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    Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio

    cosa, la scaletta?
    definizione di sostituto e responsabile
    quali sono i redditi soggetti a sostituzione (attenzione a sottodomanda : agente di commercio e condominio)
    quali sono i soggetti sostituiti
    differenza tra ritenuta d'cconto, d'imposta e imposta sostitutiva
    momento di effettuazione della ritenuta e termini di pagamento
    modello 770 (termini ecc)
    problematica nei rapporti tra sostituto e responsabile (responsabilità, rapporto privatistico, rapporto tributario)
    solidarietà in alcune imposte e differenza con la solidarietà civilistica problematica
    litisconsorzio sostituto e sostituito
    accollo d'imposta (statuto del contribuente)
    vari tipi di rivalsa (facoltativa, obbligatoria)
    differenza tra rivalsa dirette e iva

    Ultima modifica di ROL; 10-01-2020, 09:41.

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      https://www.fiscal-focus.it/quotidia...no-va,3,115237

      ancora con sti scontrini...

      na fissazione....

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        https://www.ecnews.it/dal-1-gennaio-...-per-i-comuni/

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          https://rep.repubblica.it/pwa/genera...sa_-228857088/

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            https://www.youtube.com/watch?v=bVS0...TvPJ-aUlctxElw

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              Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
              off topic

              " Deve considerarsi circostanza priva di rilevanza il mancato rinvenimento di documenti in termine di "pareri" o "relazioni" in quanto la prestazione richiesta a un professionista ben può sostanziarsi in un'attività di mera assistenza comprendente l'espressione di pareri orali, ovvero la partecipazione a riunioni propedeutiche e/o contratti con soggetti esterni interessati ai progetti societari"...
              Quindi l'orientamento della Cassazione è cambiato

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                Come noto, ai fini delle imposte sui redditi l’articolo 109 Tuir contiene le norme generali sui componenti del reddito d’impresa, facendo esplicito riferimento ai famosi principi di competenza
                , inerenza,
                certezza e obiettiva determinabilità dei costi sostenuti.

                In particolare, per espressa disposizione normativa, i ricavi, le spese e gli altri componenti positivi e negativi concorrono a formare il reddito nell’esercizio di competenza; tuttavia i ricavi, le spese e gli altri componenti di cui nell’esercizio di competenza non sia ancora certa l’esistenza o determinabile in modo obiettivo l’ammontare, concorrono a formarlo nell’esercizio in cui si verificano tali condizioni.

                Con specifico riferimento al principio di inerenza del costo sostenuto, la normativa sostanziale prevede che le spese e gli altri componenti negativi diversi dagli interessi passivi, tranne gli oneri fiscali, contributivi e di utilità sociale, sono deducibili se e nella misura in cui si riferiscono ad attività o beni da cui derivano ricavi o altri proventi che concorrono a formare il reddito o che non vi concorrono in quanto esclusi.

                Di contro, ai fini Iva, l’articolo 19, comma 1, D.P.R. 633/1972 prevede che il soggetto passivo ha il diritto di detrarre l’imposta assolta o dovuta o a lui addebitata a titolo di rivalsa in relazione ai beni ed ai servizi importati o acquistati nell’esercizio dell’impresa, arte o professione.

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                  qual'è la norma dove è previsto il principio di inerenza?
                  qual'è la norma in cui previsto il requisito di congruità?
                  qual'è la norma in cui è previsto il principio di antieconomicità?

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                    Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
                    qual'è la norma dove è previsto il principio di inerenza?
                    qual'è la norma in cui previsto il requisito di congruità?
                    qual'è la norma in cui è previsto il principio di antieconomicità?
                    La Corte di Cassazione, con due ordinanze pubblicate a poca distanza l’una dall’altra – la n. 450/2018 e la n. 3170/2018 – ha proposto un importante cambiamento della lettura e quindi della applicazione pratica del noto principio di inerenza delle spese, rispetto all’orientamento sinora prevalente e tradizionalmente applicato. Ma andiamo con ordine.

                    Secondo l’orientamento interpretativo più radicato nel tempo, il principio di inerenza sarebbe sancito dall’articolo 109, comma 5, Tuir, ai sensi del quale le spese e gli altri componenti negativi diversi dagli interessi passivi, dagli oneri fiscali e contributivi, sarebbero deducibili se e nella misura in cui si riferiscono ad attività o beni da cui derivano ricavi o altri proventi che concorrono a formare il reddito, o che non vi concorrono in quanto esclusi.

                    L’Amministrazione finanziaria ha più volte ribadito che l’inerenza delle spese deve essere valutata con riguardo all’impresa nel suo complesso, e quindi non strettamente riferita alla realizzazione di ricavi. A questa nozione si è poi nel tempo aggiunta anche una sorta di c.d. inerenza quantitativa, molto vicina al principio di antieconomicità e volta quindi a poter ritenere una spesa inerente solo per una sua parte in ragione di una presunta non congruità rispetto alla complessiva attività dell’impresa.

                    Ebbene, questa tradizionale definizione del principio di inerenza viene completamente disattesa dalle sopra citate ordinanze della Cassazione dalle quali si traggono alcune affermazioni di principio senza dubbio molto interessanti.

                    In primo luogo, viene rotto il collegamento fra il principio di inerenza ed l’articolo 109, comma 5, Tuir.

                    Ovvero, l’inerenza non avrebbe affatto un fondamento normativo in questa disposizione del Tuir la quale, invece, avrebbe solo la funzione di stabilire che, ove alla formazione dell’imponibile fiscale concorressero ricavi esenti, allora non sarebbe possibile dedurre oneri che derivano dalle attività o dai beni da cui appunto originano tali proventi esenti. Quindi, l’inerenza discenderebbe non da questa disposizione del Tuir, come tradizionalmente pensato, bensì dal principio costituzionale di capacità contributiva.

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                      Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
                      qual'è la norma dove è previsto il principio di inerenza?
                      qual'è la norma in cui previsto il requisito di congruità?
                      qual'è la norma in cui è previsto il principio di antieconomicità?
                      Quindi, il principio cardine è che l’inerenza è un concetto immanente nella stessa nozione di reddito d’impresa.

                      A questo principio si collega quindi anche la giusta collocazione di altre ricorrenti aggettivazioni negative della spesa, quali sono la congruità o la sua antieconomicità; si tratta di connotazioni che possono fungere, semmai, solo da possibili elementi sintomatici di un eventuale difetto di inerenza della spesa.

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