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Sempre il Simone, dice che i dati extracontabili sono forniti dal contribuente attraverso la compilazione degli studi di settore (allegati alla dichiarazione dei redditi); gli scostamenti tra i ricavi dichiarati e quelli deducibili dagli studi di settore non sono soggetti ad accertamento induttivo se il dichiarato è inferiore a quanto risulta dagli studi di settore.
A questo UNA DOMANDA sorge spontanea:
Si parla di un esonero dall'accertamento nel caso sopra menzionato, mentre tutti quei redditi invece "accertabili", non tutti di fatto verrebbero accertati..... sulla base di quale criterio questi ultimi non vengono accertati?
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Originariamente inviato da artistik007 Visualizza il messaggioSempre il Simone, dice che i dati extracontabili sono forniti dal contribuente attraverso la compilazione degli studi di settore (allegati alla dichiarazione dei redditi); gli scostamenti tra i ricavi dichiarati e quelli deducibili dagli studi di settore non sono soggetti ad accertamento induttivo se il dichiarato è inferiore a quanto risulta dagli studi di settore.
A questo UNA DOMANDA sorge spontanea:
Si parla di un esonero dall'accertamento nel caso sopra menzionato, mentre tutti quei redditi invece "accertabili", non tutti di fatto verrebbero accertati..... sulla base di quale criterio questi ultimi non vengono accertati?
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Originariamente inviato da giordy76 Visualizza il messaggioChe io sappia, quando si dichiarano redditi inferiori rispetto a quelli che si dovrebbe in base allo studio di settore, ci si espone ad accertamento (non so se eventuale o automatico), a meno che non ci si ADEGUI allo studio di settore (in pratica, dalle mie scritture contabili risulta tot., ma in base allo studio di settore dovrei pagare un importo + alto, allora pur di non essere sottoposto ad accertamento, decido di sottostare e pagare le maggiori imposte). In genere tutti i contribuenti fanno così..anche perchè, normalmente, gli studi di settore rispecchiano la realtà, e la differenza è esattamente la quota di "nero" (scontrini non battuti e quindi maggiori ricavi non dichiarati; dipendenti pagati in nero..in questo caso si stanno nascondendo dei costi al fisco, ma anche lo studio di settore se ci fosse un dipendente sarebbe diverso..).
Ma non riesco a capire quello che dice il Simone a pag. 1003 del manuale quando parla di "non soggezione ad accertamento automatico nel caso in cui i ricavi dichiarati siano inferiori agli indicatori di normalità".
Non si spiega cosa si intende per accertamento automatico...per chi non sta ancora "dall'altra parte".
Non ho traovato nulla sugli accertamenti "automatici" cosa sono e sono sun sinonimo dei tipi di accertamento che ho menzionato sopra (la classificazione data dal Simone).
Ho raccolto il materiale allegato, su cui però non trovo risposta anche se però mi sembra molto più preciso sugli studi di settore del Simone.
Probabilmente il Simone fa riferimento a qualche legge o articolo del Tuir?File allegati
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Originariamente inviato da artistik007 Visualizza il messaggioHo trovato su internet qualcosa in merito all'accertamento automatico.
Ora ho capito! Il manuale Simone è assolutamente troppo sintetico credo..... chissà come sono gli altri testi...
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Originariamente inviato da saintjust Visualizza il messaggioHo sempre sostenuto che il Simone sia un pò troppo sintetico per alcune materie, cmq spero che questa circolare possa darvi ulteriori spunti.
perfetto. Grande. Questa sì che è collaborazione...
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