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concorso agenzia delle entrate 2015 - 892 posti per funzionari amministrativi

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    EVASIONE FISCALE ANTONIO CRISPINO E QUATTRO FUNZIONARI DELLE ENTRATE RISCHIANO IL PROCESSO ...

    (statevi accorti quando chiudete le posizioni...SCUDO FISCALE)

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      Secondo l’accusa, Capacci avrebbe agevolato l’omesso versamento dell’Iva, per un importo complessivo di circa 2 milioni di euro, da parte di due aziende fornitrici della stessa “Uno Communication”. In particolare, il reato sarebbe stato commesso attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti. L’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza, risale al 2013. Tutto era partito da un controllo incrociato nei confronti di una delle due società fornitrici dell’azienda di Capacci da parte dell’Agenzia delle Entrate, relativa all’anno fiscale 2008.
      L’accertamento aveva portato alla luce il presunto mancato versamento dell’Iva, sia da parte dell’azienda oggetto della verifica, sia di una seconda. E in quella circostanza era emerso anche il presunto coinvolgimento della “Uno Communications”: l’ipotesi è che avesse appunto “aiutato” una delle due società, la “Helvetia Com”, nel commettere la frode . A metà gennaio di quest’anno, il sindaco di Imperia era stato raggiunto da un avviso di garanzia.


      La tesi dei legali è che le tre società coinvolte avessero attuato un “accordo di compensazione” all’interno di una compravendita di diversi tipi di traffico telefonico. Una partita di giro che però non avrebbe comportato alcun illecito penale.Ma ora sarà il Tribunale a doverlo stabilire.


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        Con interrogazione parlamentare (in www.openparlamento, atti, interrogazione parlamentare a risposta scritta 4/09629 presentata alla Camera da Pesco Daniele ed altri 35 – appartenenti a tutti maggiori partiti, ai quali si sono aggiunti in corso moltissimi altri deputati – ed indirizzata al Ministro dell’economia e delle finanze il 30 giugno 2015, nella seduta 451) era stato segnalato che:

        1) all’atto della loro istituzione le Agenzie fiscali si erano impegnate con lo Stato a corrispondere il premio annuale di risultato (33.000 euro per i dirigenti di seconda fascia e da 100.000 a 150.000 euro per i dirigenti generali) a condizione che fosse stato raggiunto l’obiettivo che la percentuale di vittorie nel contenzioso tributario unita alla percentuale di giudizi intermedi risultasse essere almeno pari al 59 %;

        2) dette Agenzie avevano attestato che sia nel 2013 che nel 2014 avevano raggiunto tale obiettivo, provvedendo di conseguenza a corrispondere ai propri dirigenti i relativi premi di risultato;

        3) dai dati ufficiali pubblicati dal Ministro dell’economia e delle finanze risultava invece che tali percentuali si attestavano per il 2013 al 48,64% presso le CTP e al 47,14% alle CTR, e per il 2014 al 53,74% per le CTP ed al 52,31% per le CTR: percentuali quindi tutte inferiori al 59% richiesto;

        4) se fosse stata riconosciuta sia la palese incongruenza dei dati forniti dall’Agenzia delle entrate con quelli pubblicati dal Ministero dell’economia e delle finanze sia il legame di tali dati alla determinazione dei premi di produttività, sarebbe stato necessario effettuare le opportune segnalazioni ai fini dell’accertamento di eventuali responsabilità circa l’eventuale danno erariale, qualora si trattasse di premi distribuiti senza l’avvenuto raggiungimento degli obbiettivi previsti.

        A tale contestazione le Agenzie avevano risposto che la prospettazione degli interroganti era errata, perché non avevano considerato anche il contenzioso dinanzi la Corte di Cassazione, presso di cui l’Amministrazione aveva ottenuto oltre il 90% di risultati positivi; sicché mediando le percentuali ottenute presso le Commissioni tributarie con quella ottenuta presso la Corte di Cassazione risultava addirittura una percentuale media intorno al 70%.

