Originariamente inviato da pierina
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Concorso all'agenzia entrate per 140 funzionari tecnici ingegneri architetti
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Spin
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Originariamente inviato da Spin Visualizza il messaggioMa in che ambiente, Office word?
io office word non ce l'ho...
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Spin
Originariamente inviato da pierina Visualizza il messaggiofaccio copia e incolla direttamente qui, senza passare da word
bo vabè vedremo poi
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Spin
Per sicurezza, se non risolvi da notepad come ti ho scritto, scansione antivirus...sta cosa mi puzza un pò
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Originariamente inviato da pierina Visualizza il messaggioBrani Ripam 1200
Gli investimenti nel settore del risparmio energetico possono avere contributi di norma del 40%. Tali fondi sono elevabili fino al 100% se viene dimostrato che l'aiuto è indispensabile. A questi contributi si possono aggiungere anche gli aiuti al funzionamento, che possono accrescersi fino al 100% dei sovraccosti per il primo anno. Con queste agevolazioni si cerca di dare un ausilio concreto per raggiungere gli obiettivi previsti dal protocollo di Kyoto firmato dagli Stati membri della Comunità nel 1997. L'accordo prevede che i firmatari si impegnino, per il periodo 2008-2012, a limitare i ridurre i gas a effetto serra; l'obiettivo è quello di ridurre l'emissione di tali gas dell'8% rispetto al livello del 1990. Gli Stati membri possono concedere aiuti a favore delle energie rinnovabili solo se ricorrono alcune condizioni. Lo Stato membro dovrà fornire un'analisi comparativa dei costi ambientali, recante una valutazione dei costi generati dai produttori di energia concorrenti. L'indispensabilità dell'aiuto sarà determinata considerando i costi e i proventi che risultano dalla produzione e dalla vendita del calore e dell'elettricità. Gli aiuti al funzionamento, erogati solo per costi aggiuntivi rispetto ai normali investimenti, devono limitarsi alla compensazione di detti costi di produzione rispetto ai prezzi di mercato dei prodotti o servizi in questione, devono essere temporanei e, in linea di massima, decrescenti.
1065 Devono essere temporanei e, in linea di massima, decrescenti:
A gli aiuti erogati per compensare i costi aggiuntivi per la produzione di energie rinnovabili
B nessuna delle alternative proposte
C i contributi concessi per compensare i costi di produzione delle energie rinnovabili
D i contributi concessi a sostegno della produzione di energie rinnovabili
E gli aiuti al funzionamento, che, di norma, sono concessi nella misura del 40%
Era E, c'è chi dice C, io dico A
Voi che dite?
Nella lettura della simulazione che ho fatto ho messo A perchè in entrambi i riferimenti (prime righe ultime righe) s parla di Aiuti mentre i contributi sono quelli fino al 40% eecc ecc
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Originariamente inviato da STAR3 Visualizza il messaggio..A.E. 2002...8 brani (con 5 quiz) + 8 tabelle (con 5 quiz)....
Continuo con un'altra perla di Robert Smith & co.
http://www.youtube.com/watch?v=UTEMFmvLSJQUltima modifica di DJ_logic; 20-11-2014, 22:46.
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Spin
Originariamente inviato da frabatman2014 Visualizza il messaggioMy friends, vi lascio una serena notte! A domani!
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Spin
La struttura industriale di una città è altrettanto rilevante quanto la sua dimensione nel determinarne le
caratteristiche. Ciò è riconosciuto anche nel linguaggio quotidiano; le città sono note infatti, non solo per
la loro dimensione, ma anche per il settore in esse dominante: si parla così di città dell'acciaio, di città
tessili, ecc.. Questo modo di esprimersi viene di solito usato, e ha maggior probabilità di cogliere nel
vero, nel caso di piccole città dominate da uno o due grandi impianti produttivi. I grandi impianti, che non
necessitano delle economie esterne proprie della grande città, tenderanno infatti a localizzarsi in città più
piccole. La stessa rappresentazione è invece meno frequente, e meno verosimile, nel caso delle
metropoli, in quanto è probabile che la crescita della città produca una struttura occupazionale
diversificata. La diversificazione industriale è infatti in una qualche misura legata alla dimensione
urbana. Le economie di agglomerazione sono poi legate oltre all'aspetto dimensionale, anche al grado di
diversificazione e all’entità media degli impianti nella città. Questa relazione è complessa e suggerisce
che tali fattori sono a loro volta in grado di influenzare la crescita urbana. Un altro fattore che può
stimolare la crescita o migliorarne la possibilità è l'innovazione sia dei prodotti che delle imprese. Si
ritiene inoltre che l'entità dell'innovazione sia a sua volta condizionata dalla dimensione della città e dalla
sua struttura industriale.
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985 Le economie di agglomerazione:
a) nessuna delle alternative proposte
b) sono legate ad un insieme di fattori da una relazione complessa
c) non considerano rilevante il grado di diversificazione industriale
d) si basano essenzialmente sull'innovazione
e) sono legate all'aspetto dimensionale urbano, ma non all'entità media degli impianti presenti
986 La diversificazione industriale:
a) dipende dal livello di produttività di un'impresa e dall'innovazione dei prodotti
b) non è legata alla dimensione urbana, ma all'entità media degli impianti della città
c) è legata alla dimensione delle città
d) nessuna delle alternative proposte
e) crea poca occupazione, ma professionalità altamente qualificate
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Buonanotte a tutti ...
compreso agli ospiti che nel frattempo....sono tornati ..
https://www.youtube.com/watch?v=aieEZ950d1I
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