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    Reati fiscali: acquisibile in sede penale la sentenza tributaria irrevocabile che annulla l’accertamento

    https://www.youtube.com/watch?v=CZTinq-TK08

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      La Corte di Cassazione, sez. penale, con la sentenza n. 25008 del 19 maggio 2017 intervenendo in tema di revisione della sentenza di condanna per reati fiscali ha affermato che ai fini della revisione della condanna per reati fiscali può essere acquisita, ai fini della revisione della condanna, la sentenza tributaria, divenuta irrevocabile, che annulla l’accertamento.

      La vicenda ha riguardato un condannato per reati penali che aveva proposto una richiesta di revisione rispetto alla sentenza di secondo grado che lo ha condannato per il reato di omessa dichiarazione ex art. 5 D.Lgs. n. 74 del 2000.

      I giudici della Corte d’appello dichiaravano inammissibile la richiesta di revisione ritenendo non acquisibile, a fini probatori, la sentenza della Commissione tributaria che ha accertato l’infondatezza della pretesa impositiva nei riguardi dell’imputato. In particolare i giudici distrettuali ritenevano che ai sensi dell’art. 238 c.p.p. la possibilità di acquisizione e valutazione probatoria esiste soltanto per le sentenze penali divenute irrevocabili.

      Il soggetto condannato avverso la decisione proponeva ricorso in cassazione fondato su due motivi. In particolare, ha fatto presente che, nella fattispecie, l’inesistenza dell’illecito, accertata in sede tributaria, intacca necessariamente il giudicato penale, poiché si pone come condizione di punibilità, tanto che, se l’avviso di accertamento fosse stato annullato prima della pronuncia penale, in reato non si sarebbe configurato.

      Gli Ermellini accolgono le doglianze del ricorrente osservando che né le sentenze del giudice tributario né quelle del giudice amministrativo, in genere, sono vincolanti per il giudice penale. L’articolo 238 bis c.p.p. si limita a consentire l’acquisizione in dibattimento di sentenze, non necessariamente solo penali, che sono valutabili a norma degli articoli 187 e 192, comma 3, c.p.p. (v., tra le altre, Cass. n. 1628 del 2015).

      Per cui per i giudici di legittimità la corte distrettuale non ha applicato correttamente la legge. Infatti nell’ordinanza impugnata la sentenza della CTR poteva benissimo essere acquisita in dibattimento per essere liberamente considerata ai fini della decisione.

      Il ricorrente, secondo i giudici di legittimità, ha giustamente prospettato “la possibilità di valutare la sentenza come documento a norma dell’art. 630 lett. c) c.p.p., e di apprezzarne l’efficacia probatoria ai fini della revisione del processo, laddove, nell’accogliere il ricorso in opposizione all’accertamento fiscale, aveva escluso l’illecito presupposto”.

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        http://www.altalex.com/documents/new...fetto-di-causa

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          Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
          http://www.ilfattoquotidiano.it/2017...apaci/3595352/

          C’è chi non si è pentito delle offese lanciate persino quando l’avevano già assassinato, ma anche chi ha chiesto scusa. Chi ha fatto delle scelte poi rivelatesi errate e adesso porta in tribunale i giornali che le ricordano, chi non ha mai più commentato certe critiche lanciate a favor di telecamera e chi invece nega persino le sue stesse parole. Sono i nemici di Giovanni Falcone, quelli che lo hanno osteggiato in vita rendendogli impossibile l’esistenza. Una categoria che non viene mai – o quasi mai – citata nelle decine di eventi organizzati ogni anno per commemorare il giudice palermitano. “I nemici principali di Giovanni furono proprio i suoi amici magistrati.
          https://www.youtube.com/watch?v=AUPIKaT7pI0

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            Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio

            quelli che si atteggiano perchè credono di essere arrivati....Di colpo perdono l'educazione e si sentono migliori di te...Quei tipetti tutti abbronzati, insomma non saprei come spiegarti...è una categoria di persone, in genere liberi professionisti...
            O imprenditori...ne ho ben in mente uno...

            Ti sei espresso benissimo, ho intuito fosse un dispregiativo...
            in campidanese si direbbe unu montau (un montato in italiano: sono andata a controllare sul dizionario, perché mi e' venuto il dubbio che la mia traduzione in italiano fosse sardo italianizzato ahahahah).