        Gli interessati avevano ribattuto che mentre i ricorso alle Commissioni tributarie erano stati di circa 250.000 l’anno i ricorsi alla Corte di Cassazione erano stati circa 500 l’anno: e che pertanto era totalmente illogico fare una media semplice tra la percentuale da considerare per le Commissioni tributarie (pari, al massimo, al 53,74%) e la percentuale da considerare per i ricorsi presentati alla Corte di Cassazione ma occorreva fare una media ponderata, attesa l’enorme differenza quantitativa tra i gruppi di ricorsi considerati: perché altrimenti se in ipotesi in quegli anni fosse stato presentato in Cassazione un solo ricorso e questo ricorso fosse stato vinto dall’Agenzia, avrebbe dovuto dirsi che l’Amministrazione aveva conseguito una percentuale media di esiti positivi pari al (100%+53,74%):2=76,87%; con il che l’esito di un solo ricorso alla Corte di Cassazione avrebbe avuto lo stesso peso percentuale dell’esito di decine di migliaia di ricorsi alle Commissioni tributarie, con conseguente possibilità delle Agenzie di attestarsi per queste ultime su una percentuale di esiti positivi intorno al 20%, dato che (100%+20%):2=60%, ed è quindi superiore al 59%.

        Ma su queste ultime banali ma ignorate considerazioni si è chiuso un silenzio tombale, come le acque del Mar Rosso al passaggio dell’esercito del faraone. Tale situazione però non dovrebbe lasciare indifferente la Corte dei Conti, tenuto conto che la spesa per il premio ai dirigenti è costata all’erario circa 55 milioni di euro l’anno, da circa quindici anni; e quest’anno dovrebbe ascendere a circa 68 milioni di euro.

        In ogni caso, la tranquilla sicurezza con cui le Agenzie avevano proposto il suddetto singolare metodo di calcolo fa tornare alla mente un noto aneddoto. Un rosticciere vuole fare un prodotto innovativo; ed apre un esercizio con l’insegna “Polpette di allodola”. L’esercizio va alla grande. Un amico, incuriosito chiede al rosticciere come faccia a trovare tante allodole; e quello gli confessa che in realtà non fa polpette integralmente di allodola ma con il 50% di allodola ed il 50% di cavallo, nel senso che mette nell’impasto la carne di una allodola e quella di un cavallo. “Ma tu sbagli a fare così la percentuale!” osserva stupito l’amico. E il rosticciere ribatte “Sei tu che sbagli, perché non consideri quante allodole riesco prendere con questo specchietto” ed indica l’insegna.

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          Ex dipendente Ubs si autodenuncia – Ticino Finanza

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            Originariamente inviato da grey wolf Visualizza il messaggio
            Con interrogazione parlamentare (in www.openparlamento, atti, interrogazione parlamentare a risposta scritta 4/09629 presentata alla Camera da Pesco Daniele ed altri 35 – appartenenti a tutti maggiori partiti, ai quali si sono aggiunti in corso moltissimi altri deputati – ed indirizzata al Ministro dell’economia e delle finanze il 30 giugno 2015, nella seduta 451) era stato segnalato che:

            1) all’atto della loro istituzione le Agenzie fiscali si erano impegnate con lo Stato a corrispondere il premio annuale di risultato (33.000 euro per i dirigenti di seconda fascia e da 100.000 a 150.000 euro per i dirigenti generali) a condizione che fosse stato raggiunto l’obiettivo che la percentuale di vittorie nel contenzioso tributario unita alla percentuale di giudizi intermedi risultasse essere almeno pari al 59 %;

            2) dette Agenzie avevano attestato che sia nel 2013 che nel 2014 avevano raggiunto tale obiettivo, provvedendo di conseguenza a corrispondere ai propri dirigenti i relativi premi di risultato;

            3) dai dati ufficiali pubblicati dal Ministro dell’economia e delle finanze risultava invece che tali percentuali si attestavano per il 2013 al 48,64% presso le CTP e al 47,14% alle CTR, e per il 2014 al 53,74% per le CTP ed al 52,31% per le CTR: percentuali quindi tutte inferiori al 59% richiesto;

            4) se fosse stata riconosciuta sia la palese incongruenza dei dati forniti dall’Agenzia delle entrate con quelli pubblicati dal Ministero dell’economia e delle finanze sia il legame di tali dati alla determinazione dei premi di produttività, sarebbe stato necessario effettuare le opportune segnalazioni ai fini dell’accertamento di eventuali responsabilità circa l’eventuale danno erariale, qualora si trattasse di premi distribuiti senza l’avvenuto raggiungimento degli obbiettivi previsti.

            A tale contestazione le Agenzie avevano risposto che la prospettazione degli interroganti era errata, perché non avevano considerato anche il contenzioso dinanzi la Corte di Cassazione, presso di cui l’Amministrazione aveva ottenuto oltre il 90% di risultati positivi; sicché mediando le percentuali ottenute presso le Commissioni tributarie con quella ottenuta presso la Corte di Cassazione risultava addirittura una percentuale media intorno al 70%.

