Ancora ISIS...quei 4 pagliacci vestiti di nero che arruolano svitati per concludere una trattativa....(che nessuno vuole concludere, visto che questa bassa macelleria rende ricchi tutte le parti in causa...tranne i c.oglioni che si fanno esplodere.....)
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concorso agenzia delle entrate 2015 - 892 posti per funzionari amministrativi
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Originariamente inviato da Limavy Visualizza il messaggioPS ti ho risposto...se puoi ricambia dalla tua alcova con PC
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Originariamente inviato da Limavy Visualizza il messaggioSai che studiai diritto dei Paesi Arabi...e iniziai a leggere il Corano ... Quasi tutte le sure iniziano con "Nel nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso"...
L'uomo è capace di rendere brutto...anche ciò che non nasce tale...
pure la femmina..ahahahahahaha (sempre in Arabo...)
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Per questo stupisce l’assoluto disinteresse fin qui mostrato dai giornali italiani per quello che sta accadendo a Siracusa. I fatti per chi ci legge sono noti. Da mesi la procura siciliana indaga su un presunto complotto ordito per far saltare la poltrona del numero uno Eni, Claudio Descalzi, e per delegittimare Renzi. L’inchiesta è in fase avanzata. In questi giorni vengono sentiti come testimoni gli uomini più vicini al premier. Il primo è statoAndrea Bacci, l’imprenditore che Renzi voleva alla guida di Telekom Sparkle. A breve toccherà al sottosegretario alla Presidenza del ConsiglioLuca Lotti, e poi a Marco Carrai, l’amico di una vita che il premier sognava a capo della nostra cyber security. Le modalità con cui è nata l’indagine sono però anomale. Ci sono dossier, ricchi di foto e intercettazioni, recapitati anonimamente a un’altra piccola Procura, quella diTrani, ci sono testimoni che si presentano spontaneamente raccontando di essere stati minacciati. Per questo anche i pm siciliani non escludono di trovarsi davanti a un depistaggio. A una manovra utile, a prima vista, per far passare Descalzi come vittima in settimane che Eni sa essere cruciali. A Milano sta per essere chiusa l’inchiesta su una presunta maxi-tangente versata dalla società petrolifera a politici di primo piano del vecchio governo della Nigeria e in parte forse intascata da manager italiani. Un’indagine in cui De Scalzi è indagato assieme al suo predecessore, Paolo Scaroni, e molti altri personaggi dal profilo ambiguo, come l’uomo che sussurra ai potenti, Luigi Bisignani.
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