretto a riprendere la mia attività, ma, in caso di chiusura e riapertura della partita Iva, perderei il diritto al famoso regime fiscale dei minimi... cioè dovrei pagare imposte piene sui quattro soldi che guadagno (faccio il professionista per modo di dire... non ho clienti e scrivo scartoffie per uno studio di altri). Questo mi orienterebbe a lasciare definitivamente il detestato mondo della professione e dedicarmi ad attività più redditizie, come fare il dog sitter o le ripetizioni private, o chiedere l'elemosina per la strada.
Qualcuno sa come funzioni la cosa? Oppure indicarmi dove posso chiamare per la risposta definitiva? Esiste un riferimento normativo (Il testo unico vale per i già assunti...)? Grazie dell'aiuto
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