A due anni dagli arresti si apre il dibattimento, anche se ci sono già stati 32 patteggiamenti. Il procuratore aggiunto: "Meglio così, prescrizione incombente"
Amaro, a margine del processo, il commento del procuratore aggiunto di Venezia, Carlo Nordio. “Questo processo non è l’inizio della fine, è solo la fine dell’inizio” ha detto riferendosi all’inchiesta che nel giugno 2014 portò a decine di arresti e decapitò la classe politica veneta, a causa delle mazzette pagate da Giovanni Mazzacurati e dalle aziende del Consorzio Venezia Nuova. “Ventiquattro anni fa ero pubblico ministero nel processo a Gianni De Michelis e Carlo Bernini, spero che tra vent’anni i miei giovani colleghi non si trovino a celebrare processi simili a questo”. Della serie: nulla è cambiato nel grande romanzo del malaffare. In questi due anni i patteggiamenti degli imputati sono stati 32, lo Stato ha incamerato una decina di milioni di euro sotto forma di risarcimenti. “Accedere a certi patteggiamenti è stato un utile compromesso, anche perché il rischio diprescrizione è sempre incombente” ha ricordato Nordio.
Cosa rimane da recuperare? “Sono in corso rogatorie internazionali, per questo dico che questo è solo la fine del’inizio. Ma tutti sappiamo quanto sia complesso trovare soldi nascosti all’estero”.
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