            Un tipo arrogante, poco umile, che si sente padrone del mondo, insomma...

            ...e che crede di non dover sottostare alle regole che devono rispettare tutti...
            Ultima modifica di strelizia; 23-05-2017, 20:13.

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              “I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e di voti dati nell’esercizio” recita l’articolo 68 della Costituzione. Ed è per questo che un parlamentare italiano che viene pagato, a suon di bonifici grazie a triangolazioni societarie, non può essere processato per corruzione.


              http://www.ilpost.it/2017/02/17/scan...siglio-europa/

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                Camorra, sigilli a un ristorante in centro a Milano e bloccato un conto a Lugano

                http://napoli.repubblica.it/cronaca/...nza-162042882/

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                  Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
                  Camorra, sigilli a un ristorante in centro a Milano e bloccato un conto a Lugano

                  http://napoli.repubblica.it/cronaca/...nza-162042882/
                  In particolare si è potuto fare luce su tre diversi campi d’azione del trio Potenza: sui movimenti di denaro verso l’estero successivamente rimpatriati in Italia con bonifici bancari per essere reinvestiti in imprese nazionali, sullo sfruttamento della procedura di voluntary disclosure che ha permesso di riportare in Italia patrimoni mobiliari grazie alla specifica rogatoria internazionale attuata con gli istituti di credito elvetici e infine sui rapporti con alcuni individui legati al clan Lo Russo.

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                    SAN MARINO. Nuova udienza, ieri, per il caso di riciclaggio di denaro ritenuto frutto del traffico internazionale di stupefacenti. Un caso in cui entrano, secondo l’accusa, narcos messicani, camorra e traffico di droga. Chili e chili di droga che giungevano in Italia nascosti in altoforni per ceramiche provenienti dal Messico. A dover rispondere di riciclaggio, Elio Gerardi, la ex moglie Patrizia Federica Toschi, la sorella Maria Cristina Toschi e loro madre Franca Buzzoni, tutti residenti tra Modena, Parma e Reggio Emilia. I soldi movimentati sul Titano, secondo le ricostruzioni, ammontano, tra le varie operazioni di investimento e disinvestimento, ad una cifra complessiva di oltre 320.675 euro. Proprio tali movimentazioni hanno fatto scattare le indagini sul Titano.

                    Nell’udienza di ieri davanti al Giudice Battaglino hanno deposto il Vice direttore dell’Aif, Nicola Muccioli, e anche il perito di parte. Quest’ultimo ha sostenuto che denari sono stati sottoposti alla voluntary disclosure, pertanto per la difesa non possono essere ritenuti di provenienza illecita. (...)


                    http://www.libertas.sm/notizie/2017/...ul-titano.html

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                      Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
                      SAN MARINO. Nuova udienza, ieri, per il caso di riciclaggio di denaro ritenuto frutto del traffico internazionale di stupefacenti. Un caso in cui entrano, secondo l’accusa, narcos messicani, camorra e traffico di droga. Chili e chili di droga che giungevano in Italia nascosti in altoforni per ceramiche provenienti dal Messico. A dover rispondere di riciclaggio, Elio Gerardi, la ex moglie Patrizia Federica Toschi, la sorella Maria Cristina Toschi e loro madre Franca Buzzoni, tutti residenti tra Modena, Parma e Reggio Emilia. I soldi movimentati sul Titano, secondo le ricostruzioni, ammontano, tra le varie operazioni di investimento e disinvestimento, ad una cifra complessiva di oltre 320.675 euro. Proprio tali movimentazioni hanno fatto scattare le indagini sul Titano.

                      Nell’udienza di ieri davanti al Giudice Battaglino hanno deposto il Vice direttore dell’Aif, Nicola Muccioli, e anche il perito di parte. Quest’ultimo ha sostenuto che denari sono stati sottoposti alla voluntary disclosure, pertanto per la difesa non possono essere ritenuti di provenienza illecita. (...)


                      http://www.libertas.sm/notizie/2017/...ul-titano.html
                      la difesa dice chiacchiere......i soldi se sono marci tali dovrebbero rimanere, altrimenti sarebbe troppo facile....

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                      Sto operando...
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