L’onere della prova, come ha statuito il comma 9 dell’art. 10-bis,incombe sull’Amministrazione finanziari che deve provare l’esistenza della condotta abusiva, da parte sua non rilevabile d’ufficio,mentre il contribuente ha l’onere di dimostrare l’esistenza delle ragioni extrafiscali di cui al 3° comma.
annuncio
Comprimi
Ancora nessun annuncio.
L'angolo di ROL
Comprimi
X
-
In realtà risulta meramente ipotetico lo spazio per stabilire gli oneri di prova a carico delle parti in materia di abuso del diritto, posto che in un processo sull’abuso, il problema non è tanto quello di accertare la verità dei fatti, quanto quello di valutarli nel loro significato sostanziale.
Perciò non ricorre sul punto un vero e proprio onere della prova incombente sulle parti, ma un onere di allegazione a carico delle stesse: l’amministrazione deve allegare la struttura dell’operazione, il vantaggio fiscale indebito, mentre il contribuente deve allegare le ragioni sottostanti alle operazioni, il fatto che si tratta di un vantaggio lecito, le eventuali ragioni extra fiscali non marginali sottostanti alle operazioni:in tal modo i giudici sono tenuti a rimanere nell’ambito delle allegazione espletate.
Commenta
-
Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioIn ogni caso le condotte abusive non determinano fatti punibili ai sensi delle leggi penali tributarie
che poi, al netto delle chiacchiere, il tutto per arrivare a questo.....
Commenta
-
Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioIn ogni caso le condotte abusive non determinano fatti punibili ai sensi delle leggi penali tributarie
che poi, al netto delle chiacchiere, il tutto per arrivare a questo.....
---------------> e a questo.....l’art. 10-bis, comma 9, Statuto, che afferma lapidariamente il divieto di rilevabilità d’ufficio
Commenta
-
Consip, il gip: “Intercettate Tiziano, su di lui gravi indizi di corruzione”
Consip - Woodcock chiedeva di ascoltare babbo Renzi per verificare se l’amico Russo millantasse, ma per il giudice il quadro era più pesante
Altro che pm d’assalto che voleva a tutti i costi incastrare il povero Tiziano Renzi. Henry John Woodcock si è dimostrato nei fatti più garantista dei giudici nei suoi confronti.
Commenta
Commenta