            Gli interessati avevano ribattuto che mentre i ricorso alle Commissioni tributarie erano stati di circa 250.000 l’anno i ricorsi alla Corte di Cassazione erano stati circa 500 l’anno: e che pertanto era totalmente illogico fare una media semplice tra la percentuale da considerare per le Commissioni tributarie (pari, al massimo, al 53,74%) e la percentuale da considerare per i ricorsi presentati alla Corte di Cassazione ma occorreva fare una media ponderata, attesa l’enorme differenza quantitativa tra i gruppi di ricorsi considerati: perché altrimenti se in ipotesi in quegli anni fosse stato presentato in Cassazione un solo ricorso e questo ricorso fosse stato vinto dall’Agenzia, avrebbe dovuto dirsi che l’Amministrazione aveva conseguito una percentuale media di esiti positivi pari al (100%+53,74%):2=76,87%; con il che l’esito di un solo ricorso alla Corte di Cassazione avrebbe avuto lo stesso peso percentuale dell’esito di decine di migliaia di ricorsi alle Commissioni tributarie, con conseguente possibilità delle Agenzie di attestarsi per queste ultime su una percentuale di esiti positivi intorno al 20%, dato che (100%+20%):2=60%, ed è quindi superiore al 59%.

            Ma su queste ultime banali ma ignorate considerazioni si è chiuso un silenzio tombale, come le acque del Mar Rosso al passaggio dell’esercito del faraone. Tale situazione però non dovrebbe lasciare indifferente la Corte dei Conti, tenuto conto che la spesa per il premio ai dirigenti è costata all’erario circa 55 milioni di euro l’anno, da circa quindici anni; e quest’anno dovrebbe ascendere a circa 68 milioni di euro.

            In ogni caso, la tranquilla sicurezza con cui le Agenzie avevano proposto il suddetto singolare metodo di calcolo fa tornare alla mente un noto aneddoto. Un rosticciere vuole fare un prodotto innovativo; ed apre un esercizio con l’insegna “Polpette di allodola”. L’esercizio va alla grande. Un amico, incuriosito chiede al rosticciere come faccia a trovare tante allodole; e quello gli confessa che in realtà non fa polpette integralmente di allodola ma con il 50% di allodola ed il 50% di cavallo, nel senso che mette nell’impasto la carne di una allodola e quella di un cavallo. “Ma tu sbagli a fare così la percentuale!” osserva stupito l’amico. E il rosticciere ribatte “Sei tu che sbagli, perché non consideri quante allodole riesco prendere con questo specchietto” ed indica l’insegna.

            senti io non riesco a sparare contro l'agenzia.....lavorano come muli e sono soli ed a volte a anche contro.....Quelli che mi fanno imbestialire sono i corrotti .....

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              Gruppo Ettorre: chiuse le indagini per evasione e truffa - Cronaca - PrimaDaNoi.it

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                Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
                senti io non riesco a sparare contro l'agenzia.....lavorano come muli e sono soli ed a volte a anche contro.....Quelli che mi fanno imbestialire sono i corrotti .....
                E da cosa avresti capito che a me piace farlo?...sono quelli che hanno creato la situazione descritta ad aver gettato discredito sull'Agenzia...

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                  Originariamente inviato da grey wolf Visualizza il messaggio
                  E da cosa avresti capito che a me piace farlo?...sono quelli che hanno creato la situazione descritta ad aver gettato discredito sull'Agenzia...
                  non mi riferivo a te.....parlavo di tutte le trasmissioni (ed anche questo scritto) che in quest'ultimo periodo si vedono in tV...poi aggiungici quei 4 parassiti corrotti tanto per gradire.....ed è facile fare tutta l'erba un fascio poi...

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                    Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
                    non mi riferivo a te.....parlavo di tutte le trasmissioni (ed anche questo scritto) che in quest'ultimo periodo si vedono in tV...poi aggiungici quei 4 parassiti corrotti tanto per gradire.....ed è facile fare tutta l'erba un fascio poi...
                    È lo stralcio di un articolo scritto da una persona seria (Salvatore Giacchetti, Presidente Onorario Aggiunto del Consiglio di Stato)...non lo accosterei a quelle squallide trasmissioni nelle quali non sanno nemmeno di cosa stanno parlando

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                    Sto operando...
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